• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01598 CANDIANI, BIGNAMI, DIVINA, TOSATO, ARRIGONI, STUCCHI, STEFANI, VOLPI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che a quanto risulta agli interroganti: l'azienda Gallazzi SpA...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01598 presentata da STEFANO CANDIANI
martedì 27 gennaio 2015, seduta n.385

CANDIANI, BIGNAMI, DIVINA, TOSATO, ARRIGONI, STUCCHI, STEFANI, VOLPI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

l'azienda Gallazzi SpA opera a livello mondiale nella produzione e distribuzione di film di PVC per il settore farmaceutico, alimentare e degli imballaggi in 2 sedi produttive, Tradate e Gallarate (entrambe in provincia di Varese), con 210 dipendenti;

con sentenza n. 725, emessa dal tribunale di Milano in data 18 luglio 2013, è stato dichiarato lo stato di insolvenza dell'azienda con la conseguente nomina, su indicazione del Ministero dello sviluppo economico, di un commissario giudiziale, con l'attribuzione del potere di gestione dell'impresa;

successivamente il tribunale di Milano, ha dichiarato l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria della società, con la nomina del commissario a commissario straordinario della procedura di amministrazione;

il 10 marzo 2014 con decreto ministeriale è stata autorizzata l'esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali delle 2 business units di Gallarate e Tradate;

a fine luglio, dopo una capillare procedura di verifica degli atti adottati dal commissario straordinario, lo stesso è stato incaricato di proseguire nella procedura di selezione dell'offerta vincolante, facendo particolare attenzione ai piani che potessero assicurare la continuità e lo sviluppo dell'attività imprenditoriale e il conseguente mantenimento degli investimenti e dell'occupazione;

il programma redatto dal commissario ha subito nel tempo diverse modifiche ed integrazioni che, oltre a produrre un vistoso allungamento dei tempi della procedura di cessione dell'azienda, hanno anche messo a rischio l'esito delle trattative in corso relative alla fase di aggiudicazione della gara;

il 3 dicembre 2014 il commissario ha trasmesso al Ministero dello sviluppo economico e al comitato di sorveglianza l'istanza di autorizzazione alla cessione del ramo di azienda;

il Ministero, senza dar seguito ad ulteriori comunicazioni, ha proceduto all'integrazione del collegio commissariale della Gallazzi con la nomina di altri 2 componenti, producendo di fatto un ulteriore rallentamento della procedura di cessione dell'azienda;

attualmente sarebbero 2 le società interessate all'acquisto della Gallazzi (di cui un concorrente diretto tedesco, non interessato ad investimenti e crescita occupazionale, escluso per carenze dell'offerta dalla fase finale di aggiudicazione e un investitore statunitense, interessato a rilevare l'azienda per ampliarne la produzione e l'occupazione) ma le lungaggini burocratiche e amministrative, intervenute nel corso della procedura di cessione, rischiano di condannare l'azienda al fallimento con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro;

nonostante l'amministrazione straordinaria, l'azienda presenta una capacità produttiva in continua crescita e risulta ancora capace di produrre plus valenze che sono in grado supportare un eventuale incremento di investimenti e di occupazione, ricoprendo quindi un ruolo di rilievo in un settore particolarmente strategico per l'economia nazionale,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo voglia far chiarezza su quali siano le motivazioni per cui non si è ancora giunti a conclusione della procedura di vendita dell'azienda Gallazzi, nonostante l'asta pubblica si sia conclusa da mesi e il commissario abbia proceduto già in data 3 dicembre 2014 all'aggiudicazione provvisoria al vincitore;

se voglia mettere in atto tutti i necessari presupposti affinché si possa giungere ad una tempestiva decisione sull'autorizzazione a vendere l'azienda Gallazzi al miglior offerente non concorrente, con precedenza alla crescita dei livelli di produzione e di occupazione dell'azienda medesima;

quali ragioni abbiamo portato alla nomina il 24 dicembre 2014 di 2 nuovi commissari e con quali criteri siano stati scelti;

se il Ministro sia a conoscenza del fatto che i nuovi commissari a tutto il 25 gennaio 2015, a quanto risulta agli interroganti, non hanno nemmeno "messo piede" nella sede dell'azienda di cui hanno responsabilità;

se risulti quali siano i costi che l'azienda Gallazzi ha fino ad ora sopportato in relazione alla nomina del commissario straordinario fino al 24 dicembre 2014 e da tale data in ragione della nomina dei 2 nuovi commissari, chiarendo e distinguendo tra emolumenti attribuiti agli stessi e rimborsi concessi;

se il Ministro intenda fare chiarezza riguardo alla volontà di modificare l'esito dell'asta e se ritenga che, per i profili di competenza dietro a tale eventualità si possano ravvisare profili di responsabilità penale, anche in ragione di pressioni giunte, per quanto a conoscenza degli interroganti, agli uffici ministeriali da parte del concorrente tedesco e degli istituti bancari esposti nei confronti della Gallazzi;

se sia conoscenza che la situazione di stallo in cui versa la Gallazzi stia, di fatto, facendo precipitare la situazione economica dell'azienda che non riceve più ordini di produzione dai clienti.

(3-01598)