• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00646 la Fincantieri – Cantieri navali italiani spa è uno dei più importanti complessi cantieristici navali d'Europa e del mondo. Azienda pubblica italiana, già di proprietà dell'IRI, è oggi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00646presentato daPALAZZOTTO Erasmotesto diGiovedì 30 maggio 2013, seduta n. 26

PALAZZOTTO, FERRARA e MIGLIORE. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la Fincantieri – Cantieri navali italiani spa è uno dei più importanti complessi cantieristici navali d'Europa e del mondo. Azienda pubblica italiana, già di proprietà dell'IRI, è oggi controllata da Fintecna, società finanziaria controllata al 100 per cento da Cassa depositi e prestiti, la quale è a sua volta controllata con una partecipazione del 70 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, il restante 30 per cento è posseduto da un nutrito gruppo di Fondazioni di origine bancaria; alla direzione mercantile di Trieste fanno capo i cantieri di Monfalcone (GO), Marghera (VE) e Sestri Ponente (Genova, GE) per le navi da crociera e Ancona (AN), Palermo (PA) e Castellammare di Stabia (NA) per le navi da trasporto. Alla direzione navi militari di Genova fanno capo i cantieri di Muggiano (La Spezia) e Riva Trigoso, frazione di Sestri Levante (Genova) per le navi militari. All'interno del cantiere di Muggiano ha poi sede la terza direzione di business, di recente costituzione, dedicata ai Mega Yacht;
nell'ultimo bilancio disponibile on line sul sito internet dell'azienda, quello del 2011, Fincantieri conta 9.994 dipendenti di cui 8.367 in Italia;
il cantiere navale di Palermo è il più grande complesso cantieristico del Mediterraneo per la trasformazione e le riparazioni navali, in grado di progettare e costruire tutti i tipi di navi per il trasporto di merci e passeggeri;
il cantiere dispone di due bacini di carenaggio in muratura e due bacini di carenaggio galleggianti e di officina meccanica e di carpenteria leggera e pesante attrezzate per la prefabbricazione, impianto di sabbiatura, officina tubi, officina elettrica;
lo stabilimento palermitano opera su tre linee produttive: riparazione, trasformazione e costruzione navale e che il mantenimento delle 3 linee di attività, senza le quali non si possono saturare gli attuali organici, è fondamentale per la salvaguardia e il rilancio dello stesso stabilimento;
il cantiere navale di Palermo è, per le caratteristiche sopra descritte e per le professionalità acquisite un patrimonio essenziale per il rilancio della cantieristica in Italia ed in particolare per il gruppo Fincantieri Spa;
il protocollo d'intesa siglato tra regione Sicilia (assessorato attività produttive), il comune di Palermo, l'autorità portuale di Palermo, Fincantieri e Fintecna del 7 giugno 2010 prevedeva:
a) la ristrutturazione dei bacini galleggianti da 52 mila tonnellate e da 19 mila tonnellate attraverso un investimento di 50.627.926,00 euro interamente a carico della regione Sicilia quale proprietario;
b) il completamento del nuovo bacino in muratura da 150 mila tonnellate di portata lorda da realizzarsi attraverso un investimento di 81 milioni di euro circa dei quali una quota con fondi decreto-legge n. 166 del 2002, articolo 36, decreto ministeriale n. 3538 ed il saldo con fondi della regione Sicilia attraverso la formula del co-finanziamento;
c) l'impegno dell'autorità portuale all'ultimazione dei lavori propedeutici all'avvio della realizzazione del bacino da 150 mila tonnellate di portata lorda utilizzando le risorse di 26 milioni di euro già nella disponibilità dell'autorità medesima;
d) l'impegno della Fincantieri, a consegna delle opere del nuovo bacino da 150 mila tonnellate di portata lorda a garantire il finanziamento delle opere complementari allo stesso fino ad ima concorrenza di 15 milioni di euro;
e) l'impegno del comune di Palermo e di Fintecna Immobiliare in qualità di proprietaria delle aree interessate a non destinare le stesse ad altra attività ad eccetto di quella caratteristica navale con particolare riferimento ad insediamenti di tipo turistico alberghieri previsti nel progetto del PRUSST già presentato all'amministrazione comunale nel 2007;
i suddetti lavori propedeutici all'avvio della realizzazione del bacino da 150 mila tonnellate di portata lorda previsti nel protocollo del 2010 sono già stati appaltati dall'autorità portuale con inizio dei lavori previsto per il prossimo settembre risulterebbero del tutto inutili senza il finanziamento dell'intera opera;
