• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/04611 tra le misure contenute nel decreto legislativo n. 155 del 2012, all'articolo 1, che richiama la tabella allegata A, vi è la soppressione di alcuni tribunali ordinari, di sezioni distaccate e...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04611presentato daROSTAN Michelatesto diGiovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

ROSTAN. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
tra le misure contenute nel decreto legislativo n. 155 del 2012, all'articolo 1, che richiama la tabella allegata A, vi è la soppressione di alcuni tribunali ordinari, di sezioni distaccate e procure della Repubblica;
all'articolo 2, comma 2, del sopra menzionato decreto legislativo è stato stabilito che il tribunale di Giugliano in Campania venisse ridenominato «tribunale di Napoli nord»;
l'allegato 1 del decreto legislativo sopra menzionato ha stabilito che il mandamento del tribunale di Napoli nord, già tribunale di Giugliano in Campania, avesse competenze sui seguenti comuni: Afragola, Arzano, Aversa, Caivano, Calvizzano, Cardito, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casandrino, Casapesenna, Casavatore, Casoria, Cesa, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Frignano, Giugliano in Campania, Gricignano di Aversa, Grumo Nevano, Lusciano, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Orta di Atella, Parete, Qualiano, San Cipriano d'Aversa, San Marcellino, Sant'Antimo, Sant'Arpino, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, Villa di Briano, Villa Literno, Villaricca;
il tribunale di Napoli nord si configura, così, come un mandamento che accorpa comuni della provincia di Napoli e comuni della provincia di Caserta;
della popolazione su cui ha competenza il tribunale di Napoli nord (circa un milione di abitanti) la stragrande maggioranza è residente nella provincia di Napoli, che annovera cittadine molto popolose come Giugliano (terza città campana con circa 110 mila abitanti), Marano (storica sede pretorile con circa 60 mila abitanti), Afragola (che sfiora i 63 mila abitanti), Frattamaggiore (30 mila abitanti), i comuni limitrofi Villaricca, Qualiano, Melito (che insieme contano oltre 100 mila abitanti), mentre i comuni dell'area casertana che affluiscono sul tribunale di Napoli nord sono, invece, di dimensioni più piccole e meno popolati (il più grande è Aversa con 53 mila abitanti; gli altri sono intorno ai 10 mila abitanti);
il tribunale di Napoli nord è stato insediato presso la struttura del cosiddetto Castello Aragonese di Aversa, dove, fino a qualche settimana addietro era ospitata anche la sede della locale scuola di polizia penitenziaria di Aversa;
sin dall'apertura, il tribunale di Napoli nord ha manifestato enormi difficoltà di funzionamento che hanno provocato innumerevoli disagi alla magistratura, all'avvocatura ed all'utenza del territorio facente parte del mandamento del predetto tribunale;
ancora oggi, il personale amministrativo e giudiziario è assolutamente insufficiente rispetto a quelle che sono le reali ed effettive esigenze del tribunale;
a causa di tali insufficienze, carenze strutturali e di organico, i processi, anche quelli disciplinati da norme di rito «speciali» come quello del lavoro, stanno progressivamente rallentando, con conseguente allungamento della durata degli stessi, il tutto in assoluta controtendenza rispetto a quanto sta accadendo nel resto del Paese;
in particolare, il personale giudiziario ed amministrativo previsto nella pianta organica si è rivelato sin da subito insufficiente in relazione alle tipicità del territorio (su cui gravano vari insediamenti industriali del napoletano e che è afflitto da un tasso abnorme di criminalità), la cui condizione è già di per sé aggravata dalla iniziale scopertura di oltre il 50 per cento della già ridotta pianta organica originaria;
la carenza di organico ha imposto ai magistrati di ricoprire nella stessa giornata ruoli diversi con inevitabili negative ripercussioni circa lo svolgimento delle udienze;
la carenza di personale e di strutture all'avvio delle attività del tribunale (settembre 2013) ha vanificato la partenza a «carico zero» con il conseguente accumulo di arretrati abnormi (è il caso, ad esempio delle separazioni personali che per il 2014 sono state circa 3.000 con un conseguente notevole allungamento dei tempi per la sola fissazione dell'udienza presidenziale a circa sei — otto mesi dal deposito del ricorso);
