• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/00769 il decreto-legge n. 59 del 14 maggio 2012, convertito dalla legge n. 100 del 12 luglio 2012 (Gazzetta Ufficiale del 13 luglio; entrata in vigore della legge il 14 luglio), recante disposizioni...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00769presentato daREALACCI Ermetetesto diMartedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

REALACCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge n. 59 del 14 maggio 2012, convertito dalla legge n. 100 del 12 luglio 2012 (Gazzetta Ufficiale del 13 luglio; entrata in vigore della legge il 14 luglio), recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile, all'articolo 3-bis definisce il sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico;
la finalità del sistema è allertare e attivare il servizio nazionale della protezione civile ai diversi livelli territoriali;
il governo e la gestione del sistema di allerta nazionale sono assicurati dal dipartimento della protezione civile e dalle regioni, attraverso la rete dei centri funzionali e dal servizio meteorologico nazionale distribuito – SMND, oltre che da reti strumentali di monitoraggio e sorveglianza, dai presidi territoriali, dai centri di competenza e da altri soggetti che vi concorrono;
il servizio meteorologico nazionale distribuito doveva essere realizzato entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge sopracitata, con compiti stabiliti con decreto del Presidente della Repubblica;
pertanto, entro il 14 gennaio 2013, si sarebbe dovuto provvedere alla attuazione del servizio meteorologico nazionale;
risulta inoltre che sia stato messo al lavoro presso la Presidenza del Consiglio, dipartimento della protezione civile, un gruppo coordinato dal presidente dell'ISPRA, dottor De Bernardinis, con il compito di predisporre uno schema di decreto;
poiché in Italia non è mai stato organizzato un servizio nazionale, ad oggi svolgono funzioni di servizi pubblici nazionali l'Aeronautica militare italiana e l'UCEA (ufficio centrale di ecologia agraria) e il Servizio idrografico mareografico nazionale. Esistono poi servizi privati e servizi regionali (la Società meteorologica italiana, la Società italiana di meteorologia applicata, l'Associazione italiana di Agrometeorologia, l'Associazione geofisica italiana, il sistema delle ARPA, i centri agrometeo e altri);
l'Italia è infatti l'unico Paese (insieme alla Grecia) del mondo occidentale che ha un servizio meteorologico nazionale militare e non civile;
all’European Meteorological Society, la federazione di tutte le società meteorologiche europee, che si occupa di scienza dell'atmosfera, di favorire scambi e conoscenze di informazioni scientifiche e di creare un codice europeo per la certificazione professionale della figura di esperto in scienze dell'atmosfera, partecipano infatti diversi soggetti italiani (dall'Associazione italiana di agrometeorologia alla Società meteorologica italiana, dalla Associazione geofisica italiana alla Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia) rispetto alla partecipazione dei singoli servizi nazionali europei;
il servizio meteorologico dell'Aeronautica militare possiede ad oggi le competenze nazionali nel settore della meteorologia generale in virtù dei decreti della Presidenza della Repubblica n. 1477 del 1965, n. 48 del 1981 e n. 556 del 1999. Partecipa anch'esso ad altri network internazionali, dal OMM dell'ONU al European Metereological Network;
appare urgente avere un servizio nazionale civile che stia in rete con i servizi nazionali degli altri Paesi e che promuova ricerca, informazione, formazione, e perfino una nuova occupazione in un settore con grandi potenzialità scientifiche e tecnologiche;
sono trascorsi altri 5 mesi dalla scadenza, senza che siano pervenute informazioni al riguardo –:
se il gruppo costituito presso la Presidenza del Consiglio, dipartimento della protezione civile, abbia concluso nei tempi previsti i suoi lavori predisponendo uno schema di decreto;
se tale proposta sia stata portata all'attenzione del Consiglio dei ministri.
(4-00769)