• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00419 l'attuale grave emergenza rifiuti, che sta interessando la città di Palermo, è indubbiamente connessa ai problemi e alle inefficienze del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00419presentato daPALAZZOTTO Erasmotesto diMartedì 14 maggio 2013, seduta n. 15

PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
l'attuale grave emergenza rifiuti, che sta interessando la città di Palermo, è indubbiamente connessa ai problemi e alle inefficienze del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, conseguente alla grave crisi in cui versa l'AMIA SpA, azienda a totale capitale pubblico di proprietà del comune di Palermo, addetta alla raccolta e allo smaltimento rifiuti della città di Palermo, e la sua partecipata, AMIAESSEMME;
la decisione del tribunale di Palermo – sezione fallimentare, che con sentenza del 5 aprile 2013 ha rigettato la domanda di approvazione della proposta unitaria di concordato straordinario, depositata il 29 novembre 2012 dal liquidatore di AMIA Spa in amministrazione straordinaria e di AMIAESSEMME Srl in amministrazione straordinaria, nonché la conseguente successiva sentenza del tribunale di Palermo che in data 22 aprile 2013, ha decretato il fallimento delle due società AMIA spa e AMIAESSEMME (fatto di per sé già anomalo considerata la natura esclusivamente pubblica dell'intero capitale sociale delle due società);
nonostante la decisione del tribunale che, con la stessa sentenza di fallimento, ha consentito al gruppo AMIA di proseguire temporaneamente le proprie attività con un periodo di esercizio provvisorio, il cui termine è fissato per il 15 giugno 2013, la situazione, di fatto, pone l'intero gruppo e i suoi lavoratori in uno stato di estrema precarietà;
in tale difficile contesto va rilevato, inoltre, che il comune di Palermo, con contratto di servizio stipulato tra lo stesso e l'AMIA spa il 30 novembre 2001, così come emendato dal cosiddetto atto integrativo al contratto di servizio stipulato in data 8 gennaio 2010, ha affidato al gruppo AMIA la gestione di servizi connessi alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti prodotti sul territorio della città. Tali servizi, per la loro stessa natura, possono farsi rientrare tra quei servizi pubblici essenziali la cui continuità deve essere garantita dal sindaco della città, per motivi di igiene e sanità pubblica, secondo i compiti, e le responsabilità assegnate all'amministrazione comunale dalle norme di attuazione dell'articolo 117 lettera p) della Costituzione italiana, così come ribadito dall'articolo 4 della citata legge regionale n. 9 del 2010 e rafforzata dalla legge regionale n. 3 del 2013. Pertanto appare evidente che è responsabilità dell'amministrazione comunale, in particolare del sindaco della città, assicurare la regolarità e la continuità dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti. Tale responsabilità comprende anche l'onere di adottare tutti gli opportuni e legittimi provvedimenti atti a garantire che gli attuali livelli occupazionali, fino a ieri assicurati dal gruppo AMIA, vengano mantenuti ed assicurati, nell'alveo di quanto consentito e previsto dalla vigente normativa (nazionale e regionale) –:
se il Governo non intenda intervenire al fine di prevenire che la gestione integrata dei rifiuti a Palermo, in conseguenza di quanto esposto in premessa, possa determinare condizioni di tensioni e pericolo sociale, anche in termini di igiene e sanità pubblica, e se vi sia un danno ambientale causato dal degenerare della situazione descritta in premessa;
se i Ministri interrogati, nell'ambito delle proprie prerogative, non intendano intervenire al fine della salvaguardia degli attuali livelli occupazionali presso le partecipate del gruppo AMIA, che il decretato fallimento rischia di minacciare, aggravando una crisi sociale di un territorio economicamente fragile, in cui il pericoloso sovrapporsi di più vertenze può rendere ingovernabile la gestione delle conseguenze;
quali iniziative si intendono adottare per fugare il rischio di infiltrazioni criminali connesso a interessi economici derivanti dalla filiera di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, con particolare riferimento alla gestione dell'emergenza in atto e relativamente al nolo a caldo dei mezzi per la raccolta straordinaria.
(4-00419)