• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/07473 è di queste settimane l'appello dell'Associazione Gherush92, Committee for human rights, e dell'Accademia di belle arti di Brera, per il mantenimento del memoriale italiano nel Blocco 21,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07473presentato daPELLEGRINO Serenatesto diVenerdì 9 gennaio 2015, seduta n. 359

PELLEGRINO, PALAZZOTTO, KRONBICHLER, FRATOIANNI, GIANCARLO GIORDANO, AIRAUDO, ANZALDI, DURANTI, FRANCO BORDO, COSTANTINO, DANIELE FARINA, FERRARA, GIUSEPPE GUERINI, LAFORGIA, MARCON, MATARRELLI, MELILLA, NICCHI, PAGLIA, PANNARALE, PIRAS, PLACIDO, QUARANTA, RIBAUDO, RICCIATTI, SANNICANDRO, SCHIRÒ, SCOTTO, ZARATTI e ZACCAGNINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
è di queste settimane l'appello dell'Associazione Gherush92, Committee for human rights, e dell'Accademia di belle arti di Brera, per il mantenimento del memoriale italiano nel Blocco 21, elemento integrante dell'opera, che rischia di essere trasferito dalla sua sede naturale per volontà e decisione del museo di Auschwitz, del governo polacco;
il Memoriale Italiano è una delle più importanti opere d'arte italiana del Novecento, il cui valore artistico, educativo e di testimonianza diretta, è riconosciuto, fra gli altri, dall'Accademia di Brera, ed è stato realizzato contestualmente alla dichiarazione di Auschwitz sito Unesco 1979, ne fa parte integrante e, pertanto, è patrimonio mondiale dell'umanità;
il Memoriale ricorda e celebra tutti gli italiani, donne e uomini ebrei, rom, omosessuali, dissidenti politici, deportati nei campi di concentramento nazisti, fra i quali gli stessi autori dell'opera d'arte;
strappare il Memoriale dal suo contesto naturale, il campo di sterminio di Auschwitz, per trasferirlo altrove coincide con la distruzione dell'opera e del suo significato;
come sottolineato dal suddetto appello, i motivi ideologici e politici, che hanno portato alla censura e alla chiusura del Memoriale e che spingono verso la sua rimozione, sono anacronistici ed inammissibili: con essi si cancellano dati e responsabilità storiche, incontrovertibili, dello sterminio e della liberazione, di cui il Memoriale stesso è un documento;
la rimozione del Memoriale comporta una violazione dei diritti umani, del diritto Internazionale, del diritto di proprietà intellettuale e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo nonché una violazione della Convenzione internazionale per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale dell'UNESCO e un crimine di distruzione di beni culturali ed artistici –:
quali iniziative urgenti si intendano assumere affinché il Memoriale non venga rimosso dal Blocco 21 del campo di sterminio di Auschwitz, sua parte integrante, e affinché venga immediatamente riaperto al pubblico, restaurato e integrato con apparati didattici esplicativi e congrui.
(4-07473)