• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00337 CENTINAIO, MUNERATO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e della salute - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti: le visite per la verifica e la revisione...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00337 presentata da GIAN MARCO CENTINAIO
martedì 11 giugno 2013, seduta n.038

CENTINAIO, MUNERATO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e della salute - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

le visite per la verifica e la revisione dell'invalidità civile sono al momento sospese fino al 19 giugno 2013;

dal 3 giugno non ci sono più i 7 medici convenzionati all'Inps di Pavia, che ogni anno gestisce circa 12.000 richieste di invalidità, 3.000 verifiche straordinarie e 1.500 visite ordinarie per decidere se un soggetto ha diritto ad avere o a mantenere la pensione di invalidità o l'accompagnamento;

Pavia è una delle province più colpite da questo taglio, poiché ha un solo medico strutturato nonostante l'elevato numero di visite annuali; per anni si è andati avanti con le convenzioni annuali di medici a 20 ore settimanali ed un primario facente funzioni;

il taglio delle convenzioni è consequenziale alla necessità di raggiungere obiettivi di risparmio nel bilancio 2013, sulla base di quanto previsto dalla spending review, ma non si è considerato l'effetto boomerang;

peraltro la sospensione fino al 19 giugno 2013 di tutte le Commissioni per l'invalidità e l'incertezza sul come e quando riprenderanno la loro attività, finiranno con il penalizzare e colpire fino a mille persone disabili, persone bisognose che si vedranno negato per lunghi periodi il trattamento dovuto;

lo stop alle visite, infatti, significa sospensione della prestazione richiesta e da erogare ovvero già erogata e soggetta a riconferma, sebbene il problema sia dell'Inps e non del soggetto titolare della prestazione,

si chiede di sapere se e quali provvedimenti di propria competenza il Governo intenda adottare affinché non ricadano sui soggetti invalidi responsabilità dell'Ente ed affinché i sei mesi di attesa nelle visite Inps -per i quali già Pavia è considerata fanalino di coda in Lombardia- non finiscano con il sembrare un'inezia.

(4-00337)