• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00415 BERTOROTTA, SCIBONA, BATTISTA, LUCIDI, MARTON, MANGILI, SANTANGELO, MARTELLI, CIOFFI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, per la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00415 presentata da ORNELLA BERTOROTTA
lunedì 24 giugno 2013, seduta n.048

BERTOROTTA, SCIBONA, BATTISTA, LUCIDI, MARTON, MANGILI, SANTANGELO, MARTELLI, CIOFFI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, per la coesione territoriale, della giustizia e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:

il porto di Catania vanta una notevole rilevanza economica per la sua contiguità con l'aeroporto internazionale "Vincenzo Bellini" e per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo;

il suo sviluppo, stante la disciplina di cui alla legge n. 84 del 1994, non può esulare dal contesto urbano, monumentale ed architettonico nel quale sorge, così come dal potenziamento delle attuali funzionalità, volto a non ledere la sicurezza dei cittadini residenti e degli addetti che prestano servizio per le varie attività portuali;

nell'ultimo decennio si è registrata una pesante crisi del settore mercantile e del traffico crocieristico con evidenti ricadute per l'internazionalizzazione del porto nel circuito intercontinentale;

dal sito internet de "La Gazzetta del Sud" del 23 agosto 2012 si apprendeva: "Cosimo Aiello è stato nominato commissario straordinario del porto di Catania. Prende il posto del presidente uscente Santo Castiglione, che è stato per otto anni al vertice dello scalo catanese. Tra le questioni da affrontare, la prima è quella del Piano regolatore del porto, che non è stato ancora approvato. Aiello ha ricevuto l'incarico dal Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera ed avrà un ruolo di transizione in attesa che venga indicato il nuovo presidente dell'Autorità Portuale. Finora non sono arrivate indicazioni né dal Comune né dal ministero dei Trasporti, ma nemmeno dalla Regione e dalla Provincia";

lo stesso Ministro pro tempore delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto n. 296 del 10 agosto 2012, nelle more del perfezionamento del procedimento di nomina del nuovo presidente dell'Autorità portuale di Catania, aveva nominato un commissario straordinario, nella persona del dottor Cosimo Aiello, insediatosi dal 17 agosto 2012, dotandolo dei poteri e delle attribuzioni indicati nell'articolo 8 della legge citata e successive modifiche e integrazioni;

il comma 1 dell'art. 8 della legge n. 84 del 1994, in ordine alla figura del presidente dell'autorità portuale, sancisce che: "Il presidente è nominato, previa intesa con la regione interessata, con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione, nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale designati rispettivamente dalla provincia, dai comuni e dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, la cui competenza territoriale coincide, in tutto o in parte, con la circoscrizione di cui all'articolo 6, comma 7";

il porto di Catania, in attesa della nomina di un nuovo presidente dell'Autorità portuale, ancora oggi risulta commissariato dal dottor Cosimo Aiello, ex dirigente in pensione della Regione Sicilia, esperto in materie finanziarie e a parere degli interroganti privo delle competenze e qualifiche professionali richieste dalla legge;

l'art. 25, comma 1, della legge n. 724 del 1994, recepita ed ampliata dall'art. 5, comma 1, della legge della Regione Siciliana n. 41 del 1996, con riferimento al personale dell'amministrazione regionale delle aziende e degli enti pubblici da essa dipendenti e/o comunque da essa vigilati, stabilisce: "Al fine di garantire la piena e effettiva trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa, al personale delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, che cessa volontariamente dal servizio pur non avendo il requisito previsto per il pensionamento di vecchiaia dai rispettivi ordinamenti previdenziali ma che ha tuttavia il requisito contributivo per l'ottenimento della pensione anticipata di anzianità previsto dai rispettivi ordinamenti, non possono essere conferiti incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca da parte dell'amministrazione di provenienza o di amministrazioni con le quali ha avuto rapporti di lavoro o impiego nei cinque anni precedenti a quello della cessazione dal servizio";

l'art. 7, comma 4, della legge n. 84 del 1994 stabilisce che le attribuzioni conferite al commissario straordinario dell'Autorità portuale sono limitate ad un periodo massimo di 6 mesi;

nel caso de quo il semestre per l'espletamento del mandato del commissario straordinario è stato ampiamente superato e prorogato ulteriormente con decreto del 15 febbraio 2013, n. 53;

considerato che:

dal commissario sono stati espletati diversi tentativi volti a fare approvare dal Consiglio comunale di Catania un piano regolatore portuale che prevede la costruzione sulle banchine portuali di ben 1.507.450 metri cubi di edifici privi di specifica destinazione di ordine urbanistico;

la spropositata e abnorme edificazione in progetto risulta, a giudizio degli interroganti, essere difforme rispetto alle finalità istitutive dell'Autorità portuale, rappresentando un controvalore di oltre 2 miliardi di euro, che in un'ottica di medio periodo provocherebbe preoccupanti pregiudizi economici ed occupazionali alla gestione marittima;

risulta agli interroganti che il piano regolatore portuale non sarebbe conforme al piano regolatore generale della città di Catania come invece prevede la legge n. 84 del 1994, oltre a risultare sprovvisto di favorevoli valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica, quali procedure di riferimento per la realizzazione di infrastrutture strategiche, introdotte dalla legge obiettivo, legge 21 dicembre 2001, n. 443, e di derivazione comunitaria,

si chiede di sapere:

quali misure i Ministri in indirizzo intendano adottare per rimuovere le criticità, che a giudizio degli interroganti si frappongono tra la posizione dell'attuale commissario straordinario e il principio di buon andamento dell'amministrazione e di legalità, al fine di giungere in tempi brevi alla nomina di un nuovo e competente presidente dell'Autorità portuale di Catania, atteso lo strategico ruolo che il porto di Catania potrebbe svolgere per lo sviluppo economico, turistico, territoriale ed occupazionale della intera Sicilia orientale;

se sia stata mai concessa autorizzazione all'attuale Commissario relativamente alla variazione della destinazione mercantile delle banchine portuali in aree edificabili, considerati sia l'alto rischio sismico e/o vulcanico che coinvolge l'intera zona etnea sia l'assenza di preventive valutazioni di impatto ambientale e strategico;

quali iniziative, nell'ambito delle rispettive competenze, intendano adottare al fine di intervenire presso gli enti locali, affinché si giunga alla revoca dell'autorizzazione dell'opera di edificazione, atteso che la medesima risulta priva di rispondenza alle esigenze portuali e soprattutto incompatibile con le valutazioni ambientali e strategiche;

se le insufficienti entrate proprie di bilancio dell'Autorità portuale finora accertate dal competente Ministero nel periodo 2005-2011 non comportino un avveduto e necessario accorpamento fra i due porti vicini di Catania ed Augusta e la loro specializzazione nei vari settori legittimi a fondamento delle autorità portuali.

(4-00415)