• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00677 sulla Gazzetta Ufficiale n. 73 del 27 marzo 2013 è stato pubblicato il comunicato con il quale il Ministero dello sviluppo economico informa dell'avvenuta approvazione del documento finale...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00677presentato daPRODANI Aristesto diMercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
sulla Gazzetta Ufficiale n. 73 del 27 marzo 2013 è stato pubblicato il comunicato con il quale il Ministero dello sviluppo economico informa dell'avvenuta approvazione del documento finale relativo alla strategia energetica nazionale (SEN);
con questa strategia stabilita dal precedente Esecutivo di Mario Monti, e condivisa dall'attuale guidato da Enrico Letta, sono state tracciate le linee guida per la riduzione dei costi energetici, il pieno raggiungimento e superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale e per una maggiore sicurezza di approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energetico;
durante il proprio intervento all'assemblea di Confindustria – riunitasi all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 23 maggio 2013 – il Ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato ha affermato che «per rilanciare le nostre imprese occorre metterle nelle stesse condizioni delle loro concorrenti europee. Questo significa intervenire tanto sul nostro sistema di norme e regolamenti, riducendo i costi della burocrazia, quanto allineare il nostro costo dell'energia su soglie più competitive»;
come riconosciuto dallo stesso Zanonato, il costo dell'energia costituisce una voce importante per le aziende e le bollette sono ancora troppo pesanti, per questo motivo sono necessarie misure concrete per raggiungere gli obiettivi prefissati, così da ridurre il nostro ritardo sulla componente dei costi;
in particolare, per quanto riguarda il settore del gas, il Ministro ha tracciato le priorità principali delle prossime azioni di governo che risultano essere le seguenti: l'accelerazione del mercato a termine, in modo da rendere efficiente e competitivo il settore del gas e dare strumenti moderni di copertura alle aziende industriali; l'integrazione con i mercati europei, con regole di interscambio con il Nord Europa semplici e fluide per gli operatori; il rafforzamento delle infrastrutture, con alcuni interventi mirati e selettivi per rafforzare la diversificazione e la competitività del nostro mercato, ricorrendo ad alcuni impianti di rigassificazione e di stoccaggio e al Corridoio Sud, per il quale si scommette «su una vittoria della rotta italiana»;
il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del Governo Monti, Corrado Clini, nel mese di aprile 2013 ha firmato un decreto che sospende per sei mesi l'efficacia della valutazione di impatto ambientale (VIA) sul progetto presentato dalla Gas Natural per un impianto di rigassificazione del metano liquido (GNL) a Zaule, nel porto di Trieste. Il provvedimento ha accolto il parere contrario della Commissione Via del dicastero che ha recepito a sua volta i pareri contrari del comitato portuale di Trieste e dalla regione Friuli-Venezia Giulia. Il decreto, quindi, prende atto delle mutate situazioni del traffico marittimo triestino e delle prospettive di potenziamento previste dal Piano regolatore portuale. Il rigassificatore, se realizzato con le modalità progettate dalla Gas Natural, non sarebbe compatibile con il traffico portuale attuale e con gli sviluppi futuri;
con un ulteriore decreto il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore ha bloccato la VIA per la costruzione dell'impianto off-shore proposto dalla compagnia energetica tedesca E.On nel golfo di Trieste, in mare aperto a 19 chilometri a ovest del capoluogo giuliano, perché non sono disponibili i dati relativi all'estensione della zona di sicurezza attorno al rigassificatore, come le cosiddetta safety zone, la separation zone e il corridoio di sicurezza;
il 30 maggio 2013 si riunirà il «Gas Coordination Group» della Commissione dell'Unione europea, composto da alti funzionari delle autorità competenti degli Stati membri per la sicurezza dell'approvvigionamento, da rappresentanti di ACER (Agency for the cooperation of energy regulators), ENTSOG (European network of transmission system operators for gas), dal segretariato della Comunità dell'energia e da rappresentanti del settore e delle associazioni consumatori;
in questa occasione il progetto del rigassificatore di Zaule potrebbe essere considerato di interesse comunitario con la conseguente proposizione del suo inserimento tra le infrastrutture strategiche dell'Unione europea –:
quali siano le località in cui il Ministro interrogato intenda promuovere la costruzione di impianti di rigassificazione e stoccaggio, tenendo presenti i due decreti approvati dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del precedente Governo che hanno sospeso la valutazione di impatto ambientale ai due progetti previsti nel porto e nel mare triestino;
se il Governo intenda promuovere l'inserimento del progetto del rigassificatore di Zaule tra le infrastrutture strategiche comunitarie, malgrado la sospensione della valutazione di impatto ambientale da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ampiamente documentato dai pareri negativi della Commissione VIA dello stesso dicastero, del comitato portuale di Trieste, dalla regione Friuli-Venezia Giulia e degli enti locali. (4-00677)