• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/00969 la riforma dell'OCM zucchero, approvata dall'Unione europea in data 24 novembre 2005, ha mirato a realizzare una elevata riduzione del prezzo di mercato ed una forte compressione delle quantità...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00969presentato daGAGNARLI Chiaratesto diVenerdì 21 giugno 2013, seduta n. 38

GAGNARLI, L'ABBATE, PARENTELA, MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI, ZACCAGNINI, BALDASSARRE, GALLINELLA, LUPO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la riforma dell'OCM zucchero, approvata dall'Unione europea in data 24 novembre 2005, ha mirato a realizzare una elevata riduzione del prezzo di mercato ed una forte compressione delle quantità prodotte in Europa, nel duplice intento di avvicinare il prezzo comunitario a quello internazionale e di conformarsi ai vincoli ed alle condizioni degli accordi commerciali di libero scambio (EBA ed altri);
l'effetto della riforma ha comportato una forte riduzione o cessazione delle produzioni nei Paesi meno competitivi, tra cui l'Italia, che ha dovuto affrontare una ristrutturazione del settore, con una riduzione (superiore al 50 per cento) della superficie a barbabietola da zucchero e del numero di impianti di trasformazione sul territorio nazionale;
i progetti di riconversione degli zuccherifici italiani sono la conseguenza della restrittiva riforma comunitaria di cui sopra e sono frutto di un accordo per la produzione di energia da fonti rinnovabili siglato tra Actelios Spa, Società del Gruppo Falck, e SECI, holding a cui fanno capo le partecipazioni del gruppo Maccaferri;
a Castiglion Fiorentino, in data 10 dicembre 2007, le società PowerCrop srl ed Eridania Sadam S.p.A. (in qualità di soggetti proponenti), la regione Toscana, la provincia di Arezzo, il comune di Castiglion Fiorentino e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con l'obiettivo di governare il processo di riconversione di un settore che, per la regione Toscana, ha rappresentato una importante risorsa economica ed occupazionale, hanno sottoscritto un accordo di riconversione produttiva di un vecchio zuccherificio ivi allocato;
tale accordo, stipulato sulla base delle direttive del «Piano per la razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifere» approvato dal Comitato interministeriale del 31 gennaio 2007, prevedeva la realizzazione e la gestione di una centrale di produzione di energia elettrica alimentata da olio vegetale, estratto da colture oleaginose e da biomasse di origine agroforestale, derivanti dallo sviluppo di una filiera agricola no food, nonché l'agevolazione agli insediamenti di iniziative produttive, preferibilmente agroindustriali;
ad oggi tale accordo è l'unico documento valido in quanto sottoscritto ufficialmente da tutte le parti in causa e presentato nelle sedi di competenza;
in data 11 ottobre 2011 (prot. n. 182735), la società PowerCrop spa ha richiesto ed ottenuto l'attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), relativa al «Progetto di Polo Energie Rinnovabili di Castiglion Fiorentino», della potenza termica massima di 51,5 MWt, da realizzarsi nel comune di Castiglion Fiorentino in località Poggio Ciliegio, sito ben diverso da quello nel quale avrebbe dovuto realizzarsi la riconversione dell'ex zuccherificio;
dalle 16 osservazioni pervenute in fase di VIA, sono emerse le seguenti principali problematiche: difformità del progetto rispetto ai pregressi accordi; svalutazione dei beni e delle attività circostanti; diminuzione della disponibilità di acqua; impatto generato dalle emissioni della Centrale sulla salute dei cittadini; impatto sul sistema del paesaggio di elevato valore; necessità di un bilancio energetico-ambientale; problematiche legate all'approvvigionamento oltre i limiti della filiera corta; perdita della biodiversità a vantaggio della monocoltura energetica;
diverse associazioni e comitati presenti sul territorio, tra cui il Comitato Tutela Valdichiana, stanno contribuendo attivamente a salvaguardare il territorio per la difesa dei diritti alla salute e alla sicurezza dei cittadini, finanche depositando esse stesse osservazioni nell'ambito della VIA relativa al «Progetto di Polo Energie Rinnovabili di Castiglion Fiorentino»;
in data 19 dicembre 2012 a Castiglion Fiorentino otto sindaci di altrettanti comuni della Valdichiana Aretina, con un documento congiunto hanno anch'essi espresso considerazioni sulle ricadute negative non trascurabili della centrale a biomasse, sul piano sanitario, ambientale, paesaggistico, storico-culturale, economico e lavorativo/occupazionale, invitando la società proponente, a predisporre un progetto realmente alternativo, compatibile col territorio, rispettoso delle vocazioni locali e coerente con tutti gli aspetti sopra citati;
