• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00259 STEFANO - Ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che: l'Istituto nazionale di economia agraria (Inea) è un Ente...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00259 presentata da DARIO STEFANO
martedì 28 maggio 2013, seduta n.029

STEFANO - Ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

l'Istituto nazionale di economia agraria (Inea) è un Ente pubblico di ricerca nel campo strutturale e socio-economico del settore agro-industriale, forestale e della pesca;

l'Inea, in quanto Ente di diritto pubblico, è sottoposto, per competenza, alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;

direttore generale dell'Ente è il dottor Alberto Manelli nominato nel febbraio 2006 dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali pro tempore, Gianni Alemanno;

nel 2003 il dottor Alberto Manelli è stato direttore generale dell'agenzia Buonitalia SpA - agenzia per la promozione all'estero dei prodotti italiani, le cui funzioni sono state trasferite all'Istituto nazionale per il commercio estero (ICE) con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 28 febbraio 2013 - sempre su indicazione del Ministro pro tempore Gianni Alemanno;

recentemente, la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un'inchiesta riguardante l'utilizzo dei fondi dell'Ente che sarebbero stati gestiti in modo privatistico e clientelare;

secondo notizie di stampa la Procura della Repubblica di Roma ha iscritto nel registro degli indagati il dottor Alberto Manelli per il reato di abuso d'ufficio (si veda "l'Espresso" del 22 maggio 2013);

a quanto risulta dall'articolo citato, secondo l'impianto inquirente del pubblico ministero, dottoressa Maria Cordova, il dottor Alberto Manelli avrebbe utilizzato fondi comunitari vincolati per scopi diversi da quelli previsti: si tratterebbe di flussi di cassa destinati al programma europeo "Rete rurale nazionale". I flussi di cassa ammonterebbero a 180.000 euro l'anno, per cinque anni, finanziati per metà dall'Unione europea e per metà dallo Stato italiano;

l'utilizzo dei fondi sarebbe stato operato per attività interne e altri progetti su cui la magistratura sta indagando (si veda, ancora, l'articolo citato);

il direttore generale dell'Inea è anche membro del consiglio di amministrazione della "Fondazione Nuova Italia", il cui presidente è l'attuale sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ed anche direttore del "Centro Interventi Sociali" all'interno della ripartizione degli organismi della fondazione;

la Fondazione Nuova Italia è stata tra il 2010 e il 2011 al centro dello scandalo della "Parentopoli romana";

premesso altresì che, a quanto risulta dall'articolo citato:

l'Ente, in verità, sarebbe diventato, nel corso degli anni di gestione dell'attuale direttore generale, una sorta di "succursale" della fondazione;

sarebbero numerosi gli incarichi, tutti retribuiti con soldi pubblici, affidati a persone vicine all'attuale sindaco di Roma quali: Simone Turbolente, ex portavoce del sindaco, Dario Panzironi, attualmente impiegato in EUR SpA, figlio di Franco Panzironi, ex amministratore delegato dell'Azienda Municipale Ambiente del Comune di Roma, AMA, il quale attualmente ricopre l'incarico di amministratore delegato della società Roma Multiservizi ed è segretario generale della fondazione del sindaco di Roma;

l'inchiesta penale, avviata nei confronti del direttore generale dell'Inea, vuole far luce su una parte di fondi destinati alla "Rete rurale nazionale" che potrebbero essere stati utilizzati per finanziare alcuni degli incarichi distribuiti dal 2007 in poi a persone vicine o facenti parte della fondazione;

nel 2007 con una determinazione dirigenziale a firma del dottor Alberto Manelli, veniva nominato consulente dell'Inea Simone Turbolente, nel 2008 sarà nominato portavoce del sindaco di Roma;

tra il 2007 e il 2010 a Simone Turbolente, il dottor Alberto Manelli avrebbe affidato sette incarichi di consulenza tutti incentrati sulla "redazione di articoli e newsletter per il sito dell'Inea e per la predisposizione del piano per incrementare la visibilità dell'Istituto". I contratti avrebbero avuto una natura temporale di sei mesi e l'importo per ciascuno sarebbe stato di 11.400 euro, eccetto l'ultimo contratto scaduto nell'aprile del 2011, che sarebbe stato di 22.000 euro;

a Dario Panzironi sarebbero stati affidati due incarichi di consulenza: il primo da 22.000 euro, per il periodo dal 27 febbraio al 31 dicembre 2009, con cui avrebbe dovuto avviare la "ricognizione dei cicli attivi e passivi dell'Ente per l'analisi dell'implementazione del nuovo sistema amministrativo, contabile ed operativo dell'Inea"; il secondo, da 25.000 euro, per il periodo dal 12 febbraio 2010 al 31 dicembre 2010, avrebbe riguardato la "redazione di un report e tabelle excel a supporto dell'attività del Controllo di Gestione dell'Inea";

