• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03424 D'ANNA - Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione - Premesso che: il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante "Misure urgenti per la semplificazione e la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03424 presentata da VINCENZO D'ANNA
giovedì 12 febbraio 2015, seduta n.390

D'ANNA - Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione - Premesso che:

il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza dei servizi giudiziari" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 2014, entrato in vigore il 25 giugno 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, all'art. 20 recita: «Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione propone all'assemblea dell'associazione Formez PA, di cui al decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 6, lo scioglimento dell'Associazione stessa e la nomina di un Commissario straordinario. A far data dalla nomina del Commissario Straordinario decadono gli organi dell'Associazione Formez PA in carica, fatta eccezione per l'assemblea e il collegio dei revisori. Il Commissario assicura la continuità nella gestione delle attività dell'Associazione e la prosecuzione dei progetti in corso. Entro il 31 ottobre 2014 il Commissario propone al suddetto Ministro un piano delle politiche di sviluppo delle amministrazioni dello Stato e degli enti territoriali, che salvaguardi i livelli occupazionali del personale in servizio e gli equilibri finanziari dell'Associazione e individui eventuali nuove forme per il conseguimento delle suddette politiche. Il piano è presentato dal Ministro medesimo all'Assemblea ai fini delle determinazioni conseguenti. 1-bis Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica»;

a seguito della previsione normativa l'avvocato Harald Massimo Bonura è stato nominato commissario straordinario, che ha presentato nel termine previsto, una proposta di piano di riordino di Formez PA;

all'interno del piano il commissario evidenzia, tra l'altro: 1) un forte consenso della committenza pubblica nei confronti del Formez PA, specie a livello territoriale; deep knowledge delle strutture e delle procedure amministrative, centrali e locali, ed una radicata riconoscibilità a livello territoriale ed in particolar modo nel Mezzogiorno; alta specializzazione su alcuni settori di attività, strumentale all'attuazione delle politiche pubbliche, all'assistenza tecnica, alla gestione dei concorsi, al servizio al cittadino, all'attività di monitoraggio delle politiche pubbliche, al supporto all'attuazione delle riforme (si veda la "legge Delrio", di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56); 2) una solida situazione patrimoniale ed un buon assetto economico finanziario: prendendo a riferimento gli ultimi 14 esercizi finanziari, 12 sono stati conclusi in utile e, tra questi, gli ultimi 5. Il primo semestre 2014, inoltre, consolida questi risultati; 3) che il Formez PA segue procedure trasparenti per la selezione di collaboratori esterni e che le funzioni svolte non sono in sovrapposizione con quelle di altri soggetti pubblici quali l'Agenzia per la coesione territoriale, la scuola nazionale dell'amministrazione e l'Agenzia per l'Italia digitale; 4) una serie di possibili soluzioni per il futuro del Formez PA, che, a prescindere da quella prescelta, dovrebbero prevedere, necessariamente, alcune scelte di forte impatto tra cui la soppressione delle sedi "periferiche" di Napoli e Cagliari;

quest'ultima ipotesi, dove non supportata da motivazioni diverse da quelle esclusivamente economiche (come ad esempio i costi di affitto della sede che potrebbero essere abbattuti facendo ricorso o a strutture con costi più ridotti oppure al comodato d'uso su beni di amministrazioni socie), sarebbe, sicuramente, in contraddizione con quanto evidenziato dal commissario nel piano presentato all'assemblea dei soci, in cui sottolinea l'importanza del Formez PA per le regioni del Mezzogiorno e la strategicità della sua azione nei processi di accompagnamento alla spesa dei fondi comunitari e nel miglioramento della capacità istituzionale delle regioni obiettivo convergenza;

il Formez, Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno (oggi Formez PA), è stato, ed è tuttora, un rilevante strumento di sostegno tecnico alle politiche di sviluppo delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali. Grazie alla costante analisi e valutazione del fabbisogno degli enti (sia su richiesta, sia anticipandone la domanda) ha svolto il proprio ruolo attraverso le leve della ricerca e dell'editoria specialistica, della formazione e della riqualificazione del personale, dell'assistenza tecnica alla progettazione, sperimentazione e implementazione di modelli organizzativi o gestionali innovativi e del reclutamento;

