• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00281 AZZOLLINI - Ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e per gli affari europei - Premesso che: il segmento della pesca dei piccoli pelagici, profondamente radicato...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00281 presentata da ANTONIO AZZOLLINI
giovedì 30 maggio 2013, seduta n.031

AZZOLLINI - Ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e per gli affari europei - Premesso che:

il segmento della pesca dei piccoli pelagici, profondamente radicato nella cultura peschereccia dell'areale italiano, sta conoscendo una grave crisi ed un conseguente ridimensionamento;

in particolare, il segmento della pesca dei piccoli pelagici con il sistema circuizione sta ormai da tempo scontando gli effetti di una gravissima crisi per un'interna debolezza strutturale;

la situazione di crisi è accentuata dal contesto di grave emergenza e debolezza che interessa l'intero settore della pesca, in connessione con l'inarrestabile lievitazione dei costi di gestione, nonché dalla scarsità di prodotto di pezzatura commerciabile;

da questa situazione scaturisce una grave riduzione dei rendimenti da pesca, fattore che mina seriamente la redditività delle imprese del segmento;

a ciò si aggiunge la circostanza che i processi di commercializzazione sono gravemente condizionati dal penalizzante impatto concorrenziale di prodotti provenienti da Paesi extracomunitari oltre che da un mercato di scarsa trasparenza ed in forte rallentamento e da difficoltà conseguenti all'irrisolta problematica sanitaria della parassitosi da anisakis;

le debolezze strutturali richiamate sono accentuate da difficoltà e problemi nell'esercizio dell'attività dì pesca conseguenti ad una consistente e anomala presenza, nel mar Adriatico, di esemplari di tonno rosso di piccola e media taglia che, come noto, si nutrono prevalentemente di piccoli pelagici;

le imprese di pesca dedite alla cattura dei piccoli pelagici con il sistema circuizione, infatti, stanno subendo danni notevoli in conseguenza di catture anche accidentali di tonno rosso, in quanto, a parte le difficoltà legate al rispetto delle stringenti disposizioni comunitarie e nazionali in materia di catture accessorie di piccoli pelagici, l'accentuata presenza di esemplari di tonno rosso incide negativamente sul pescato e provoca altresì danni anche ingenti agli attrezzi di pesca;

si sta registrando un consistente aumento della presenza, nel mar Adriatico, del predatore tonno rosso in maniera tale da compromettere l'equilibrio ambientale a discapito dei piccoli pelagici;

le unità dedite alla pesca di piccoli pelagici, per le ragioni evidenziate, catturano, in maniera del tutto accidentale, sempre più tonni, mentre si riducono in maniera esponenziale le catture della loro specie bersaglio ed in particolare di piccoli pelagici di pezzatura commerciabile;

tale situazione emergenziale sta accentuando le difficoltà di imprese già in agonia in quanto la situazione ormai insostenibile induce gran parte delle imprese del segmento a scelte di abbandono dell'attività, non riuscendo più a coprire, con i rendimenti da pesca, i rilevanti costi di gestione e ad assicurare al personale imbarcato retribuzioni almeno in linea con il minimo monetario garantito;

considerato anche che l'assemblea del CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), tenutasi il 18 marzo 2010, aveva già ribadito che il tonno rosso non è una specie a rischio di estinzione, e potrà essere commercializzato a livello mondiale,

si chiede di sapere quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano intraprendere al fine di: 1) promuovere la soppressione di alcune disposizioni comunitarie, che all'interrogante appaiono eccessivamente rigide, al fine di evitare che l'Adriatico diventi, a discapito delle imprese nazionali, un bacino di allevamento ed ingrasso di tonno rosso a vantaggio di unità, di provenienza anche non europea, che nel Mediterraneo si arricchiscono con la cattura di tale prodotto, con il conseguente rischio di definitiva marginalizzazione delle imprese nazionali; 2) promuovere un ridisegno complessivo del sistema gestionale del tonno rosso anche alla luce del mutato contesto ambientale; 3) sostenere l'improrogabile necessità di adottare adeguate misure di responsabile gestione finalizzate a fronteggiare le criticità che impattano fortemente su un settore agonizzante, che stenta a trovare occasioni di rilancio e di recupero di sostenibile redditività; 4) promuovere la costituzione di un tavolo tecnico che affronti l'emergenza onde evitare conflittualità che potrebbero scaturire per il perdurare di situazioni di insostenibili difficoltà delle imprese dì pesca.

(4-00281)