• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00269 a causa della persistente crisi economica, i costi dell'istruzione universitaria sono diventati ormai insostenibili per la maggior parte delle famiglie italiane e gli atenei nazionali non...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00269presentato daOLIVERIO Nicodemo Nazzarenotesto diLunedì 29 aprile 2013, seduta n. 10

OLIVERIO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
a causa della persistente crisi economica, i costi dell'istruzione universitaria sono diventati ormai insostenibili per la maggior parte delle famiglie italiane e gli atenei nazionali non risultano più in grado di soddisfare la richiesta di accesso degli studenti ai benefici e ai supporti economici previsti per gli universitari più meritevoli;
l'articolo 34 della Carta Costituzionale, al terzo comma, sancisce che i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi: l'istruzione, pertanto, è un diritto fondamentale che deve essere tutelato e garantito a tutti i cittadini italiani, ai quali vanno riconosciute pari per potervi accedere;
l'attuale criterio di riparto dei fondi erogati dallo Stato a tutte le università italiane si basa su parametri e indicatori che generano sperequazioni a danno dell'attività istituzionale degli atenei delle regioni più povere del nostro Paese. Nell'erogazione del fondo si passa infatti dagli oltre 6.000 euro pro capite per alcune università del Nord ai meno di 2.000 euro pro capite per alcune università del Sud. È chiaro quindi che i cosiddetti criteri di riparto così come descritti rischiano di mettere in discussione l'attività istituzionale della maggior parte delle Università del Mezzogiorno e in particolare della Calabria;
per il solo anno accademico 2011/2012 su tutto il territorio nazionale sono stati ben 57.000 gli studenti dichiarati «idonei non beneficiari», studenti che, pur possedendo i requisiti per fruire del sostegno, si sono visti negare per mancanza di risorse finanziarie;
all'insufficente ammontare delle risorse finanziarie stanziate per il diritto allo studio universitario, si aggiungono poi le problematiche di natura burocratica, legate ai consistenti ritardi nell'attribuzione dei fondi statali alle regioni e, conseguentemente, nell'erogazione dei benefici, che arrivano a determinare l'esclusione degli studenti idonei dai benefici stessi;
in tale preoccupante contesto è stata divulgata in questi giorni dalle associazioni studentesche dell'università «Magna Grecia» di Catanzaro la notizia che per l'anno accademico in corso risultano non essere più disponibili i fondi necessari a garantire l'erogazione delle borse di studio e l'assegnazione degli alloggi agli studenti universitari più meritevoli. Tale notizia si va ad aggiungere a quella dell'aumento esorbitante del costo dei biglietti dell'unico mezzo di trasporto pubblico, adottato dall'azienda municipalizzata comunale di Catanzaro, che consente agli studenti di spostarsi dalla città capoluogo a Germaneto, sede dell'università catanzarese;
le associazioni studentesche, in merito alla situazione che si è venuta a creare, affermano che se non verrà posto rimedio a questa situazione si rischia di acuire la sperequazione tra regioni e tra studenti universitari e di rendere di fatto inaccessibile il diritto all'istruzione agli studenti calabresi. Il tutto in un trend negativo destinato ad aumentare nei prossimi anni visto che sarebbe previsto un taglio del fondo integrativo nazionale delle borse di studio di oltre il 90 per cento per il 2014 e il 2015: dai 102 milioni di euro del 2013 si passerebbe ai 12 milioni per il 2014 e il 2015. Si tratta di cifre preoccupanti che fanno preludere alla fine del diritto allo studio universitario –:
quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda predisporre al fine di sopperire alle criticità evidenziate in premessa e a colmare le carenze finanziarie relative all'erogazione dei benefici a garanzia del diritto allo studio universitario, con particolare riguardo alla situazione della popolazione studentesca dell'università Magna Grecia di Catanzaro già penalizzata dal significativo aumento del costo del biglietto del servizio pubblico e dalla mancata erogazione dei fondi necessari per garantire agli studenti meritevoli, così come avviene per gli studenti degli altri atenei italiani, la possibilità di fruire dei benefici connessi al diritto allo studio universitario. (4-00269)