• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00191 l'articolo 1, commi 380 e da 384 a 384, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, legge di stabilità 2013, interviene sulla disciplina dell'imposta municipale sugli immobili (IMU) prevista in via...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00191presentato daZAPPULLA Giuseppetesto diMartedì 16 aprile 2013, seduta n. 9

ZAPPULLA, ALBANELLA, BARETTA e BOCCUZZI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
l'articolo 1, commi 380 e da 384 a 384, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, legge di stabilità 2013, interviene sulla disciplina dell'imposta municipale sugli immobili (IMU) prevista in via sperimentale dall'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, recando alcune modifiche applicabili negli anni 2013 e 2014;
in particolare si attribuisce interamente ai comuni il gettito IMU, ad esclusione di quello derivante dagli immobili ad uso produttivo (che rimane destinato allo Stato) e contestualmente si sopprime il Fondo sperimentale di riequilibrio previsto dal decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale che viene sostituito da un Fondo di solidarietà comunale, alimentato da una quota dell'IMU di spettanza dei comuni;
in ragione di tale soppressine, nonché della circostanza che la modifica all'IMU è per gli anni 2013 e 2014, viene sospesa per i medesimi anni la devoluzione ai comuni del gettito della fiscalità immobiliare prevista nel medesimo decreto legislativo n. 23 del 2011, nonché della compartecipazione comunale al gettito IVA;
il sistema della fiscalità comunale poggia pertanto, con riferimento al biennio 2013-2014, su tre principali imposte, costituite dall'IMU, dalla Tares e dall'addizionale comunale all'Irpef; a queste si aggiungono, oltre ai trasferimenti non fiscalizzabili ed alle entrate extratributarie (quali il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, la Cosap, che costituisce un cespite anche provinciale, e l'addizionale comunale sui diritti di imbarco), le tradizionali entrate locali come l'imposta di soggiorno, la Tosap e l'imposta comunale sulla pubblicità; ulteriori entrate, che hanno però carattere eventuale, sono infine ravvisabili nei proventi derivanti dalla partecipazione dei comuni all'azione di contrasto all'evasione fiscale;
le manovre attuate durante la XVI legislatura hanno prodotto una riduzione netta di risorse ai comuni di circa 4 miliardi nel 2012, 6,2 miliardi nel 2013, 6,4 miliardi nel 2014 e 6,5 miliardi di euro dal 2015 (il totale delle manovre dal 2008 al 2012 ha previsto tagli ai comuni per gli anni 2013 e 2014 rispettivamente di 12,3 miliardi e 12,6 miliardi di euro) determinando in alcuni casi l'impossibilità oggettiva per i comuni italiani di mantenere il livello minimo dei servizi richiesti dalle collettività amministrate e di garantire gli equilibri di bilancio e il rispetto dei parametri previsti dal patto di stabilità interno –:
se il Ministro intenda assumere iniziative normative al fine di attribuire, a decorrere dal 2014, l'intero gettito Imu, ivi incluso quello derivante dagli immobili ad uso produttivo, a favore dei comuni italiani, in tal modo salvaguardando i principi di equità fiscale e restituendo all'imposta municipale i connotati previsti dall'articolo 2 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, recante norme di devoluzione ai comuni della fiscalità immobiliare in attuazione della legge 5 maggio 2009, n. 42, nonché dell'articolo 119 della Costituzione. (4-00191)