• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00439 in occasione di un convegno dedicato ai rischi dell'amianto sul posto di lavoro tenutosi a Crotone il 9 maggio 2013, la sede provinciale dell'INAIL ha presentato i dati relativi alle domande per...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00439presentato daOLIVERIO Nicodemo Nazzarenotesto diMartedì 14 maggio 2013, seduta n. 15

OLIVERIO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
in occasione di un convegno dedicato ai rischi dell'amianto sul posto di lavoro tenutosi a Crotone il 9 maggio 2013, la sede provinciale dell'INAIL ha presentato i dati relativi alle domande per ottenere il riconoscimento dei benefici per i lavoratori esposti all'amianto;
su 1436 domande lavorate sono stati concessi benefici a 800 lavoratori. Si tratta delle domande presentate dai lavoratori del comparto industriale di Crotone che hanno lavorato soprattutto nelle grandi fabbriche, Montedison e Pertusola Sud, alla Cellulosa Calabra, nei cementifici e nelle piccole e medie imprese dell'indotto;
sono stati registrati 17 casi di mesotelioma pleurico nella provincia di Crotone e tre casi di neoplasia polmonare diagnosticati, però, al di fuori della regione Calabria;
i suddetti dati, fanno tuttavia parte di studi e ricerche promossi da un protocollo di intesa tra l'università della Calabria e il dipartimento medico dell'INAIL. Infatti, secondo quanto denunciato dal dottor Giovanni Galluppo, sovrintendente medico dell'INAIL, il Cor (centro regionale per la raccolta dei dati sui mesoteliomi) avrebbe lavorato poco e male. Da qui la decisione di avviare una ricerca parallela che dal 2004 al 2009 ha raccolto 109 casi di mesoteliomi in tutta la regione, grazie ai referti degli esami effettuati nei reparti di anatomia patologica di tutti gli ospedali regionali e nella quasi totale assenza di denunce da parte dei medici di base;
risulta quindi evidente l'esigenza di realizzare un registro dei tumori nel quale possano essere raccolti i dati sulla mortalità riconducibili a patologie tumorali, ma anche tutti gli elementi per monitorare la presenza di agenti inquinanti presenti sul territorio;
la creazione di tali registri è quindi prioritaria, proprio ed anche per la totale assenza di una normativa che impone, alle strutture ospedaliere, l'archiviazione dei dati relativi alla diagnosi ed alla possibile e conseguente mortalità di natura tumorale –:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti intenda intraprendere per consentire e incentivare il monitoraggio dei casi di tumori, mediante la creazione di appositi registri, che possa consentire di predisporre efficaci politiche di prevenzione e di lotta alla malattia stessa. (4-00439)