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Atto a cui si riferisce:
S.4/01690 MOSCARDELLI, CAPACCHIONE, DI GIORGI, ALBANO, MATTESINI, RICCHIUTI, PUPPATO, PEZZOPANE, AMATI, MORGONI, SCALIA, CUOMO, LUCHERINI, GOTOR, PAGLIARI - Al Ministro dell'interno - Premesso che:...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 057
all'Interrogazione 4-01690

Risposta. - Nel corso dell'udienza dibattimentale dinanzi alla IV sezione dei Tribunale di Napoli, svoltasi il 5 febbraio 2014, il detenuto Giuseppe Setola, esponente di a spicco del clan dei "Casalesi", ha tenuto un atteggiamento aggressivo nei confronti del pubblico ministero dottor Cesare Sirignano, sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia di Napoli e dell'ufficio della Procura, intervenendo più volte con dichiarazioni spontanee al solo fine di palesare la sua ostilità.

Nella tarda serata dello stesso giorno l'autovettura su cui viaggiava il dottor Sirignano è stata tallonata, per pochi minuti, sul grande raccordo anulare di Roma, in direzione Napoli, da un'altra autovettura di colore scuro, con a bordo 4 persone. Nella circostanza l'autista, resosi conto della situazione di rischio e data la scarsa visibilità dovuta alla pioggia battente, è uscito dal grande raccordo anulare, prima ancora che il capo pattuglia prendesse l'iniziativa di avvisare il 113 per richiedere l'ausilio di un rinforzo. Il viaggio, comunque, dopo la sosta prevista per il rifornimento di carburante, è proseguito regolarmente fino a destinazione.

I due episodi sono stati oggetto di un approfondito esame nel corso di una riunione tecnica di coordinamento interforze tenutasi presso la Prefettura di Napoli il successivo 13 febbraio, con la partecipazione del procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Napoli e del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. In tale sede, sono state ritenute congrue allo stato di esposizione a rischio, e quindi sono state confermate, le misure di protezione che, su disposizione del prefetto di Napoli, erano in atto nei riguardi del dottor Sirignano fin dal maggio 2008, consistenti in un dispositivo di terzo livello, "tutela rafforzata su auto specializzata", integrato da un servizio di vigilanza generica radiocollegata presso la sua abitazione a Napoli. Di quest'ultimo servizio è stata, contestualmente, concordata la sensibilizzazione attraverso una maggiore frequenza dei passaggi delle pattuglie automontate nei pressi della residenza del magistrato.

Si soggiunge che, agli atti dell'ufficio centrale interforze per la sicurezza personale, risultano destinatari di misure di protezione 15 magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, di cui 10 con dispositivo di terzo livello e 5 con dispositivo di quarto livello, "tutela su auto non protetta".

BUBBICO FILIPPO Vice ministro dell'interno

24/09/2014