• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00281 è da anni in corso la progettazione per la realizzazione del collegamento autostradale, la cosiddetta «bretella» tra Campogalliano e Sassuolo; a partire dal 2004 sono state avanzate...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00281presentato daREALACCI Ermetetesto diLunedì 29 aprile 2013, seduta n. 10

REALACCI e BRATTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
è da anni in corso la progettazione per la realizzazione del collegamento autostradale, la cosiddetta «bretella» tra Campogalliano e Sassuolo;
a partire dal 2004 sono state avanzate proposte di realizzazione dell'infrastruttura facendo ricorso, parziale o totale, a fonti di finanziamento private da reperirsi con gli strumenti della finanza a progetto;
il 18 marzo 2005 il CIPE ha approvato il progetto preliminare della bretella autostradale di Sassuolo-Campogalliano ed assegna ad Anas, nella successiva convocazione, 234.6 milioni di euro per il primo stralcio; nel 2010 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone al CIPE l'approvazione del progetto definitivo dell'opera nella sua interezza e l'assegnazione definitiva in via programmatica dei citati 234,6 milioni di euro con una revisione del costo complessivo del collegamento pari a 506 milioni di euro;
a seguito della revisione del progetto il costo totale dell'opera è quindi passato dai 467 milioni di euro previsti nel 2005 ai circa 506 milioni del progetto definitivo, a fronte di una disponibilità finanziaria, così come stabilito dal Cipe, di non più di 234 milioni di euro: sufficienti però già a garantire il primo stralcio dell'opera ed il collegamento tra l'autostrada Modena-Brennero e il nuovo scalo intermodale ferroviario di Marzaglia, che de facto potrebbe migliorare la rete di viaria esistente senza ulteriori interventi;
è utile poi ricordare che Sassuolo, sede dell'importantissimo comparto industriale della ceramica, uno dei distretti vanto del made in Italy nel mondo, è servita da due linee ferroviarie e da ben cinque collegamenti autostradali, due quali carattere di superstrada a scorrimento veloce: la nuova superstrada pedemontana e la superstrada Modena-Sassuolo;
il progetto della citata bretella autostradale insisterà in un'area ad alto rischio idrogeologico, ovvero per 16 chilometri lungo la conoide del fiume Secchia, a distanza di 200 metri dal fiume andando, come lamenta Legambiente Modena, ad intercettare aree di importante valore ambientale e paesaggistico, come l'oasi del Colambrone e aree del programmato parco regionale del fiume Secchia;
il tutto per consentire un risparmio di tempo inferiore ai 10 minuti rispetto ad oggi, incidenza temporale nulla su viaggi spesso lunghissimi in Europa da parte dei mezzi pesanti. E senza tener conto di alternative legate al trasferimento del trasporto dalla gomma al ferro che, sia la regione Emilia-Romagna che il Governo nazionale, pongono tra i propri obiettivi fondamentali;
è notizia di pochi giorni fa dell'affidamento del project financing della bretella Campogalliano-Sassuolo alla società di concessione autostradale Autobrennero;
va poi citato che sul progetto della bretella sono ancora pendenti i ricorsi al TAR presentati da WWF, Legambiente, Italia Nostra, LAC;
infine in un recente rapporto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del febbraio 2013 vengono quantificati i costi ambientali a carico della collettività generati dal trasporto su gomma in 5,79 miliardi di euro/anno che, se trasferiti su ferrovia, produrrebbero un risparmio di circa 3,3 miliardi di euro, pari al 57 per cento sul totale –:
se i Ministri interrogati in ottemperanza alle misure di contenimento della spesa pubblica centrale e periferica e considerando anche i nuovi dati di Anas Spa sul calo del traffico pesante già dell'8 per cento nel 2012, ritengano opportuno un nuovo parere del CIPE sull'intero progetto che, come si evince da alcuni ricorsi promossi dalle principali associazioni di tutela dell'ambiente, potrebbe portare ad un risultato soddisfacente già implementando solo il primo stralcio dell'opera con un conseguente risparmio di denaro e di territorio. (4-00281)