• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00505 la legge n. 250 del 7 agosto 1990 che prevede le provvidenze per l'editoria, all'articolo 3 comma 2-ter consente la concessione dei contributi anche ai quotidiani italiani diffusi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00505presentato daLA MARCA Francescatesto diLunedì 20 maggio 2013, seduta n. 19

LA MARCA, FEDI, PORTA, GIANNI FARINA e GARAVINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
la legge n. 250 del 7 agosto 1990 che prevede le provvidenze per l'editoria, all'articolo 3 comma 2-ter consente la concessione dei contributi anche ai quotidiani italiani diffusi all'estero;
il decreto-legge n. 63 del 18 maggio 2012, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale», convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2012, n. 117, precisa le condizioni di ammissibilità ai contributi e, per quanto riguarda le imprese che editano i quotidiani italiani all'estero, all'articolo 1, comma 5 prescrive l'obbligo di certificazione dei bilanci, estendendolo all'attestazione delle copie distribuite e vendute;
i quotidiani italiani editi e diffusi all'estero sono quattro in tutto (America Oggi negli USA, Il Corriere Canadese a Toronto, Gente d'Italia in Uruguay e USA, Il Globo in Australia, e La Voce d'Italia in Venezuela) e svolgono un'opera preziosa di conoscenza delle vicende italiane e di coesione della comunità locali di origine italiana;
la funzione della stampa quotidiana e periodica in italiano, come degli altri strumenti radio televisivi e online, risponde a un insostituibile servizio di informazione della vita politico-istituzionale, sociale e culturale del nostro Paese, particolarmente necessario da quando i cittadini italiani all'estero con il voto per corrispondenza contribuiscono a determinare gli equilibri politici e le maggioranze di governo; essa, inoltre, agisce da veicolo culturale e linguistico costante e penetrante, affiancandosi e talvolta supplendo all'intervento di promozione della lingua e della cultura italiana all'estero;
l'informazione, la cultura e la lingua italiane sono altresì uno strumento strategico per favorire l'internazionalizzazione del Sistema Italia, che nella rete delle nostre comunità trova sostegno e riferimento, particolarmente necessari in una fase di crisi economica come quella che attraversiamo, caratterizzata dalla caduta della produzione e della domanda interna, con preoccupanti esiti occupazionali;
a fronte dell'evidente interesse per l'Italia di preservare e semmai rafforzare questa rete informativa praticamente globale, le misure di riduzione della spesa pubblica degli ultimi anni e la rigidità interpretativa dei criteri stabiliti per la concessione dei contributi alle aziende editoriali, comprese quelle che agiscono all'estero, hanno determinato la sospensione delle pubblicazioni di una storica testata quale Il Corriere canadese, giornale di riferimento della comunità italiana in Ontario, con evidente disorientamento di quanti da decenni erano abituati a seguire le vicende italiane attraverso le sue colonne;
le condizioni stabilite dalla normativa vigente per la concessione dei contributi sono in larga misura identiche sia per i quotidiani italiani che per quelli editi e diffusi all'estero, mentre questi ultimi si trovano ad operare in contesti molto diversi rispetto a quello italiano e tra loro, sia per quanto riguarda le regole del mercato del lavoro che i regimi societari –:
se non ritenga di favorire, in tempi comprensibilmente brevi, una modifica delle disposizioni del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63, in modo da renderne più flessibile e realistica l'applicazione ai quotidiani italiani all'estero, tenendo conto delle diverse situazioni esistenti in realtà così difformi dall'Italia e tra loro, soprattutto per quanto riguarda il mercato del lavoro e le forme societarie;
se non intenda richiamare l'attenzione dei responsabili del dipartimento per l'editoria presso la Presidenza del Consiglio sul caso della sospensione delle pubblicazioni de Il Corriere Canadese al fine di favorire tutte le azioni possibili in base alle norme vigenti perché la situazione di crisi della testata canadese non evolva in modo irreversibile, ma anzi sia al più presto superata. (4-00505)