• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00429 ENDRIZZI, TAVERNA, FUCKSIA, ROMANI Maurizio - Al Ministro della salute - Premesso che: le stime dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), presentate nel febbraio 2013, evidenziano che...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00429 presentata da GIOVANNI ENDRIZZI
mercoledì 26 giugno 2013, seduta n.051

ENDRIZZI, TAVERNA, FUCKSIA, ROMANI Maurizio - Al Ministro della salute - Premesso che:

le stime dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), presentate nel febbraio 2013, evidenziano che nei primi 9 mesi del 2012 la spesa farmaceutica in Italia, comprensiva dei medicinali distribuiti attraverso le farmacie pubbliche e private e di quelli acquistati e dispensati dalle strutture sanitarie pubbliche (aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, policlinici universitari, eccetera), è stata pari a 19,2 miliardi di euro, con una proiezione per la fine dell'anno di 25,6 miliardi, 15 dei quali a carico del Servizio sanitario nazionale;

secondo le recenti statistiche sui consumi dei farmaci in Italia, risulta che, ogni anno, le famiglie sprecano una quantità elevata di medicinali, gettando farmaci per circa 80 euro, sui 400 spesi annualmente, in quanto non utilizzati e scaduti e che ciò avviene principalmente a causa delle dosi preconfezionate, distribuite nelle farmacie, che risultano in eccesso rispetto alle specifiche prescrizioni mediche;

gran parte di tali medicinali non utilizzati appartengono alle fasce coperte dall'esenzione del SSN e ciò determina, di conseguenza, un consistente dispendio di denaro pubblico, a cui va aggiunta la spesa che i privati cittadini sostengono per medicinali di fascia C. Lo spreco complessivo è valutabile in circa 3 miliardi di euro all'anno;

a tale dispersione si potrebbe mettere fine, come peraltro avviene in diversi Paesi europei, trasformando il sistema del confezionamento del farmaco, con l'intento di rendere il più possibile corrispondenti, ovvero coincidenti, le dosi prescritte dal medico con le dosi acquistate dal paziente;

oltre ad evitare lo spreco di farmaci e contribuire al contenimento della spesa farmaceutica, la confezione monodose aiuta il paziente ad avere una maggiore consapevolezza nella gestione del farmaco secondo prescrizione medica innescando un circolo virtuoso tra tutti gli attori coinvolti nell'erogazione dei farmaci;

ulteriori risparmi si possono ottenere dalla razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera, una voce che, di anno in anno, aumenta, sforando i tetti di spesa mentre, là dove sono state implementate pratiche di dosaggi personalizzati, si evidenzia una riduzione del budget di spesa del 30 per cento. Ne consegue che sul territorio nazionale si prevedrebbe un ulteriore risparmio di circa un miliardo di euro;

considerato che:

già l'articolo 1-ter del decreto-legge 27 maggio 2005, n. 87, recante disposizioni urgenti per il prezzo dei farmaci non rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 149, prevedeva che "l'Agenzia italiana del farmaco, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con proprio provvedimento individua tra i farmaci le specialità per le quali devono essere previste anche confezioni monodose o confezioni contenenti una singola unità posologica, ad esclusione dei farmaci di automedicazione. Con decreto del Ministro della salute, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, è fissato il termine entro il quale devono essere rese disponibili in farmacia le confezioni monodose o le confezioni contenenti una singola unità posologica";

il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante "Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività", all'art. 11 (rubricato "Potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica, accesso alla titolarità delle farmacie, modifica alla disciplina della somministrazione dei farmaci e altre disposizioni in materia sanitaria"), stabilisce al comma 12 che "Al fine di razionalizzare il sistema distributivo del farmaco, anche a tutela della persona, nonché al fine di rendere maggiormente efficiente la spesa farmaceutica pubblica, l'AIFA, con propria delibera da adottare entro il 31 dicembre 2012 e pubblicizzare adeguatamente anche sul sito istituzionale del Ministero della salute, revisiona le attuali modalità di confezionamento dei farmaci a dispensazione territoriale per identificare confezioni ottimali, anche di tipo monodose, in funzione delle patologie da trattare. Conseguentemente, il medico nella propria prescrizione tiene conto delle diverse tipologie di confezione";

secondo tale ultima disposizione da gennaio 2013 si sarebbero dovuti reperire in farmacia i medicinali monodose o confezioni ideali adatte alle singole patologie con un risparmio stimato per il Servizio sanitario nazionale di circa 3 miliardi di euro,

si chiede di sapere se risultino i motivi per cui l'Agenzia italiana del farmaco non abbia ad oggi provveduto ad adottare, a norma del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, la delibera sulle modalità di confezionamento dei farmaci, anche di tipo monodose, in considerazione dei consistenti risparmi generati che favorirebbero i cittadini, lo Stato e anche l'ambiente, in quanto tali modalità di confezionamento consentono di ridurre le quantità dei farmaci da smaltire.

(4-00429)