• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/03404 nell'ambito della riorganizzazione portata avanti dal Ministero dello sviluppo economico degli uffici dell'ispettorato territoriale nella direzione generale per le attività territoriali (DGAT)...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03404

A seguito della riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, è stato emanato il decreto d'individuazione degli uffici dirigenziali di seconda fascia, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre scorso.
Con tale decreto, nell'ottica del contenimento della spesa, sono stati ridotti tutti gli uffici dirigenziali di seconda fascia del Ministero passando da 206 a 130 e, di conseguenza anche gli Ispettorati Territoriali (da ora IITT), passando quest'ultimi da 16 a 15 uffici.
Peraltro, nel caso esposto più che di soppressione, vi è stato un diverso accorpamento di uffici, effettuato secondo il criterio della prossimità territoriale delle Regioni interessate.
Come rilevato dall'Onorevole Interrogante, gli Ispettorati Lazio, Abruzzo-Molise e Puglia-Basilicata sono stati così riorganizzati: Ispettorato territoriale Lazio e Abruzzo e Ispettorato territoriale Puglia, Basilicata e Molise.
Preme sottolineare che questa soluzione non pregiudica da nessun punto di vista il presidio dei territori e il rapporto con l'utenza dal momento che non è stata operata alcuna soppressione: le sedi regionali e provinciali attive saranno mantenute, cambieranno soltanto gli uffici dirigenziali di riferimento.
Gli accorpamenti Lazio-Abruzzo e Puglia-Basilicata-Molise, oltre a rispondere a criteri di contiguità geografica, sono stati compiuti perché, fra tutte le ipotesi possibili, erano quelli che presentavano minori difficoltà di gestione.
Infatti, l'ispettorato territoriale del Lazio e quello dell'Abruzzo sono da anni gestiti dallo stesso dirigente (con incarico primario per il Lazio e ad interim per l'Abruzzo): il passaggio di competenze è avvenuto senza difficoltà, essendo già de facto un Ispettorato unico. In alte parole, il posto di funzione dirigenziale menzionato nell'atto, era di fatto già scomparso.
Lo scorporamento del Molise dall'ispettorato territoriale del Lazio e il contestuale accorpamento all'ispettorato della Puglia e della Basilicata, risponde, invece, nell'ottica della razionalizzazione alla necessità di omogeneizzare aree che per conformazione, tipo di attività e interventi tecnici riscontrano esigenze assimilabili. L'Ispettorato territoriale del Molise, oltre a riguardare un numero ridotto di personale (4 dipendenti), ha più affinità con la Puglia Basilicata che con l'Abruzzo.
Da ultimo, si evidenzia che, alla luce del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di riordino, emerge chiaramente una volontà di valorizzazione dell'operato degli IITT.
Le strutture territoriali degli Ispettorati, infatti, sono destinate a costituire, da un lato, una struttura di front office per i cittadini e per le imprese sulle materie trattate dal Ministero e dall'altro lato, rispondere alle esigenze territoriali di tutto il Ministero stesso.
Anche la costituzione della Direzione Generale per le Attività Territoriali va in questa stessa direzione: per la prima volta nella struttura ministeriale, è assegnato a un unico centro di controllo il compito di raccordo delle attività territoriali del MISE, già ripartite per competenza a livello centrale tra diverse Direzioni Generali, attraverso la rete degli Ispettorati Territoriali.
La Direzione Generale citata costituisce, pertanto, una struttura unica in grado di migliorare la funzionalità e l'efficacia delle attività territoriali.