oltre ai contratti di consulenza menzionati, il dottor Alberto Manelli avrebbe affidato collaborazioni ad altri soggetti legati alla fondazione tra cui: a Salvatore Santangelo, direttore del Centro Studi della fondazione, una consulenza di 25.000 euro in materia di comunicazione; a Saverio Scarpellino, componente dell'Osservatorio per le politiche sociali e del lavoro della fondazione e lavoratore interinale con uno stipendio lordo di settemila euro lordi al mese all'AMA, due contratti di collaborazione coordinata e continuativa tra il 2005 e il 2006 e un incarico di consulenza da 25.300 euro nel 2009; agli avvocati Antonietta Carretta e Anna Maria De Santis, membri della Commissione Giustizia della fondazione, nel 2012, due incarichi da 15.000 euro a testa per redigere documenti sulla "tutela penale dei marchi nel settore agroalimentare"; al ricercatore Gabriele Natalizia, che nella fondazione si occupa delle "trasformazioni del sistema internazionale contemporaneo", sarebbe stata affidata nel 2012 una consulenza di 23.000 euro; al ricercatore Giulio Viggiani, che ha lavorato per il Centro Studi della fondazione, sarebbe stato concesso nel 2009 un contratto a tempo determinato dopo due anni di collaborazione con l'Inea; ad un ex stagista della fondazione, Luca Piersanti, sarebbe stato concesso nel 2013 un contratto da 20.000 euro;

considerato che:

nel mese di febbraio del 2014 scadrà la nomina del dottor Alberto Manelli alla direzione generale dell'Inea;

l'Inea, con la sua attività di ricerca socio-economica in campo agricolo, agroindustriale, forestale, della pesca e del mondo rurale, è indispensabile nell'attività di supporto delle politiche europee nell'interesse del sistema delle regioni e delle province autonome, degli enti locali e delle altre pubbliche amministrazioni;

l'Inea funziona in modo strutturale grazie ai ricercatori che da oltre 10 anni, con continuità, svolgono il proprio lavoro offrendo all'Ente un notevole valore aggiunto intellettuale e professionale. Le loro prestazioni professionali sono contrattualmente inquadrate con rapporto di lavoro a tempo determinato;

l'attività di supporto e di ricerca dei tecnici e dei ricercatori ha consentito negli anni ad Inea di essere un Ente efficiente nel dare attuazione alle politiche comunitarie e nazionali e nel saper prontamente individuare i criteri e i piani di attuazione dello sviluppo rurale, nel redigere studi di dettaglio e comparativi sulle nuove tecnologie e fonti agroenergetiche, nel fare indagini conoscitive sui nuovi fenomeni di prossimità sociale, che cominciano ad assumere un notevole spessore e peso socio-culturale nel Paese (si pensi, ad esempio, al crescente fenomeno dell'agricoltura sociale), insomma una qualità professionale inappuntabile e di grande spessore intellettuale;

l'attuale amministrazione dell'Inea sta procedendo ad un taglio dei lavoratori a tempo determinato a causa dell'esponenziale aumento dei costi dell'Ente cagionato, a quanto risulta dall'articolo citato, da un uso disinvolto e lottizzante della res pubblica, che vedrebbe nell'assegnazione delle consulenze esterne la maggior voce di spesa, tant'è che la magistratura ha aperto un'inchiesta penale sull'attuale direttore generale, dottor Alberto Manelli,

si chiede di sapere:

quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo sulla vicenda descritta;

quali interventi urgenti e tempestivi il Ministro delle politiche agricole intenda adottare per tutelare l'immagine e gli alti livelli di professionalità espressi dai ricercatori e dalle ricercatrici dell'Inea, il quale non può essere considerato, come invece risulterebbe dall'articolo citato, una "succursale" della Fondazione Nuova Italia;

se non si ritenga necessario e urgente promuovere la rimozione del dottor Alberto Manelli dall'incarico di direttore generale dell'Ente;

quali atti concreti di propria competenza il Ministro delle politiche agricole, di concerto con il Ministro del lavoro, intenda adottare per promuovere l'eventuale stabilizzazione del posto di lavoro di alcuni professionisti impiegati nell'ente, nonché il ridimensionamento, fino all'azzeramento, di tutti gli incarichi esterni in essere, che, a quanto risulta dall'articolo citato, sarebbero riconducibili a persone legate alla fondazione dell'attuale sindaco di Roma e non risponderebbero oggettivamente ad esigenze di organizzazione e funzionamento dell'Istituto;

se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno inviare una segnalazione alla magistratura contabile al fine di valutare se vi siano danno erariale, imperizia gestionale e distrazione finanziaria, riconducibili, a quanto emerge dall'articolo citato, all'attuale gestione dirigenziale generale dell'Ente;

a quanto ammontino e come risultino essere stati spesi i flussi di cassa assegnati all'Ente dal 2006 ad oggi.

(4-00259)