sono emerse alcune notizie, diffuse nei giorni scorsi a mezzo stampa, riguardanti la costruzione di un polo nautico a Termini Imerese, avanzata al governo regionale siciliano da parte di alcuni esponenti politici e imprenditori termitani, che prevedrebbe un investimento pubblico di circa 25 milioni di euro che potrebbero essere recuperati dagli stanziamenti in favore del cantiere navale; il progetto presentato da Fintecna spa nell'ambito dei PRUSST del comune di Palermo in approvazione a partire dal 29 maggio 2013 del 20 novembre 2006 e successive integrazioni del 16 dicembre 2007 riguardante l'utilizzo della aree della ex Manifattura Tabacchi e di porzione di cantiere navale attualmente in comodato d'uso gratuito a Fincantieri prevede il riuso funzionale dell'esistenti strutture e la riorganizzazione urbanistica delle aree limitrofe occupate attualmente da un campo di calcio, dall'edificio mensa e dall'edificio residenziale su via dei Cantieri. Tale progetto prevede inoltre la realizzazione di un centro polifunzionale costituito da un centro commerciale, sale per congressi, piccoli esercizi commerciali, sale per ristorazione ed intrattenimenti, uffici, sale espositive, un cinema multisala. A tale complesso verranno affiancate nuove strutture ricettive, un albergo che si affaccia sullo stabilimento, edilizia residenziale, servizi per il quartiere, nuova viabilità e parcheggi;
tale progetto risulta interamente finanziato da privati per 52.850.000,00 euro; ad oggi lavorano presso il cantiere navale di Palermo 490 unità a cui vanno sommate le circa 1.500 unità relative all'indotto, che adesso sul totale dei lavoratori sono circa 130 gli operai inseriti nella cassa integrazione a rotazione che scadrà a settembre e che se non vi saranno nuove commesse entro luglio il carico di lavoro sarà pari a zero e la cassa integrazione riguarderà a quel punto circa 470 unità;
il contesto economico e sociale di Palermo è attraversato da una crisi occupazionale senza precedenti e che un disinvestimento di Fincantieri sullo stabilimento di Palermo tale da determinarne la chiusura rappresenterebbe un colpo mortale per l'intero tessuto economico e produttivo palermitano già gravato dalla chiusura della FIAT di Termini Imerese e dal fallimento delle società municipalizzate GESIP e AMIA che complessivamente impiegano circa 5.000 lavoratori –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se intenda, per quanto di sua competenza, intervenire presso Fintecna per bloccare immediatamente il progetto denominato «Riqualificazione ex Manifattura Tabacchi»;
se il Governo intenda acquisire ulteriori elementi sulla fondatezza o meno della proposta avanzata per la costruzione di un nuovo polo nautico a Termini Imerese che gli interroganti ritengono inutile in considerazione della presenza del cantiere navale di Palermo; se tale situazione possa creare le condizioni per la chiusura del Cantiere Navale di Palermo e se sia a conoscenza di eventuali intenzioni in tal senso da parte di Fincantieri tali da giustificare l'investimento di Fintecna spa sul progetto in ambito PRUSST denominato «Riqualificazione ex Manifattura Tabacchi»;
se il Governo intenda intervenire per sbloccare la vicenda della realizzazione dei lavori di rifacimento dei due baciai di carenaggio di Palermo e del completamento del bacino da 150 mila tonnellate di portata lorda chiedendo a Fincantieri quali siano le sue responsabilità nella situazione di stallo che si è creata, stallo che si sta ripercuotendo sul rilancio delle attività dello stabilimento e sulla possibilità di utilizzare, a questo fine, le risorse già da tempo stanziate dalla regione Sicilia;
se il Governo non ritenga urgente acquisire da Fincantieri i piani per le commesse da affidare al cantiere navale di Palermo almeno per i prossimi 12-18 mesi, visto l'allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali, secondo le quali se non vi saranno altre commesse, da settembre si rischia la cassa integrazione per 470 su 490 lavoratori;
quali iniziative il Governo intenda assumere affinché vengano acquisite nuove commesse sul mercato mondiale per tutte le tipologie di costruzioni navali, onde scongiurare il rischio che importanti ordinativi finiscano all'estero;
se il Governo intenda intervenire a sostegno della ricerca per la produzione di nuovi prodotti, con particolare riferimento alla tecnologia off-shore che rappresenta un mercato in espansione per la cantieristica italiana. (4-00646)