• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00555 l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, ICCU, non dispone più dei finanziamenti necessari per la gestione del servizio...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00555presentato daFRATOIANNI Nicolatesto diMercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21

FRATOIANNI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, ICCU, non dispone più dei finanziamenti necessari per la gestione del servizio bibliotecario nazionale, SBN;
in un comunicato stampa del 7 maggio 2013 i dipendenti dell'ICCU denunciano al Governo la situazione di indisponibilità economica in cui versa l'Ente;
per effetto della legge n. 183 del 2011 e della legge n. 228 del 2012, varate rispettivamente dal Governo Berlusconi prima e, dal Governo Monti poi, l'ICCU ha visto ridurre progressivamente i suoi finanziamenti. Si pensi, che nel breve volgere di tre anni la dotazione economica a disposizione dell'ICCU si è ridotta di 1 milione di euro, da 2.3 milioni a 1.3 milioni;
il direttore dell'ICCU, dottoressa Rosa Caffo, ha denunciato la situazione difficile anche sul versante del personale che è stato ridotto da 90 unità a 43 unità, per effetto della mancata sostituzione dei lavoratori che hanno raggiunto l'età pensionabile, a cui si aggiunge la retribuzione decurtata a seguito della sottoscrizione del personale del contratto di solidarietà nazionale;
l'ICCU svolge un ruolo centrale per la cultura in Italia, considerando che rende immediatamente accessibili e disponibili «on line», ossia in modalità di open source, a tutti i cittadini un patrimonio di 14 milioni di titoli, con 64 milioni di localizzazioni bibliotecarie, attraverso il servizio bibliotecario nazionale e il catalogo collettivo nazionale;
il servizio bibliotecario nazionale collega, inoltre, circa 5.000 biblioteche in tutta Italia, incluse 20 università, e, attraverso l'infrastruttura del catalogo collettivo nazionale, fornisce da anni un servizio che è sempre stato uno dei fiori all'occhiello del panorama culturale italiano, emulato anche da altre realtà bibliotecarie europee;
la quantità di utenti che accedono e fruiscono del catalogo collettivo nazionale, racconta della strategicità e dell'importanza del servizio offerto dall'ICCU: ad esso accedono, ad oggi, più di 2 milioni e mezzo di visitatori l'anno, con circa 50 milioni di ricerche bibliografiche e più di 35 milioni di pagine visitate;
a parere dell'interrogante, proseguire sulla strada dei tagli lineari senza considerarne gli effetti catastrofici non è più accettabile. Non si può continuare a pensare che la cultura e le istituzioni culturali di questo Paese siano elementi accessori, non determinanti per lo sviluppo, la ripresa economica e la crescita del «Sistema Paese»;
i tagli operati nei confronti dell'ICCU sono l'ennesimo schiaffo al mondo dell'istruzione e della ricerca, perché con la scomparsa del servizio di catalogazione del patrimonio delle Biblioteche Italiane, si lede il diritto dei cittadini di ricercare, localizzare e ottenere informazioni su libri e documenti a cui, altrimenti, non potrebbero accedere;
la sospensione o il sottodimensionamento del servizio prefigurerebbe un enorme danno socio-economico, considerando gli investimenti fin qui sostenuti per l'elaborazione e lo sviluppo del software di catalogazione in open source la cui proprietà è dello Stato italiano;
la situazione suddescritta comprometterebbe, inequivocabilmente, anni di lavoro e di investimenti che andrebbero perduti, senza considerare che anche le altre 5.000 biblioteche, che collaborano al servizio, dovrebbero ricorrere all'acquisto di un differente software per la catalogazione dei volumi bibliotecari, comportando, di fatto, un ulteriore impegno economico per le casse dello Stato;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione in cui versa l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e dei suoi dipendenti –:
quali atti urgenti il Governo intenda porre in essere affinché ci sia una discontinuità con le politiche del rigore economico operate dai due precedenti Governi;
se il Ministro non ritenga strategico, in campo socio-economico, finanziare la cultura e la ricerca, quali volani di una politica di rilancio dell'economia del Paese, cominciando, per esempio, col rifinanziare l'ICCU e le strutture e le risorse umane ad esso connesse. (4-00555)