• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00341 SERRA, COTTI, NUGNES, LUCIDI, MARTELLI, MORONESE, CIOFFI, BLUNDO, SCIBONA, CIAMPOLILLO, GAETTI, GAMBARO, MUSSINI, PETROCELLI, MORRA, CAPPELLETTI, PEPE, ORELLANA, DONNO, ROMANI Maurizio - Al...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00341 presentata da MANUELA SERRA
martedì 11 giugno 2013, seduta n.038

SERRA, COTTI, NUGNES, LUCIDI, MARTELLI, MORONESE, CIOFFI, BLUNDO, SCIBONA, CIAMPOLILLO, GAETTI, GAMBARO, MUSSINI, PETROCELLI, MORRA, CAPPELLETTI, PEPE, ORELLANA, DONNO, ROMANI Maurizio - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti e dello sviluppo economico - Premesso che:

le spiagge del litorale dunale di Badesi (Olbia-Tempio), costituenti parte del demanio marittimo (art. 822 e seguenti codice civile), e la fascia dei 300 metri dalla battigia marina sono tutelate con specifico vincolo di conservazione integrale ai sensi della legge regionale n. 23/1993. L'area, posta sul mare e ricoperta in buona parte da macchia mediterranea evoluta, è tutelata con specifico vincolo paesaggistico ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, e interessa il sito di importanza comunitaria (SIC), "foci del Coghinas";

nell'area continuano indisturbati i lavori di costruzione per la realizzazione di un nuovo insediamento turistico a ridosso delle dune, in località baia delle Mimose, nome del limitrofo villaggio turistico realizzato nel corso degli anni '70 e '80 del secolo scorso;

risulta agli interroganti che, stando a quanto afferma la società realizzatrice del progetto (gruppo immobiliare "La casa Bianca Italia" SpA), i lavori sarebbero iniziati recentemente in seguito ad una regolare autorizzazione precedente alla legge regionale 25 novembre 2004, n. 8, recante "Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale", cosiddetta legge salva coste;

il sito rientra in un vecchio piano di lottizzazione (repertorio n. 1104 del 3 ottobre 1975) e vi sono numerosi dubbi sulla sua vigenza, considerato il termine decennale di cui all'art. 28 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, e la relativa convenzione, non essendo noti eventuali atti di proroga o nuovi atti convenzionali. Il decorso del termine comporterebbe l'inedificabilità dei residui comparti e singoli lotti non realizzati;

il servizio regionale tutela paesaggistica per la Provincia di Olbia Tempio, con nota n. 1322//XIV.12.2 del 10 gennaio 2013, ha chiesto all'ufficio tecnico del Comune di Badesi informazioni in particolare circa la validità del piano di lottizzazione approvato dalla Soprintendenza di Sassari, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 della legge n. 1497 del 1939, nel quale sussistono le opere in fase di realizzazione, al fine di verificare le condizioni di cui all'art. 3, lett. c), della legge regionale n. 28 del 1998 circa il mantenimento delle condizioni della subdelega. Analogo quesito è stato formulato anche dalle associazioni ambientaliste "Gruppo d'intervento giuridico" e "Amici della terra" per sapere se sussista o meno un piano di lottizzazione tuttora vigente, che a tutt'oggi non avrebbe ricevuto risposta;

da notizie di stampa si apprende che la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Sassari, con nota prot. n. 4969 del 4 aprile 2013, avrebbe informato dell'emanazione di un parere favorevole n. 14/2011 per l'edificazione di 8 unità immobiliari nel "lotto T" in favore di Giovanni Andrea Stangoni, in variante di precedente autorizzazione paesaggistica rilasciata in sede comunale n. 6852 del 21 agosto 2008 (10 unità immobiliari). In seguito, sarebbe stata autorizzata una seconda variante in favore di "Le case della Sardegna" Srl con provvedimento unico dello sportello unico delle attività produttive (SUAP) n. 5/2013 del 10 gennaio 2013 per l'edificazione di 9 unità immobiliari (si veda un articolo pubblicato su "Il Manifesto sardo", 1° maggio 2013);

inoltre, sempre a baia delle Mimose, presso le dune di Badesi, è stata autorizzata la realizzazione di un numero non conosciuto di unità immobiliari (Badesi 6A) in favore di MDR Srl di Giovanni Andrea Stangoni (posizione paesaggistica n. 50/2012) con provvedimento unico SUAP n. 2/2012 del 26 settembre 2012;

anche la Soprintendenza sassarese non si è ad oggi espressa sulla vigenza o meno del vecchio piano di lottizzazione;

considerato che:

la realizzazione di villaggi turistici aventi determinate dimensioni come quelli descritti (villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, centri residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 metri cubi, o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricadenti all'interno dei centri abitati), ai sensi della normativa nazionale e comunitaria (di cui a: direttiva n. 2011/92/UE, allegato II, punto 12, lett. c), che ha modificato ed integrato le precedenti direttive n. 97/11/CE e n. 85/337/CEE; decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni; legge regionale n. 1 del 1999 e successive modificazioni; deliberazione della Giunta regionale n. 24/24 del 23 aprile 2008, allegato B), deve essere preceduta da positiva conclusione di procedura di verifica di assoggettabilità o screening, estesa ad ampliamenti e/o modifiche al fine di verificarne gli impatti cumulativi, come da giurisprudenza costante;

appare pertanto grave la mancata procedura di verifica di assoggettabilità o screening;

a tal proposito il servizio per lo sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, autorità ambientale e sistemi informativi ambientali (SAVI) dell'Assessorato per la difesa dell'ambiente della Regione autonoma della Sardegna, con nota prot. n. 7354 del 3 aprile 2013, ha dichiarato di aver richiesto al Comune di Badesi, anche con precedenti note prot. n. 22067 del 29 settembre 2011 e n. 27517 del 25 novembre 2011, la documentazione amministrativa e tecnica utile a verificare se le opere debbano essere assoggettate alle procedure di valutazione di impatto ambientale e di incidenza ambientale, ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive modificazioni, della deliberazione della Giunta regionale 34/33 del 2012 e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997";

risulta agli interroganti che anche in questo caso il Comune di Badesi non avrebbe fornito alcuna risposta alle richieste;

le associazioni ecologiste citate hanno quindi chiesto al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al servizio regionale SAVI, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna l'emanazione di provvedimenti di sospensione dei lavori in assenza del rispetto della normativa sulle valutazioni ambientali di cui all'art. 29 del decreto legislativo n. 152 del 2006;

in relazione ai fatti sono stati presentati atti di sindacato ispettivo presso la Commissione europea e presso il Consiglio regionale della Sardegna,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra narrati;

se non ritenga che le opere debbano essere assoggettate alle procedure di valutazione di impatto ambientale e di incidenza ambientale ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006 e del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357;

se il cantiere sito sulle dune di Badesi sia stato legittimamente autorizzato;

quali iniziative, nelle opportune sedi, intenda intraprendere, per quanto di competenza, al fine di valutare il rispetto della normativa comunitaria in materia di salvaguardia degli habitat (direttiva n. 92/43/CEE) e di valutazione sull'impatto ambientale (in particolare la direttiva n. 2011/92/UE);

quali urgenti misure, accertata l'eventuale assenza del rispetto della normativa sulle valutazioni ambientali, intenda assumere al fine di provvedere all'immediata sospensione dei lavori.

(4-00341)