• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00744 l'emergenza abitativa sta assumendo sempre più un aspetto preoccupante nel nostro Paese. Nell'attuale fase di crisi economica tale emergenza rappresenta uno dei fattori di crescente tensione...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00744presentato daBELLANOVA Teresatesto diGiovedì 6 giugno 2013, seduta n. 30

BELLANOVA e CAPONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
l'emergenza abitativa sta assumendo sempre più un aspetto preoccupante nel nostro Paese. Nell'attuale fase di crisi economica tale emergenza rappresenta uno dei fattori di crescente tensione sociale che interessa ogni giorno fasce di popolazione ampia e non più riconducibile alla sola tradizionale categoria delle persone in condizioni di bisogno. Oggi la domanda di alloggi «sociali» si è allargata e tiene dentro non solo le famiglie indigenti, ma anche quelle che prima erano considerate del ceto medio e che non possono sostenere un affitto di mercato o accendere un mutuo;
il 15 aprile 2013 Il Sole 24ore ha pubblicato i dati rivenienti da 41 tribunali italiani che sottolineano, purtroppo, una costante crescita della morosità degli affitti nel corso degli ultimi due anni, determinata in maggior parte dalla riduzione dei redditi a disposizione delle famiglie. Nel 2011 i ricorsi per morosità degli affitti presentati nei 41 tribunali di riferimento dell'indagine sono stati pari a 25.152, nel 2012 sono stati pari a 27.036 ed hanno subìto, rispetto allo scorso anno un aumento del 7,5 per cento. L'indagine per i primi due mesi del 2013 conta 4.627 ricorsi presentati con una proiezione di aumento su base annua del 2,7 per cento rispetto al 2012;
i dati pubblicati dal Ministero dell'interno nel dicembre 2012 circa l'andamento delle procedure di rilascio degli immobili ad uso abitativo segnalano fortemente la gravità del fenomeno della morosità degli affitti. Nella pubblicazione, seppur incompleta per alcune province, si rileva che solo nel 2011 le sentenze di sfratto emesse sono pari a 63.846, delle quali 55.543 per morosità, ben l'87 per cento;
i dati forniti dal Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari sono allarmanti. Nella sola regione Puglia nel periodo gennaio-dicembre 2012 si contano 4.070 richieste di esecuzione per sfratto e ben 1.118 sono stati quelli già eseguiti. Tra i capoluoghi di provincia pugliese, purtroppo, spiccano per la problematica la provincia di Foggia con 1.818 richieste di esecuzione per sfratto e 139 sfratti eseguiti. A seguire si colloca la provincia di Lecce con 1.283 richieste di esecuzione per sfratto e 279 sfratti eseguiti. Da segnalare per la provincia di Lecce secondo il documento del SUNIA il dato di variazione rispetto al periodo precedente che è il più alto in tutta la Puglia con il 26,78 per cento;
a fronte di una sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini degli alloggi popolari, solo nella città di Lecce si contano circa 1.400 domande presentate all'ufficio casa, le risorse destinate al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, previsto dall'articolo 11 della legge n. 431 del 1998, hanno subito nel corso degli anni un drastico ridimensionamento. Per il 2012 il fondo risulta addirittura azzerato;
si è in presenza di migliaia di famiglie che a causa della fortissima crisi che ha investito il nostro Paese, oggi, si trovano a vivere una situazione di estrema difficoltà sociale ed economica aggravata della possibilità di un imminente sfratto. Questa situazione se presenta il carattere della drammaticità in tutta Italia, purtroppo, si acuisce in maniera maggiore in quel territorio d'Italia, quale è il Mezzogiorno, dove la crisi economico-occupazionale, insieme ad un ritardo strutturale storico, crea situazioni sociali allarmanti –:
se il Governo, data la gravità della situazione ed il periodo particolarmente critico per tanti cittadini italiani, non ritenga necessario avviare un tavolo di concertazione con le parti interessate per raccogliere le effettive esigenze in merito e predisporre un piano atto ad affrontare la crisi abitativa nel nostro Paese;
se il Governo, data la riduzione delle risorse messe precedentemente a disposizione per il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, non ritenga necessario assumere le iniziative di competenza, affinché sia contemplato un rifinanziamento più corposo dello stesso alla luce dei dati sopraesposti.
(4-00744)