• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01620 CATALFO, CRIMI, BERTOROTTA, GIARRUSSO, PUGLIA, PAGLINI, BLUNDO - Ai Ministri per gli affari regionali e le autonomie, dell'interno e per la semplificazione e la pubblica amministrazione -...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01620 presentata da NUNZIA CATALFO
martedì 10 febbraio 2015, seduta n.387

CATALFO, CRIMI, BERTOROTTA, GIARRUSSO, PUGLIA, PAGLINI, BLUNDO - Ai Ministri per gli affari regionali e le autonomie, dell'interno e per la semplificazione e la pubblica amministrazione - Premesso che:

il 21 agosto 2013 il dottor Valerio Ferlito, dirigente del Comune di Catania attualmente in pensione, emetteva il seguente provvedimento: «è indetto avviso pubblico finalizzato al conferimento, ai sensi dell'art. 110 comma 1 del Decreto legislativo n. 267/2000, mediante procedura comparativa non concorsuale, di n. 3 incarichi dirigenziali per la copertura dei posti relativi alle figure di: Capo di Gabinetto, Direttore della Direzione "Gabinetto del Sindaco - Ufficio Staff del Sindaco", Ragioniere Generale, Direttore della Direzione "Ragioneria Generale - Sistemi Informativi", Dirigente del Servizio "Tutela e gestione del verde pubblico - Giardino Bellini -Parchi", con contratto a tempo pieno e determinato, per la durata di anni due, rinnovabile»;

dal sito di informazione on line "ienesicule" del 18 agosto 2014 si apprende che sarebbe stato lo stesso dirigente dottor Ferlito ad avere l'ultima parola sulle nomine e ad effettuare la selezione comparativa non concorsuale, come citato nell'avviso pubblico, assegnando gli incarichi di capo di gabinetto del sindaco e di ragioniere generale; il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha conferito tale incarico al dottor Massimo Rosso che risulterà il primo di 21 aspiranti capi di gabinetto;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

nel curriculum, sottoscritto il 13 settembre 2013, il dottor Rosso avrebbe omesso di annotare di essere stato presidente della SRR di Catania città metropolitana, Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, che sostituisce gli ambiti territoriali ottimali (ATO). La legge regionale n. 9 del 2010, a seguito della soppressione degli ATO, ha individuato nelle SRR, società consortili di capitale, i soggetti giuridici deputati a gestire in via esclusiva il ciclo integrato dei rifiuti nell'ambito territoriale di riferimento;

come si legge nell'articolo di stampa citato l'orientamento n. 19 del 2014 dell'Autorità nazionale anticorruzione dispone che "Ai fini dell'applicazione del d.lgs. n. 39/2013, le società consortili per azioni, costituite ai sensi dell'art. 2615 ter del codice civile e dell'art. 22, comma 3, lett. e) della l. n. 142/1990, oggi trasfuso negli artt. 112 e 113 del d.lgs. n. 267/2000, sono ricomprese nella categoria degli enti di diritto privato in controllo pubblico, in quanto esercitano attività di gestione di servizi pubblici e sono sottoposte a controllo da parte di diverse amministrazioni pubbliche", così chiarendo che le SRR sono enti di diritto privato in controllo pubblico;

come si apprende dallo stesso articolo, nella dichiarazione di insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità, prevista dal decreto legislativo n. 39 del 2013, entrato in vigore il 5 maggio 2013, sottoscritta dal dottor Rosso il 13 maggio 2014, egli stesso avrebbe dichiarato di non aver ricoperto incarichi e di non averne avuti nei 2 anni precedenti alla dichiarazione;

dal curriculum vitae del dottor Rosso si evince che: dal 2010 al 12 settembre 2013 è stato componente del collegio dei revisori dei conti del teatro Stabile di Catania; dal 2011 al presente è stato revisore unico della fondazione Istituto tecnico superiore per le tecnologie innovative, per i beni e le attività culturali di Caltagirone (Catania); dal 2011 al presente è stato direttore amministrativo del Registro tumori integrato (RTI) di Catania, Messina, Siracusa ed Enna;

secondo quanto riportato da "ienesicule" il 22 ottobre 2013, data di conferimento dell'incarico di capo di gabinetto e ragioniere generale del Comune di Catania, avvenuto tramite provvedimento n. 03/654, Massimo Rosso risulterebbe essere presidente del consiglio di amministrazione della SRR dell'area metropolitana, ruolo ricoperto dal 13 luglio 2013;

considerato inoltre che:

l'art. 29 del regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Catania, approvato con deliberazione di Giunta municipale n. 948 del 2 agosto 2010, modificato con deliberazione di Giunta municipale n. 542 del 28 dicembre 2012, in vigore alla data dell'incarico conferito al dottor Rosso, richiede per il conferimento degli incarichi di cui all'avviso pubblico citato "documentata esperienza almeno quinquennale in funzioni dirigenziali acquisita in organismi ed Enti pubblici o privati, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria";

l'art. 4 del decreto legislativo n. 39 del 2013, recante "Inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati", al comma 1 recita: "A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall'amministrazione o ente che conferisce l'incarico, non possono essere conferiti: (...) c) gli incarichi dirigenziali esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici che siano relativi allo specifico settore o ufficio dell'amministrazione che esercita i poteri di regolazione e finanziamento";

l'articolo pubblicato nel sito "ienesicule" del 13 settembre 2014 indica che le dichiarazioni rese dal dottor Massimo Rosso nel curriculum vitae e nella dichiarazione sostituiva dell'atto di notorietà evidenzierebbero in modo palese la contraddittorietà e la reticenza delle stesse in quanto sarebbero trascorsi solamente diversi mesi e non i 2 anni dichiarati nella dichiarazione sostituiva dell'atto di notorietà del 13 maggio 2014, per gli incarichi ricoperti al teatro Stabile, alla fondazione e al RTI. Inoltre si evidenzia che in base al citato articolo 4 del decreto legislativo n. 39 del 2013, «l'incarico di Capo di Gabinetto del Sindaco conferito al dr. Massimo Rosso, con provvedimento del sindaco Bianco, n. 03/654 del 22 ottobre 2013, doveva considerarsi nullo: a) perché inconferibile, avendo nei due anni precedenti ricoperto l'incarico di componente del collegio dei revisori dei conti del Teatro Stabile di Catania. Teatro Stabile che è un Ente di diritto privato, finanziato dal Comune di Catania; b) perché sin dal 10 luglio 2013, è presidente di un organismo di diritto privato in controllo pubblico, che esercitando attività di gestione di servizi pubblici è sottoposto a controllo, da parte di diverse amministrazioni pubbliche. Orientamento ANAC»;

considerato infine che:

l'art. 17 del decreto legislativo n. 39 del 2013 esplica che sono nulli gli atti di conferimento di incarichi adottati in violazione delle disposizioni normate nonché i relativi contratti;

l'art. 18 recita: "I componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati. Sono esenti da responsabilità i componenti che erano assenti al momento della votazione, nonché i dissenzienti e gli astenuti",

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della vicenda;

se intendano attivarsi, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, al fine di accertare la legittimità dell'incarico conferito dal Comune di Catania al dottor Rosso;

quali provvedimenti di propria competenza intendano assumere qualora vengano provate le irregolarità sollevate.

(3-01620)