appare quantomeno singolare e disorientante la prospettata soppressione delle "sedi periferiche" (in un'accezione, in verità, poco rispettosa della storia ultra cinquantennale del Formez) e, in particolare, di quella di Napoli: un'ipotesi che appare in evidente controtendenza con quanto emerge dai rapporti Censis e Svimez sui fenomeni politici economici e sociali che attengono alla terza area metropolitana e seconda regione d'Italia, con interessi crescenti nel panorama delle regioni "obiettivo convergenza" e dell'intero bacino del Mediterraneo (di cui si candida ad essere la "capitale morale");

per comprendere l'importanza del passaggio istituzionale che sta conducendo all'istituzione delle aree metropolitane, si può partire dalla rappresentazione del sistema urbano europeo recentemente proposta dall'OCSE (OECD, 2012) dove emerge che la città di Napoli è la quinta "città di fatto" più grande d'Europa: i dati Istat, d'altronde, ne confermano l'importanza strategica nel sistema italiano;

la sede campana di Formez PA (già laboratorio di tutte le esperienze realizzate, essendo stata individuata solo in essa la sede di ricerca e formazione delle regioni del Mezzogiorno, a partire dalla sua costituzione nei primi anni '60) ha consolidato nel tempo una capacità di intervento basata soprattutto sulle risorse tecniche interne: ciò che ha consentito, d'altronde, un riconosciuto, efficace e costante affiancamento alle amministrazioni destinatarie, nonché la gestione diretta di molte tra le più rilevanti attività di questi anni;

nella seduta del 14 novembre 2014 l'assemblea dei soci ha approvato, in particolare: una riduzione dei costi degli organi sociali non inferiore al 40 per cento di quanto complessivamente sostenuto, per tale voce, nell'esercizio 2013; una significativa riduzione dei costi di struttura; una semplificazione delle procedure interne; una profonda revisione della struttura organizzativa; il rafforzamento delle misure interne di trasparenza e accessibilità; l'accrescimento dell'effettività del controllo analogo; di dare mandato al commissario straordinario, ove possibile, di avviare immediatamente tutte le singole azioni coerenti con gli obiettivi quali-quantitativi; di confermare l'incondizionato mandato al commissario straordinario di garantire la piena continuità e lo sviluppo, in coerenza con gli obiettivi funzionali indicati nel piano, delle attività e della gestione dell'ente e, infine, di conferire mandato al commissario per l'attuazione della stessa delibera, con i più ampi poteri, dando atto che, all'esito di tale attività attuativa, si provvederà a convocare l'assemblea straordinaria dell'associazione per deliberare le modifiche statutarie necessarie per completare l'esecuzione della proposta,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per scongiurare l'eventuale soppressione delle sedi di Napoli e Cagliari privando così il Meridione, dal punto di vista culturale e produttivo, di un'istituzione che costituisce un'importante leva strategica per il rilancio di un'area, quale il Mezzogiorno d'Italia, motore potenziale della futura politica economica;

se per ridurre anche sensibilmente i costi di struttura attualmente sopportati si possa efficacemente ricorrere, per la sede del Formez PA di Napoli, all'immenso patrimonio pubblico (eventualmente, anche ecclesiastico) disponibile nell'amplissima area metropolitana, il che consentirebbe di individuare, agevolmente, un'adeguata e più funzionale sede, nelle forme previste dalla più recente normativa;

se il piano di riordino proposto dal commissario straordinario preveda, in particolare, che il patrimonio culturale conseguito da Formez PA non sia disperso ma, anzi, sia rafforzato per assistere e implementare i grandi cambiamenti di riforma in atto, costituzionali, organizzativi e finanziari che stanno interessando la pubblica amministrazione italiana.

(4-03424)