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Atto a cui si riferisce:
C.4/05356 il quotidiano Latina Oggi, sulla pagina web del 16 maggio 2014, riporta la notizia per cui nell'ambito del lavoro ortofrutticolo si registrerebbero «operai dopati» per sopportare il lavoro nei...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 settembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 296
4-05356
presentata da
BOSSA Luisa

Risposta. — Nella provincia di Latina, la comunità indiana di religione sikh, lì giunta verso la metà degli anni ottanta, è composta da circa 12 mila persone, la maggior parte delle quali svolge attività di bracciante presso le aziende agricole presenti nelle zone di Terracina e di Fondi. Non di rado l'impiego lavorativo, che a volte assume forme di vero e proprio sfruttamento, è connesso ad illeciti volti a favorire la permanenza illegale sul territorio degli immigrati.
Alla luce del quadro appena delineato, le forze di polizia svolgono una costante attività di prevenzione anche attraverso proficui rapporti informativi con i rappresentanti della comunità sikh. Le attività investigative hanno permesso di perseguire, in particolare, illeciti in materia di falsificazione di visti di ingresso, titoli di soggiorno, autorizzazioni e «nulla osta» al lavoro subordinato.
In tale contesto si inserisce l'operazione condotta dalla squadra mobile di Latina che, il 27 marzo del 2013, a conclusione di una complessa attività d'indagine, ha portato all'emissione di provvedimenti restrittivi nei confronti di 11 persone, tra le quali 2 cittadini di nazionalità indiana, consentendo la disarticolazione di un'organizzazione criminale dedita al falso documentale e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Più recentemente, il 10 aprile scorso, la stessa squadra mobile ha arrestato tre persone dedite allo sfruttamento di manodopera indiana attraverso false attestazioni di prestazioni lavorative finalizzate a ottenere illecitamente permessi di soggiorno.
Sempre sotto il profilo dell'attività di prevenzione e di contrasto del fenomeno del «lavoro nero» nelle campagne pontine, si evidenzia che gli organi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel biennio 2013-2014, hanno controllato complessivamente 45 aziende agricole, procedendo alla contestazione di 12 cosiddette «maxisanzioni» e alla sospensione di 8 attività imprenditoriali.
Per quanto riguarda il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, rimane alta l'attenzione delle forze dell'ordine e della magistratura, anche in relazione ai peculiari profili che sono stati segnalati nell'atto di sindacato ispettivo. Lo testimoniano, del resto, le diverse operazioni condotte dalle forze di polizia nella provincia di Latina che hanno consentito, dall'inizio dell'anno, di sequestrare oltre 35 chilogrammi di sostanze stupefacenti e di denunciare all'autorità giudiziaria 64 persone, di cui 54 in stato di arresto.
In particolare, si segnala che negli ultimi mesi sono stati effettuati diversi sequestri di sostanze stupefacenti nell'ambito della comunità sikh presente sul territorio di Latina, circostanza che in precedenza non si era registrata in modo significativo.
La guardia di finanza, il 25 gennaio scorso, nell'ambito di un controllo che ha portato all'arresto di due cittadini indiani, ha rinvenuto in un furgone 257 bulbi di papavero da oppio essiccati. Nelle successive perquisizioni presso l'abitazione dei predetti stranieri sono stati sequestrati 6 chilogrammi di bulbi di papavero e 300 grammi di metanfetamina.
Inoltre, il 1o febbraio scorso, la polizia di Stato ha sequestrato circa 12 chilogrammi di droga «denominata paglia di papavero» arrestando due cittadini di nazionalità pakistana e indiana.
Infine, il comando provinciale dell'arma dei carabinieri di Latina, nel corso di specifiche attività di controllo nei territori di Sabaudia e di Terracina ha deferito per «detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti» un imprenditore agricolo ed arrestato sei cittadini indiani, in possesso di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.
Tanto detto sul coinvolgimento di cittadini indiani nell'uso di sostanze stupefacenti, si rappresenta che, al momento, non sono emersi elementi investigativi tali da comprovare la riconducibilità dell'uso di tali sostanze alle gravose condizioni di lavoro cui sarebbe sottoposta la manodopera indiana.
Si assicura comunque che l'attività delle forze dell'ordine nel monitoraggio e controllo del fenomeno evidenziato nell'interpellanza proseguirà con il massimo impegno e determinazione.
Con riferimento, infine, alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mercato ortofrutticolo di Fondi, cui si fa cenno nell'interrogazione, si evidenzia che l'operazione di polizia giudiziaria denominata «Sud Pontino», condotta da operatori della direzione investigativa antimafia il 10 maggio 2010, con l'arresto – tra l'altro – di 68 persone, ha consentito la disarticolazione di un'organizzazione malavitosa che condizionava illecitamente tutte le dinamiche di mercato, a partire dall'imposizione dei prezzi a livello locale fino al trasporto e alla distribuzione delle merci.
Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.