• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/00412 BERTUZZI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno - Premesso che: nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2012 una scossa di terremoto di magnitudo 5,9 è stata registrata...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00412 presentata da MARIA TERESA BERTUZZI
lunedì 24 giugno 2013, seduta n.048

BERTUZZI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno - Premesso che:

nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2012 una scossa di terremoto di magnitudo 5,9 è stata registrata tra i territori dell'area nord della penisola italiana;

il terremoto ha interessato prevalentemente i comuni delle province di Modena e Ferrara e, in misura minore, quelli di Bologna e Mantova;

il 29 maggio dello stesso anno, una nuova scossa di terremoto è stata avvertita in tutta l'Italia settentrionale ed in particolare in molti centri dell'Emilia, della bassa Lombardia e del basso Veneto, con epicentro nei territori comunali di Medolla e Cavezzo (Modena), producendo un aggravamento degli effetti e, purtroppo, del numero delle vittime: sono morte a causa delle scosse 28 persone, cui si è aggiunto un volontario nella fase di ricostruzione. I feriti sono stati oltre 300;

considerata la rilevanza dell'evento, l'allora Presidente del Consiglio dei ministri ha emanato la dichiarazione dell'eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari, in base a quanto previsto dalla legge n. 286 del 27 dicembre 2002, in previsione della successiva dichiarazione dello stato di emergenza;

infatti, il 22 maggio 2012 il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per i territori delle province di Ferrara, Modena, Mantova e Bologna, in base a quanto disposto dal decreto-legge n. 59 del 15 maggio 2012, che ha modificato la legge n. 225 del 24 febbraio 1992, fissandone la durata a 60 giorni; lo stato di emergenza, il 30 maggio, era stato esteso anche alle province di Reggio Emilia e Rovigo;

il capo del Dipartimento della protezione civile, al quale era stato affidato il coordinamento degli eventi, ha attivato immediatamente la propria unità di crisi con tutte le funzioni di supporto per organizzare i servizi di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dall'evento;

oltre alle 28 vittime e ai 300 feriti, gli sfollati a causa del terribile terremoto sono stati 45.000, ossia circa 20.000 famiglie;

secondo la relazione inviata alla Commissione europea la stima dei danni si aggira attorno ai 13,3 miliardi di euro tra le risorse stanziate per i provvedimenti d'emergenza e i danni all'edilizia residenziale e alle attività produttive;

tenuto conto che:

dalla notte del 20 maggio, sono stati impegnati 7.000 volontari della colonna mobile dei vigili del fuoco dell'Emilia-Romagna e circa 14.000 provenienti dalle altre regioni;

le forze messe in campo da servizio di protezione civile nei giorni più critici dell'emergenza sono state di una media di oltre 5.000 unità al giorno;

in particolare, è pregevole il lavoro svolto dagli uomini e donne del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile che si sono alternati senza sosta per soccorrere i cittadini in difficoltà e per gestire al meglio l'organizzazione dell'assistenza alla popolazione nei giorni successivi all'emergenza e si sono impegnati anche nel recupero dei beni di prima necessità dalle case colpite dal terremoto e nell'abbattimento e messa in sicurezza di edifici pubblici e delle abitazioni private. Si tratta di lavoro costante che prosegue ancora oggi a distanza di 12 mesi dai quei tragici giorni;

i numeri di questo impegno rendono evidente come il Corpo sia stato determinante nel garantire i primi soccorsi e come oggi stia proseguendo con abnegazione in questo suo compito di ricostruzione post terremoto: sono state 1.285 le unità impiegate nell'emergenza sisma in Emilia e nelle settimane immediatamente successive; sono state 65.000 le verifiche ispettive sulla stabilità degli edifici portate a termine in un anno; sono stati 55.200 gli interventi di soccorso e di demolizioni o di messa in sicurezza degli edifici pericolanti;

si tratta di un lavoro straordinario che ha permesso una rapida esecuzione delle opere provvisionali urgenti e la conseguente riapertura di 16 "zone rosse" su 22. Nelle restanti 6 è stata, comunque, ripristinata la viabilità principale;

a tutt'oggi, al fine di proseguire con continuità l'assistenza specialistica per l'accesso alle zone rosse e agli edifici inagibili e al fine di proseguire il recupero dei beni, in Emilia sono al lavoro 70 vigili del fuoco del Corpo, come disposto da alcune ordinanze del commissario delegato per l'emergenza in Emilia, Lombardia e Veneto, e Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani;

con 5 ordinanze tra l'agosto 2012 e il marzo 2013, infatti, il commissario delegato ha approvato la prosecuzione delle operazioni del Corpo per le province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, per una spesa complessiva di 10.661.760 euro;

considerato che:

lo stesso Presidente della Regione Emilia-Romagna, a seguito dell'emanazione delle suddette ordinanze, ha adottato il decreto n. 239 dell'8 aprile 2013 con cui vengono disposte ed indicate le procedure economico-finanziarie ed amministrative da seguire ai fini dell'erogazione delle somme a copertura degli oneri previsti per gli interventi del personale del Corpo;

il commissario delegato con il decreto ha stabilito che il direttore dell'Agenzia regionale di protezione civile provveda, in attesa della documentazione di rendicontazione delle attività svolte e della relativa istruttoria amministrativo-contabile, alla liquidazione, a titolo di acconto, del 50 per cento della spesa autorizzata con le ordinanze di cui sopra relative all'operato del Corpo nell'ambito dell'emergenza sisma;

pertanto, in applicazione del decreto, il Direttore dell'Agenzia regionale, con propria determinazione n. 234 dell'11 aprile 2013, ha disposto la liquidazione a favore del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno della somma di 5.330.880 euro a titolo di acconto pari al 50 per cento della somma complessivamente autorizzata dalle ordinanze di cui sopra;

in data 7 giugno 2013, la competente Direzione centrale per le risorse finanziarie del Ministero ha informato di aver provveduto ad assegnare ai comandi provinciali interessati le risorse occorrenti al pagamento dei compensi per il lavoro straordinario prestato del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in occasione del sisma in Emilia;

tali competenze potranno essere poste in pagamento già a partire dalla mensilità di luglio 2013;

il commissario delegato alla ricostruzione e Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, in data 12 giugno 2013, ha firmato l'ordinanza numero 8/2013 stanziando oltre 2,3 milioni di euro per assicurare, fino al prossimo 31 agosto, la copertura alla attività post terremoto dei vigili del fuoco in Emilia, in particolare nei comuni della provincia di Modena, più colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012;

tale ordinanza utilizza le risorse del fondo per la ricostruzione, ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 74 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2012, prevedendo una spesa di 2.318.000 euro necessaria ad assicurare senza soluzione di continuità fino a fine agosto l'esecuzione delle opere provvisionali urgenti (demolizioni e messa in sicurezza), l'assistenza specialistica per l'accesso alle cosiddette zone rosse e agli edifici inagibili e il recupero dei beni,

si chiede di sapere:

quali siano le ragioni per le quali il Ministero dell'economia e delle finanze non ha provveduto al totale pagamento di quanto dovuto al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che ha prestato la propria opera durante le attività di soccorso e di ricostruzione nell'emergenza sisma in Emilia, relativamente alle spettanze per le ore di straordinario lavorate e per le indennità di trasferta;

quali tempi siano previsti per lo sblocco dei pagamenti restanti delle spettanze relative alle ore di straordinario lavorate e per le indennità di trasferta;

se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno istituire un apposito fondo per le emergenze, con copertura finanziaria, a disposizione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, al fine di poterne disporre disporre in caso di interventi di emergenza.

(4-00412)