• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03425 FRAVEZZI, LANIECE, ROMANO, Fausto Guilherme LONGO, LAI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che il 5 novembre 2014, nel corso dell'audizione presso la 10a Commissione...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03425 presentata da VITTORIO FRAVEZZI
giovedì 12 febbraio 2015, seduta n.390

FRAVEZZI, LANIECE, ROMANO, Fausto Guilherme LONGO, LAI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che

il 5 novembre 2014, nel corso dell'audizione presso la 10a Commissione (Industria, commercio, turismo) del Senato, l'amministratore delegato di Poste italiane Francesco Caio ha annunciato il piano di riorganizzazione della rete di sportelli postali su tutto il territorio nazionale che prevede la chiusura di circa seicento sportelli di Poste italiane a decorrere dal 2015; garantendo che comunque prossimità e presenza di copertura territoriale restano elementi funzionali al piano che il gruppo ha in mente;

considerato che:

molti degli uffici postali di cui il piano di razionalizzazione di Poste italiane prevede la chiusura, sono ubicati in territori montani o collinari;

secondo recenti notizie di stampa locale e comunicazioni ufficiali da parte del responsabile di Poste italiane in Trentino sembra che sia nell'intenzione dell'azienda chiudere 5 uffici postali nel territorio della provincia di Trento e ridurre l'orario di altri 3 uffici postali;

gli uffici postali interessati dalla chiusura sono quelli di via Chini a Trento, di Marco di Rovereto, di Bolognano d'Arco, di San Cristoforo e di Caoria nel Primiero;

gli uffici postali per i quali la società ha annunciato la riduzione di orario sono quelli di Lases, di Praso e di San Martino di Castrozza;

considerato in particolare che:

l'ufficio postale di Caoria nel Primiero si trova in un paese di alta montagna e ha un portafoglio consistente di libretti postali, di conti deposito e di prelievo pensioni che interessano in massima parte gli anziani;

Caoria dista più di 8 chilometri dall'ufficio postale più vicino e la strada da percorrere, soprattutto nel periodo invernale, è assai pericolosa;

l'ufficio postale di Caoria è il massimo centro di interesse e di aggregazione sociale per cui la sua soppressione rischia di produrre una "diaspora" con la conseguente scomparsa della stessa comunità;

l'ufficio postale di Bolognano d'Arco, dista circa 2,5 chilometri da quello centrale di Arco ma, per la sua favorevole ubicazione, serve anche il bacino d'utenza dell'oltresarca, zona naturalmente delimitata dal fiume e quindi, fisicamente, divisa dal resto del comune di Arco;

la zona dell'oltresarca negli ultimi anni si è espansa moltissimo, con un incremento costante della popolazione residente che oggi sfiora i 6.000 abitanti;

lo sportello di Bolognano non serve solamente i cittadini arcensi della zona d'oltresarca, ma anche persone residenti in altri comuni limitrofi in quanto risulta di più facile accesso e più pratico da raggiungere soprattutto nel periodo estivo in cui è più alta l'intensità del traffico;

lo sportello serve un numero importante di utenti, in media tra le 100 e le 200 persone al giorno;

l'utenza è varia, ma vi si recano soprattutto gli anziani che, oltre alla normale attività di ufficio postale, necessitano di consulenze per i propri libretti e depositi e per il ritiro delle pensioni;

lo sportello di Bolognano rappresenta un punto di riferimento per molte persone che si troverebbero in gravi difficoltà qualora dovesse chiudere;

considerato altresì che:

il servizio postale è un servizio di pubblica utilità e che, oltre al normale servizio di corrispondenza, fornisce oggi soprattutto servizi finanziari ed altri servizi utili;

se fossero confermati gli annunci di Poste Italiane, tali chiusure andrebbero ad unirsi alle già numerose soppressioni di sportelli avvenute negli ultimi anni e causerebbero ulteriori disagi alle famiglie trentine;

la chiusura dell'ufficio postale di Bolognano, in particolare, causerebbe una maggiore affluenza dell'utenza nell'ufficio postale di Arco centro, con conseguenti file e disagi anche per il personale dell'ufficio stesso;

tenuto conto che l'amministrazione comunale di Arco è disponibile a valutare e ad intervenire con eventuali agevolazioni sui canoni di locazione nonché a prevedere spazi più idonei per evitare la chiusura dell'ufficio postale di Bolognano,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo ritenga che sia opportuno richiamare gli addetti alla riorganizzazione degli uffici e degli sportelli postali ad una più attenta valutazione delle particolari situazioni locali, prestando attenzione anche agli aspetti sociali ed economici che i citati sportelli postali assolvono evitando di procedere in base a scontati tagli lineari;

se non sia necessario riconsiderare le programmate chiusure degli uffici postali nella provincia di Trento e, in particolare, vista la straordinaria valenza sociale ed economica, quella degli sportelli postali di Caoria nel Primiero e di Bolognano d'Arco.

(4-03425)