• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00192 CUCCA, ANGIONI, LAI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che: ai sensi del decreto-legge 29 marzo 2004,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00192 presentata da GIUSEPPE LUIGI SALVATORE CUCCA
giovedì 16 maggio 2013, seduta n.023

CUCCA, ANGIONI, LAI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:

ai sensi del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 79, e successive modificazioni, il Governo ha inquadrato tra le dighe da svuotare un gran numero di dighe sarde;

in particolare, si prevede lo svuotamento per controllare e ridimensionare l'entità dei rischi sismici;

rilevato che:

la Sardegna non è soggetta a fenomeni sismici;

l'aumentare negli ultimi decenni del numero di dighe in Sardegna è la soluzione individuata al fenomeno siccità, che per anni è stata una delle piaghe dell'isola per quanto attiene al comparto agricolo e al settore industriale;

per le condizioni particolarmente precarie della rete idrica sarda, è necessario avere a disposizione ingenti quantità d'acqua accumulata: ciò è assolutamente indispensabile per poter garantire un servizio idrico adeguato a prescindere dalle perdite fisiologiche delle tubazioni e dalla loro possibile improvvisa rottura;

negli anni passati le somme pagate dalla pubblica amministrazione a titolo d'indennizzo per i danni causati dalla siccità hanno comportato esborsi di risorse pubbliche di rilevante entità;

in Sardegna è assolutamente necessario utilizzare ogni mezzo disponibile per scongiurare il rischio siccità onde evitare ulteriori danni al settore produttivo e alla filiera del turismo dell'isola, già duramente provati dalla grave crisi economica di questi ultimi anni;

considerato che:

le 17 dighe presenti sull'isola consentono attualmente di avere una riserva complessiva di 1.900.000.000 litri d'acqua;

in assenza d'importanti precipitazioni, ipotesi alquanto possibile in quest'isola, ovvero in mancanza dell'apporto idrico garantito dalle dighe, la Sardegna si troverebbe nella condizione di non potere soddisfare il fabbisogno idrico regionale sin dal prossimo mese di luglio 2013, proprio nel pieno della stagione turistica;

considerato, inoltre, che:

la mancanza di acqua determina notoriamente un aggravamento delle condizioni igienico-sanitarie con ciò contravvenendo ai principi costituzionali di diritto alla salute;

dalla siccità deriverebbero nel breve gravi danni all'intero sistema produttivo dell'isola con costi aggiuntivi per le pubbliche amministrazioni tenute al pagamento degli indennizzi durante l'anno corrente,

si chiede di sapere:

quale sia lo stato di attuazione in Sardegna del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 79, e successive modificazioni;

se, in considerazione delle peculiarità idrogeologiche e dell'inconsistente rischio sismico che caratterizza la Sardegna, non si ritenga necessario rivalutare la reale necessità di applicazione del decreto-legge nella regione;

se, pertanto, anche in vista dell'imminente avvio della stagione turistica, non si ritenga di doversi attivare, per quanto di competenza, al fine di disporre immediatamente la disapplicazione del decreto-legge per la Sardegna.

(4-00192)