• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/07874 il 30 gennaio la direzione distrettuale antimafia di Venezia ha disposto il sequestro di beni per 130 milioni gestiti, secondo l'accusa, direttamente e indirettamente da Francesco Manzo; ...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07874presentato daNACCARATO Alessandrotesto diMartedì 10 febbraio 2015, seduta n. 374

NACCARATO, CAMANI, MIOTTO e NARDUOLO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
il 30 gennaio la direzione distrettuale antimafia di Venezia ha disposto il sequestro di beni per 130 milioni gestiti, secondo l'accusa, direttamente e indirettamente da Francesco Manzo;
la direzione distrettuale antimafia inoltre ha disposto 42 perquisizioni domiciliari a carico di presunti intestatari fittizi dei beni nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Belluno, Varese, Ferrara, Bologna, Siena, Roma, Napoli, Salerno, Taranto, Matera e Cosenza;
l'operazione è il risultato di anni di indagini approfondite dei carabinieri di Padova e delle autorità giudiziarie competenti e costituisce il più importante sequestro di beni mai effettuato in Veneto;
Francesco Manzo, residente a Padova, ha diversi precedenti penali per gravi reati contro la persona e contro il patrimonio: bancarotta fraudolenta, truffa in concorso, emissione di assegni a vuoto, furto, sequestro di persona, porto illegale di armi, associazione per delinquere;
Manzo è accusato per attribuzione e trasferimento fittizi di beni ed utilità;
Francesco Manzo, secondo gli inquirenti, ha relazioni con la ex Mala del Brenta e con la camorra;
tra i beni sequestrati, oltre a 52 società, ci sono 350 unità immobiliari, tra cui 40 appartamenti nel grattacielo Belvedere davanti alla stazione di Padova, il palazzo in costruzione del centro direzionale dell'Interporto di Padova, un castello a Ponte nelle Alpi;
l'entità dei beni sequestrati appare smisurata rispetto al reddito di 14 mila euro annui dichiarato dal Manzo, in quanto lavoratore dipendente di una società;
l'entità dei beni, i precedenti penali e i legami del Manzo con appartenenti alla criminalità organizzata hanno determinato negli organi inquirenti il sospetto che la ricchezza sequestrata sia il prodotto del riciclaggio di ricchezze occulte;
il sequestro ha suscitato grande clamore nell'opinione pubblica e ha destato particolare attenzione e allarme nella popolazione per i pericoli derivanti dalla presenza di persone e capitali riconducibili alla criminalità organizzata;
in particolare ha prodotto paura e stupore il fatto che una persona con significativi precedenti penali e un normale reddito da lavoro dipendente sia riuscito per anni a farsi erogare prestiti da istituti bancari per il valore di decine di milioni –:
se i Ministri siano a conoscenza dei fatti descritti;
in che modo, per gli aspetti di rispettiva competenza, i Ministri intendano intervenire per prevenire e contrastare il ripetersi di fenomeni di riciclaggio;
se gli uffici territoriali di Governo, competenti per territorio, abbiano mai adottato provvedimenti interdettivi antimafia nei confronti delle società riconducibili a Francesco Manzo, e, in caso affermativo, per quali società;
se gli uffici territoriali di Governo, competenti per territorio, intendano adottare provvedimenti interdettivi antimafia nei confronti delle società riconducibili a Francesco Manzo;
se il Ministro dell'interno intenda potenziare la presenza delle forze dell'ordine per prevenire e contrastare la presenza della criminalità organizzata soprattutto nel settore economico e finanziario.
(4-07874)