con deliberazione n. 67 del 21 dicembre 2012, la giunta del comune di Castiglion Fiorentino ha deliberato di non condividere il progetto della PowerCrop srl a causa delle criticità dello stesso, evidenziate nell'allegato 2 alla delibera, già evidenziate nelle 16 osservazioni pervenute in fase di VIA presso la provincia di Arezzo, ente territorialmente competente;
lo scorso 28 marzo 2013 Enel Green Power ha siglato l'accordo definitivo per l'acquisizione da parte di Enel del 50 per cento di Powercrop; con questa acquisizione, Enel Green Power parteciperà alla realizzazione di 5 nuovi impianti con una capacità installata complessiva di 150 MW elettrici, tra cui l'impianto di Castiglion Fiorentino;
la giunta della provincia di Arezzo, con delibera n. 207 del 15 aprile 2013, ai sensi dell'articolo 53 della legge regionale n. 10 del 2010, ha istituito il Comitato d'inchiesta pubblica sulla valutazione d'impatto ambientale, con lo scopo di garantire l'effettiva informazione dei cittadini sul «Progetto di Polo Energie Rinnovabili di Castiglion Fiorentino»; lo stesso comitato, in data 10 maggio 2013, ha tenuto la prima riunione di insediamento, a cui sono seguite l'udienza preliminare del 30 maggio 2013, per far presentare alla PowerCrop srl la sintesi del Progetto, e le sedute del 5 giugno 2013 per l'udienza tecnico istituzionale e del 14 giugno 2013 per l'udienza generale;
sia a livello nazionale che territoriale, non risulta necessario un aumento dell'offerta di energia elettrica in quanto, secondo dati Terna – comunicato stampa del 5 giugno 2013 – nei primi cinque mesi del 2013 la domanda nazionale di energia elettrica è risultata in flessione del 3,4 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2012; dato confermato anche a livello territoriale, dove la variazione della domanda di energia elettrica è risultata ovunque negativa: –2,4 per cento al Nord, –3,6 per cento al Centro e –5,4 per cento al Sud;
in merito all'aspetto sanitario, uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblicato il 31 gennaio 2013, evidenzia che «L'esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2,5) può provocare l'arteriosclerosi, dei disturbi alla nascita e delle malattie respiratorie tra i bambini»; inoltre, il progetto Review of evidence on health aspects of air pollution (Revihapp) suggerisce anche un eventuale legame con lo sviluppo neurologico, la funzione cognitiva ed i diabeti e conferma i collegamenti causali tra il particolato PM 2,5 ed i decessi dovuti a malattie cardiovascolari e respiratorie;
come sottolineato dal Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, che ha commissionato i suddetti studi all'Oms, è in corso un riesame 2013 della politica Ue sulla qualità dell'aria, che deve fondarsi su dati scientifici più recenti che approfondiscano i legami tra l'inquinamento atmosferico e la salute umana –:
se il Ministro della salute, alla luce dei più recenti studi dell'OMS sui danni dell'inquinamento dell'aria sulla salute umana, e delle recenti dichiarazioni del Commissario europeo per l'Ambiente, Janez Potocnik, in merito alla revisione 2013 della Politica europea dell'aria sulla base dei sopraddetti studi, non ritenga opportuno, nell'ambito delle proprie funzioni, che la realizzazione dei nuovi insediamenti di produzione di energia da fonti rinnovabili, tra cui il «Polo Energie rinnovabili di Castiglion Fiorentino», che comportano emissioni di polveri sottili, sia conforme agli aggiornamenti normativi europei in corso di revisione;
se il Ministro dello sviluppo economico, per quanto di propria competenza, sul tema della produzione di energia da fonte rinnovabile con particolare riguardo alle biomasse, alla luce del fatto che la domanda di energia elettrica nazionale è in netto calo ed i cicli combinati già realizzati non riescono ad essere impiegati a pieno regime, abbia intenzione di assumere adeguati ed urgenti interventi di carattere normativo, nella direzione della rimodulazione del sistema degli incentivi previsti dal decreto ministeriale del 6 luglio 2012 (attuazione articolo 24 decreto legislativo 3 marzo 2011 n. 28), a garanzia di effettiva sostenibilità ambientale degli impianti, a garanzia dell'utilizzo esclusivo o preponderante di biomasse da scarto della produzione agricola forestale, piuttosto che quelle da colture no food, appositamente dedicate alla valorizzazione energetica, a garanzia dello sfruttamento dei terreni innanzitutto per le colture edibili e le altre attività agricole (anche e soprattutto di eccellenza) e solo in maniera residuale per produzioni dedicate a fini energetici. (4-00969)