• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04652 secondo quanto riportato dai media il comune di Roma avrebbe aumentato del 300 per cento la tassa raccolta rifiuti per le scuole paritarie rispetto a quella applicata alle scuole statali; ...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04652presentato daGIGLI Gian Luigitesto diGiovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

GIGLI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
secondo quanto riportato dai media il comune di Roma avrebbe aumentato del 300 per cento la tassa raccolta rifiuti per le scuole paritarie rispetto a quella applicata alle scuole statali;
quella dell'amministrazione capitolina appare una scelta determinata da mere finalità di tipo economico, per non dire più banalmente di cassa, che si scaricherà sulle famiglie romane; queste, infatti, oltre a pagare come tutti le tasse per la scuola pubblica statale, vedranno aumentare in modo spropositato le rette annuali che pure pagano in aggiunta alle tasse per aver deciso, all'interno del sistema integrato della scuola pubblica, di optare per quella paritaria in nome della libertà di educazione; senza contare che questa decisione potrebbe far saltare i bilanci di molti istituti paritari e rischia di determinare un aggravamento degli oneri a carico della finanza pubblica per effetto dell'aumento del numero di alunni costretti a riversarsi nelle scuole pubbliche statali;
le scuole paritarie del Lazio hanno già dovuto subire nello scorso anno la mancata erogazione, da parte della regione, di oltre 25 milioni di euro per l'individuazione da parte della giunta regionale di altre priorità nel rispetto dei vincoli di bilancio legati al patto di stabilità;
l'aumento della tassa per la raccolta rifiuti, applicata alle scuole paritarie, oltre a rappresentare secondo l'interrogante una azione discriminatoria nei confronti degli istituti paritari, e quindi in violazione dell'articolo 3 della Costituzione, mina alla base la libera scelta educativa della famiglie, altro principio costituzionalmente garantito;
si ricorda che le scuole pubbliche paritarie fanno pienamente parte di diritto e di fatto del Sistema nazionale di istruzione e formazione integrati, ai sensi della legge n. 62 del 2000 –:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga di assumere le necessarie iniziative normative affinché tale decisione che appare all'interrogante lesiva dei diritti di uguaglianza e della libertà di scelta educativa espresso negli articoli 3, 30 e 33 della Carta costituzionale, possa essere prontamente riconsiderata. (5-04652)