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Atto a cui si riferisce:
C.5/02937 la realizzazione della passerella ciclopedonale lungo la SS36 «del Lago di Como e dello Spluga», principale arteria di collegamento tra Lecco e la Valtellina, che collega il centro abitato di...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02937

In merito alla realizzazione della passerella ciclopedonale lungo la S.S. 36 «del Lago di Como e dello Spluga», tra il centro abitato di Abbadia Lariana e località Pradello, riporto quanto comunicato dalla Società ANAS sull'intera vicenda.
Il termine di ultimazione dei lavori era stato individuato nell'autunno 2014 ma circostanze del tutto imprevedibili e indipendenti dalla volontà della stessa società hanno comportato il fermo delle attività.
Infatti, l'appaltatore delle opere (Consorzio Aedars) è stato raggiunto da un'informazione interdittiva (ex articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998 n. 252), emessa dal Prefetto di Roma il 29 settembre 2013.
A seguito di ciò l'ANAS, in ottemperanza alle norme vigenti, ha immediatamente disposto il recesso dal contratto e avviato le procedure di interpello degli altri concorrenti per individuare un nuovo aggiudicatario.
Quindi, in data 28 ottobre 2013, i lavori sono stati nuovamente aggiudicati alla RTI Accisa spa – Cidieffe Costruzioni srl, la quale aveva offerto la propria disponibilità ad avviare l'attività già dai primi giorni del mese di dicembre 2013.
Tuttavia, l'appaltatore originario ha presentato ricorso al TAR del Lazio, sia contro l'informazione interdittiva del Prefetto di Roma che contro il provvedimento di recesso dell'ANAS.
Il TAR del Lazio si è dichiarato incompetente con ordinanza del 9 dicembre 2013, pertanto il ricorso è stato ripresentato al TAR della Lombardia, dove si attende che il giudizio venga riassunto.
Intanto, il 25 marzo scorso, l'appaltatore originario (Consorzio Aedars) ha chiesto all'ANAS l'immediato riaffidamento dei lavori dopo il recesso contrattuale per interdizione.
In aggiunta, segnalo che un'altra impresa, la Rete Costruzioni, ha impugnato la nuova aggiudicazione in favore della RTI Accisa – Cidieffe, ottenendo dal TAR della Lombardia un'ordinanza di sospensione, e il 3 aprile scorso ha diffidato l'ANAS al fine di ottenere l'affidamento dei lavori.
Contro il provvedimento del TAR Lombardia è tutt'ora pendente l'appello al Consiglio di Stato che verrà discusso probabilmente il prossimo 11 giugno 2014.
In tale stato di cose, pertanto, sarà possibile riprendere l'esecuzione delle opere solo a seguito dell'esito dei giudizi pendenti, per la cui definizione verrà assunta ogni utile iniziativa formale di sollecito.