• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00326 CAPACCHIONE, SOLLO, ROMANO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che: martedì 4 giugno 2013 si è tenuto a Roma un incontro tra i vertici aziendali del gruppo Indesit...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00326 presentata da ROSARIA CAPACCHIONE
giovedì 6 giugno 2013, seduta n.036

CAPACCHIONE, SOLLO, ROMANO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:

martedì 4 giugno 2013 si è tenuto a Roma un incontro tra i vertici aziendali del gruppo Indesit company e i sindacati per la presentazione di un piano di riassetto per gli stabilimenti Indesit in Italia;

secondo quanto riportato dagli organi di stampa, la società avrebbe confermato la centralità dell'Italia, quale motore strategico sul fronte delle competenze e ricerca e dello sviluppo, riconoscendo alla stessa un ruolo cruciale per l'industrializzazione e la produzione dei modelli ad alta innovazione e contenuto tecnologico destinati alle fasce medio-alte della domanda, previa razionalizzazione dell'assetto produttivo;

in particolare, il gruppo ha annunciato un piano di ristrutturazione che interesserà tre siti italiani, quello di Fabriano (Ancona), quello di Comunanza (Ascoli Piceno) e quello di Caserta ridisegnando completamente la loro missione strategica con la concentrazione nel nostro Paese delle sole produzioni top di gamma e lo spostamento delle produzioni italiane non più sostenibili nei siti Indesit di Polonia e Turchia;

a tale riassetto produttivo si accompagnerà una razionalizzazione delle risorse umane che, secondo quanto annunciato dai vertici aziendali, coinvolgerà complessivamente 1.425 lavoratori, di cui 25 dirigenti, 150 impiegati delle sedi centrali e 1.250 operai e impiegati di fabbrica, su un totale di 4.300 addetti;

questa decisione appare estremamente preoccupante in quanto da una parte infligge un ulteriore duro colpo al nostro tessuto produttivo nazionale, e campano in particolare, con riferimento alla provincia di Caserta dove vi è lo stabilimento con maggior lavoratori occupati, depauperandolo con questa politica di delocalizzazione, dall'altra colpisce pesantemente i livelli occupazionali diretti e quelli legati all'indotto;

sempre durante l'incontro il gruppo Indesit ha annunciato investimenti per 70 milioni di euro per rendere gli stabilimenti italiani all'avanguardia per produzioni di alta gamma;

considerato che:

sul territorio casertano sono presenti due settori di lavorazione: quello delle lavatrici e quello dei frigoriferi. Il piano di dismissione è previsto per il settore lavatrici che oggi prevede l'utilizzo di 540 unità di personale;

il piano presentato dalla dirigenza Indesit prevede la chiusura del settore nell'arco di un triennio, entro il 2016. Di supporto alla produzione delle lavatrici sul territorio è presente un indotto nei settori dei manufatti in cemento, plastica, vetro e elettrici e nel settore logistico per circa 400 persone;

nel corso di questi 3 anni non è previsto un numero significativo di pensionamenti in quanto già negli ultimi anni è stato definito un piano di recupero industriale e di accompagnamento al pensionamento di un numero elevato di lavoratori;

l'azienda già 2 anni fa ha definito un piano di ridimensionamento; in quella fase aveva spostato la produzione di lavatrici con carico dall'alto da Bergamo a Teverola (Caserta). A distanza di 2 anni, la produzione in situazione di crisi ma non di dismissione produttiva si propone, invece, di delocalizzarla in Turchia e in Polonia, dove sono già presenti siti Indesit;

in tale modo sulla provincia di Caserta resta un'attività produttiva del polo elettrodomestici Indesit limitata e senza prospettiva di sviluppo futuro per i prodotti in essere,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario convocare un tavolo presso il Ministero con la partecipazione delle istituzioni centrali, della Regione Campania, delle parti sociali e dei vertici aziendali per acquisire ulteriori elementi sulle le linee strategiche e le soluzioni occupazionali individuate dal piano del gruppo Indesit;

se non ritenga di dover adottare con la massima urgenza le misure necessarie a garantire la continuità operativa dei siti produttivi richiamati, anche al fine di impedire che la Campania, ed in particolar modo la provincia di Caserta, debba subire un nuovo gravosissimo danno al proprio tessuto economico-sociale, e soprattutto la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali diretti e di quelli legati all'indotto.

(4-00326)