Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/02679-bis- ... premesso che:
i commi da 421 a 429 dell'articolo 1 del provvedimento, che di fatto riscrivono il percorso di riordino istituzionale di province e città metropolitane fissato nella...
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/02679-bis-B/170presentato daSCOTTO Arturotesto diLunedì 22 dicembre 2014, seduta n. 356
La Camera,
premesso che:
i commi da 421 a 429 dell'articolo 1 del provvedimento, che di fatto riscrivono il percorso di riordino istituzionale di province e città metropolitane fissato nella legge n. 56 del 2014, c.d. legge Delrio, rispondono alla semplice logica che alla riduzione delle competenze debba corrispondere il ridimensionamento delle relative dotazioni organiche e delle risorse economiche disponibili;
il percorso di attuazione della riforma dei suddetti enti sposterà funzioni e personale corrispondente in altri enti, passando per la riduzione dotazione organica del personale, nella misura del 50 per cento per le province e del 30 per cento per le città metropolitane, e dall'avvio delle relative procedure per la mobilità per le unità in esubero;
il timing prevede precisi passaggi temporali: entro il 1° aprile 2015, ogni ente dovrà individuare il personale che intende mantenere per gestire le nuove funzioni, mentre il rimanente personale dovrà essere riassorbito, da regioni, comuni o da altre amministrazioni statali. A partire dal 2017, tutto quel personale che non ha già trovato soluzione lavorativa, verrà collocato in disponibilità per due anni con una decurtazione del 20 per cento della retribuzione. A termine di tale periodo e solo dopo il 30 aprile 2019. si avvieranno i licenziamenti;
l'emendamento del Governo nella sua stesura originaria ha determinato uno stato di agitazione permanente di tutto il personale dipendente delle Province italiane che attraverso forme di presidio delle sedi istituzionali ha portato ad una significativa revisione delle disposizioni ed all'accoglimento di una serie di istanze, prima fra tutte la previsione del termine preciso, il 31 dicembre 2016 dal quale far decorrere l'eventuale collocamento in disponibilità del personale che esubera in caso di mancato completo assorbimento dei soprannumeri e processo di mobilità tra gli enti;
altro aspetto di assoluto rilievo è la previsione espressa che, nelle more della conclusione delle procedure di mobilità il personale rimarrà in servizio presso gli enti provinciali e le città metropolitane con possibilità di avvalimento da parte delle regioni e degli enti locali attraverso apposite convenzioni che tengano conto del riordino delle funzioni e con oneri a carico dell'ente utilizzatore. Rispetto alla prima stesura dell'emendamento, il percorso di mobilitazione ha anche spostato in avanti di due anni, e cioè al 31 dicembre 2018, il termine per la stabilizzazione del personale precario;
è necessario, inoltre, ricordare che per quanto riguarda il trattamento economico i lavoratori, a seguito di quanto convenuto con il protocollo Delrio e previsto dalla legge n. 56 del 2014, manterranno inalterato il trattamento economico, compreso il salario accessorio in godimento presso l'Ente provincia;
nel corso della mobilitazione dei lavoratori il Governo, tramite il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, ha testualmente affermato che: «Il personale delle province non rimarrà per strada e che verrà assorbito tramite blocco di tutte le assunzioni in tutte le amministrazioni dello Stato e affini»,
impegna il Governo
a giungere, entro il 31 dicembre 2016, al pieno ricollocamento di tutto il personale delle province al fine di evitare il collocamento in disponibilità anche di un solo dipendente, onde scongiurare l'avvio dei licenziamenti al termine di tale periodo.
9/2679-bis-B/170. Scotto, Airaudo, Placido.