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Atto a cui si riferisce:
C.5/03516 le piogge eccezionali che hanno interessato il territorio della provincia di Foggia durante i primi sei giorni del mese di settembre, oltre a mettere in ginocchio l'economia, la stabilità e...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03516

L'ennesima calamità naturale che si è abbattuta, questa volta, sulla regione del Gargano, ha causato danni di proporzioni davvero devastanti, in un'area che, fino a pochi giorni fa, era una zona produttiva di primo ordine e non solo dal punto di vista agricolo.
Non è possibile ancora quantificare i danni – e già solo questo rende idea di quanto sarà dura ripartire –, ma i numeri di cui si sente parlare non saranno molto lontani dal vero. Per quanto riguarda l'agricoltura, nella zona colpita, le aziende e le infrastrutture a loro servizio, come le strade interpoderali, i ponti e i manufatti, sono stati rasi al suolo.
Il Ministro Martina, che ieri ha visitato l'area colpita, ha avuto modo di confrontarsi con chi sta vivendo in prima persona questo dramma (i sindaci, la popolazione civile, gli agricoltori), non solo per ascoltare il loro disagio, ma soprattutto per capire come possiamo intervenire per essere più efficaci possibile in accordo con la regione. Con i suoi rappresentanti, infatti, questa mattina si è tenuta presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare una riunione presieduta dal Ministro Galletti, alla quale abbiamo partecipato insieme ai vertici della protezione civile e della Presidenza del Consiglio dei ministri, nella quale sono state esaminate le urgenze, le conseguenti misure e le risorse da destinare a queste.
Per quanto riguarda l'attività agricola, il Ministro Martina si è impegnato a ottenere l'erogazione dell'anticipo Pac a partire dal 16 ottobre invece che dal 1o dicembre, realizzando almeno una parte di quella liquidità necessaria alla ricostruzione delle imprese. Inoltre, per il ripristino delle strutture produttive, il Ministro Martina ha garantito l'impegno a reperire quante più risorse possibili, e si ricordano, a questo proposito, le possibilità offerte dal Programma di sviluppo rurale.
Verranno quindi attivate tutte le misure previste dalla normativa in materia di gestione delle emergenze volte ad agevolare l'ottenimento di contributi pubblici e ad ottenere le esenzioni previste.
Inoltre, lavorando a fianco della regione per la stima dei danni, promuoveremo la declaratoria di eccezionale avversità atmosferica, necessaria per accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale. Non voglio ripetere, per l'ennesima volta, quanto le risorse per gli interventi successivi alle calamità naturali siano insufficienti a fronteggiare danni sempre più ingenti e sempre più frequenti e di come sia necessario utilizzare lo strumento assicurativo. Non esistono più, infatti, regioni d'Italia che possano ritenersi al sicuro da rischi climatici.
Per questo, al momento delle scelte che la politica agricola comune ci rimetteva per il periodo 2014-2020, abbiamo puntato sulla misura «gestione dei rischi» all'interno del Programma nazionale di sviluppo rurale, presentato alla Commissione dell'Unione europea. A questa misura, finalizzata ad incentivare l'adozione da parte degli agricoltori di una serie di strumenti preventivi come l'assicurazione, i fondi di mutualità e lo strumento per la stabilizzazione dei redditi, in accordo con le Regioni, abbiamo destinato le maggiori risorse: oltre 1,6 miliardi di euro.
Pensiamo che questi strumenti siano, nel loro insieme, sicuramente più adeguati a rispondere alle necessità delle imprese colpite da eventi eccezionali come quello del Gargano e intendiamo realizzare iniziative specifiche per farli conoscere alle imprese, perché in numero sempre maggiore siano in grado di sfruttare queste possibilità.
Per quanto riguarda le infrastrutture irrigue danneggiate, al cui recupero potrebbero essere destinati i fondi del PSR, voglio ricordare che nello stesso Programma nazionale cui mi riferivo poc'anzi, è contenuta la misura sul Piano irriguo. La dotazione finanziaria al momento è di 300 milioni di euro ma a queste risorse dovrebbero aggiungersene ulteriori a valere sul Fondo di sviluppo e coesione.
In ultimo, consentitemi di ringraziare, anche a nome del Ministro Martina, tutti coloro che si sono adoperati con generosità e altruismo, negli interventi di soccorso e, in particolare gli uomini del Corpo forestale.