Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
S.4/00038 CANDIANI, ARRIGONI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico - Premesso che:
il 19 dicembre 2012 la Commissione...
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 043
all'Interrogazione 4-00038
Risposta. - Si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri del 13 giugno 2013.
Occorre premettere che questo Ministero, pur non avendo competenza diretta, ha da sempre seguito con il massimo interesse gli sviluppi della vicenda Sea Handling per le possibili conseguenze in termini occupazionali, di mobilità, di regolarità del trasporto aereo ed infine in relazione alle possibili ricadute socio-economiche sul territorio.
La questione specifica della verifica e del recupero di presunti "aiuti di Stato", dichiarati dalla Commissione europea con decisione del 19 dicembre 2012 quale conseguenza degli interventi di ripianamento del capitale sociale effettuati da Sea (Società per azioni esercizi aeroportuali) SpA nel periodo 2002-2010, si colloca, come è noto, all'interno di un mercato di riferimento che continua ad essere caratterizzato da bassi margini di redditività e da un elevato grado di concorrenza.
Al riguardo, non può che confermarsi l'impegno, già assunto dal Governo, di ricercare ogni possibile soluzione che possa assicurare la piena regolarità dei servizi offerti negli aeroporti milanesi, anche in termini di qualità e quantità del servizio erogato, e che possa, al contempo, salvaguardare i livelli occupazionali nel mercato di riferimento ed evitare pregiudizi per i passeggeri, per i vettori e per l'indotto economico regionale e nazionale.
Pertanto, in linea con gli strumenti previsti dalla giurisprudenza comunitaria e attraverso i necessari contatti con i competenti servizi della Commissione europea avviati dalle amministrazioni interessate e coordinati dal Dipartimento per le politiche europee, si sta mettendo a punto una soluzione che consenta di porre fine alla presunta distorsione concorrenziale, senza ricorrere al recupero monetario dell'aiuto, al fine di evitare le pesanti ricadute sul piano sia economico che occupazionale, di difficile gestione ed elevato impatto sociale.
In altri termini, si sta delineando una modalità di esecuzione della decisione alternativa al pagamento in denaro e alla messa in liquidazione concorsuale della società, che possa essere ritenuta dalla Commissione altrettanto idonea a garantire il ripristino delle normali condizioni di concorrenza nel mercato di riferimento. La soluzione consentirebbe di assicurare per gli scali milanesi il regolare ed efficace svolgimento dei servizi di assistenza attraverso una società operante in piena discontinuità con Sea Handling: pertanto sono allo studio tutte le soluzioni atte a consentire la migliore gestione del processo di transizione, al fine di ottemperare alle richieste della Commissione europea e, al contempo, tutelare i servizi e l'occupazione.
Infine circa la tutela occupazionale, da notizie assunte presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, risulta che per la società Sea Handling è stato emesso in data 14 aprile 2014 il decreto direttoriale n. 80650 di approvazione di un programma di cassa integrazione per crisi aziendale per cessazione di attività.
Contestualmente all'approvazione del programma, è stata autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale in favore di un numero massimo di 1.657 lavoratori della sede di Somma Lombarda e di 62 dipendenti della sede di Segrate.
Il Ministero del lavoro ha altresì evidenziato che per la Sea è stato emesso il decreto direttoriale n. 80686 del 14 aprile 2014 dì autorizzazione al trattamento di integrazione salariale per 432 lavoratori coinvolti dalla riduzione oraria disposta con la stipula di un contratto di solidarietà.
LUPI MAURIZIO Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
15/05/2014