• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00267 SCILIPOTI, AIELLO, GENTILE, ESPOSITO Giuseppe, GIRO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che a quanto risulta agli...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00267 presentata da DOMENICO SCILIPOTI
mercoledì 29 maggio 2013, seduta n.030

SCILIPOTI, AIELLO, GENTILE, ESPOSITO Giuseppe, GIRO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

sarebbero innumerevoli le aziende che stanno presentando richieste di autorizzazione alla verifica ed eventualmente alla trivellazione nel Mar Ionio per l'estrazione di petrolio;

l'amministratore della società britannica Transunion Petroleum Ltd, Steve Jenkins, avrebbe presentato, in data 14 maggio 2013, all'Ufficio per la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, alle Regioni Basilicata, Puglia e Calabria, alle Province di Crotone, Cosenza, Matera, Taranto e Lecce ed a 49 Comuni rivieraschi dell'arco jonico lucano-calabrese-pugliese, l'istanza di avvio della procedura VIA, ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006, relativamente al progetto di ricerca denominato "d68 F.R. - TU" nel Mar Jonio;

il progetto, che riguarderebbe ben 623,47 chilometri quadri nel settore settentrionale del Mar Ionio all'interno del Golfo di Taranto (zone marine D e F), prevederebbe l'utilizzo di tecniche di rilievo sismico come l'air gun, metodo di ricerca responsabile di gravi impatti sull'ecosistema e sulla fauna marina, che proprio nel mar Jonio vede uno dei santuari per rettili (tartarughe) e cetacei tra i più importanti nel Mediterraneo, interferendo con le attività di pesca, con quelle turistiche e con le aree marine protette, luoghi di riproduzione della fauna ittica;

le province coinvolte nel progetto sarebbero Cosenza, Crotone, Lecce, Matera e Taranto. Infatti l'area su cui potrebbero evidenziarsi ripercussioni di tipo ambientale, dal fenomeno della subsidenza, ad alterazioni dell'ecosistema o altri danni ambientali, per esempio alle aree marine protette, come quella di Crotone, sembrano essere molto più ampie delle zone in cui avviene la ricerca o l'estrazione petrolifera o metanifera vera e propria con l'installazione dei pozzi,

l'interrogante chiede di sapere:

se quanto riportato in premessa risponda al vero;

in caso affermativo, se i Ministri in indirizzo non ritengano, ciascuno per la propria competenza, di fornire maggiori chiarimenti in merito e se non ritengano di adottare iniziative volte a impedire l'eventuale avvio del progetto in premessa, che rischierebbe di danneggiare l'ecosistema e la fauna marina, con sensibili ripercussioni anche nell'economia delle tre regioni interessate.

(4-00267)