eguale discorso per le cause di lavoro e previdenza, la cui prima udienza è fissata a circa un anno dalla presentazione del ricorso;
anche il settore della volontaria giurisdizione è andato in affanno, a fronte delle circa 2.500 istanze presentate, con tempi per le rinunzie all'eredità lunghi anche diversi mesi;
gravissima è la situazione per il pagamento del gratuito patrocinio e tanto in considerazione della mancanza di una struttura che istruisca le richieste di patrocinio a spese dello Stato, nonché a causa della mancanza di un fondo per l'effettivo pagamento delle spettanze agli avvocati;
in crisi è, altresì, l'ufficio notifiche, con tempi di attesa lunghissimi ed il contestuale aumento enorme dei costi a causa delle indennità di trasferta degli ufficiali giudiziari aumentati per le maggiori distanze tra la sede dell'ufficio e il luogo di notifica causate dalla soppressione degli uffici periferici prima esistenti presso le sedi distaccate del tribunale;
per quanto riguarda la struttura (Castello Aragonese), come sopra indicato, la stessa è sicuramente inadeguata per la vetustà dei criteri di costruzione, che sono inidonei ad un moderno ufficio ed insufficienti ad ospitare le piene funzioni e gli uffici del tribunale di Napoli nord, mancando, addirittura, anche i locali da destinare al costituendo Consiglio dell'Ordine degli avvocati, che dovrà gestire le pratiche di oltre 3.000 professionisti e ricevere le istanze di gratuito patrocinio dei cittadini, predisporre lo sportello del cittadino, l'organismo di mediazione, la scuola forense, i locali per permettere ai giovani praticanti ed ai colleghi la formazione e l'aggiornamento obbligatorio;
enormi difficoltà vi sono per il processo telematico a causa della insufficienza degli impianti e della mancanza di addetti adeguatamente formati;
alle crescenti difficoltà del tribunale, inoltre, nelle ultime settimane si sono aggiunte quelle dell'ufficio del giudice di pace, causate dalla soppressione di alcuni uffici del giudice di pace ricadenti nel circondario di Napoli nord, in prima battuta sfuggiti alle iniziale norme di soppressione (si pensi al caso particolare del giudice di pace di Frattamaggiore);
anche tali criticità oggettive, sono state più volte denunciate dalla presidenza del tribunale di Napoli nord e dall'Ordine degli avvocati di Napoli, il quale ha dettagliatamente esposto i numeri che starebbero portando il predetto tribunale al collasso, come da riepilogo che segue:
1) procedimenti civili pendenti provenienti dall'ex giudice di pace di Aversa circa 8000;
2) procedimenti civili pendenti provenienti dall'ex giudice di pace di Trentola circa 4000;
3) procedimenti civili pendenti provenienti dall'ex giudice di pace di Casoria circa 6300;
4) un solo cancelliere capo ed un solo cancelliere addetto al settore penale, con mansioni superiori a quelle effettivamente espletabili ed un aumento del rischio di prescrizione dei processi per mancanza del personale;
5) durata media dei processi dai 24 ai 30 mesi, con pubblicazione delle sentenze effettuata non prima — 12 mesi dalla conclusione del giudizio;
questi sono solo alcuni dei dati che danno piena rappresentazione di una condizione, quella del giudice di pace di Napoli nord che, senza i necessari correttivi, rischia un imminente collasso –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali ormai improcrastinabili iniziative di competenza intenda intraprendere per scongiurare la paralisi del tribunale di Napoli nord e del giudice di pace di Napoli nord;
se il Ministro interrogato alla luce delle carenze lamentate dall'avvocatura e dalla magistratura impegnate su Napoli nord, intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, per incrementare le risorse umane e gli organici destinati al predetto tribunale ed al sopra indicato ufficio del giudice di pace, al fine di garantire la piena funzionalità degli uffici giudiziari ed in caso affermativo, quali tempi stimi perché tali incrementi possano concretizzarsi;
se il Ministro interrogato, preso atto degli evidenti limiti delle strutture che attualmente ospitano il tribunale di Napoli nord ed il giudice di pace di Napoli nord, non intenda predisporre un'iniziativa ad hoc finalizzato a consentire il mantenimento di ulteriori sedi del giudice di pace, al fine di alleggerire l'attuale carico di Napoli nord. (5-04611)