• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/01012 nel 2006 Ericsson Telecomunicazioni spa acquista Marconi per 2,10 milioni di euro. Insieme al marchio rileva la maggioranza delle attività relative alle reti di accesso, agli apparati e servizi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01012presentato daQUARANTA Stefanotesto diMercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

QUARANTA e BASSO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
nel 2006 Ericsson Telecomunicazioni spa acquista Marconi per 2,10 milioni di euro. Insieme al marchio rileva la maggioranza delle attività relative alle reti di accesso, agli apparati e servizi data networks con base in Nord America, i Servizi internazionali che includono le attività di telecomunicazioni (installazione, commissioning e manutenzione) non stanziate nel Regno Unito, le attività nei servizi a valore aggiunto (VAS) nel Medio Oriente e le attività relative ai servizi wireless software. I dipendenti sono 3228 complessivamente nelle sedi di Genova, Roma, Napoli, Assago (Milano), Mestre, Caserta e Torino per quanto attiene al contratto delle telecomunicazioni;
il 24 maggio 2012 la multinazionale svedese inaugura a Genova la nuova sede di 18 mila metri quadri su 7 piani nel villaggio scientifico degli Erzelli. All'inaugurazione partecipano l'amministratore delegato e i vertici nazionali di Ericsson Italia, oltre a varie autorità cittadine;
qualche giorno prima, il 19 maggio 2012 regione Liguria, comune e provincia di Genova, insieme con i Ministeri dello sviluppo economico e dell'istruzione, dell'università e della ricerca firmano con Ericsson Telecomunicazioni spa l'accordo di programma. L'accordo prevede un finanziamento complessivo di 41,9 milioni di euro (24 milioni del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di cui circa 5 milioni a titolo di contributo e circa 19 milioni come credito agevolato; 6,9 milioni del Ministero dello sviluppo economico di cui 4,6 milioni quale contributo alla spesa e 2,3 milioni come contributo in conto interessi e 11 milioni di regione Liguria di cui 5,3 quale contributo alla spesa e 5,7 in forma di credito agevolato a valere sull'asse 1 – misura 1.1 del POR-FESR 2007-2013) per la realizzazione del nuovo centro di ricerca e sviluppo di apparati e sistemi di telecomunicazione dell'azienda all'interno del parco scientifico e tecnologico di Erzelli del costo complessivo previsto pari a 73,3 milioni di euro;
i fondi – al momento non ancora percepiti – saranno erogati a fine 2013 a seguito della presentazione di tutti i progetti di ricerca;
il «contributo» pubblico viene chiesto dall'azienda con lo scopo di incentivare nuovi progetti di ricerca da sviluppare nell'ambito delle telecomunicazioni per lanciare il polo tecnologico degli Erzelli con la prospettiva di una crescita occupazionale sul territorio;
il 12 Luglio 2012, a sorpresa, Ericsson annuncia l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 374 dipendenti, di cui 94 a Genova (di questi 40 lavorano nell'area ricerca e sviluppo);
il 7 giugno 2013 l'azienda annuncia altri tagli: 350 in tutta Italia e 40 a Genova. Il piano prevede per chi resta in servizio una forte riduzione del costo del lavoro (indennità trasferta/pasto/reperibilità/riviste, possibilità di demansionamento in caso di ricollocazione del personale in funzioni che prevedono un livello di inquadramento inferiore eccetera); dal 2006 ad oggi l'azienda ha avviato sette procedure di mobilità e come forza lavoro la sede di Genova ha perso circa il 50 per cento: nel 2006 i lavoratori erano 1150 con questi ultimi tagli ne resterebbero 650;
nel 2012 Telecomunicazioni spa ha registrato 212 milioni di utile, un fatturato di 34 miliardi di euro e un valore azionario salito del 25 per cento nonostante la crisi attuale –:
quali iniziative concrete intendano assumere i Ministri interrogati al fine di fare chiarezza su quale strategia Ericsson voglia attuare in Italia, dal momento che, nonostante gli utili registrati nel 2012, continua a licenziare;
per quanto riguarda la situazione del polo genovese, se non ritengano opportuno convocare urgentemente un tavolo tecnico con la presenza della multinazionale svedese e delle organizzazioni sindacali, essendo la maggior parte dei finanziamenti richiesti per i progetti da sviluppare nel polo tecnologico di Genova a carico del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministero dello sviluppo economico. (4-01012)