• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01087 le previsioni della stagione turistica per il 2013 ed a medio termine non sembrano essere particolarmente incoraggianti, con un calo previsto di circa il 7 per cento per quel che riguarda il...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01087presentato daOTTOBRE Maurotesto diLunedì 1 luglio 2013, seduta n. 43

OTTOBRE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
le previsioni della stagione turistica per il 2013 ed a medio termine non sembrano essere particolarmente incoraggianti, con un calo previsto di circa il 7 per cento per quel che riguarda il turismo interno e con una perdita – in termini di guadagni – di circa 2,7 miliardi di euro;
al fine di evitare un vero e proprio collasso di un settore già da tempo in difficoltà, è necessario stimolare il mercato con misure che ne possano permettere una rapida ripresa, attraendo da una parte il turismo straniero e dall'altro incentivando gli italiani affinché passino le proprie vacanze in Italia anziché all'estero;
nelle linee programmatiche e nei provvedimenti che il Governo Letta sta assumendo, vi sono misure volte a rilanciare i consumi e l'economia, liberando diversi settori da vincoli amministrativi o semplificando il quadro normativo di riferimento per le imprese, nella prospettiva di una politica di semplificazioni che possa essere di sostegno ad imprese particolarmente flessibili come quelle che operano nel turismo;
tra le misure che stanno penalizzando il turismo, soprattutto alla luce della concorrenza straniera e delle normative vigenti in altri paesi, vi è l'impossibilità di pagamenti in contanti per cifre superiori ai mille euro, ai sensi dell'articolo 12, comma 13, decreto-legge n. 201 del 2011 convertito con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214;
anche nel caso di deroghe o eccezioni, come previsto dal decreto-legge n. 16 del 2012 convertito con modificazioni, dalla legge n. 144 del 2012, in materia di semplificazioni tributarie, all'articolo 3, recante norme in ordine a facilitazioni per imprese e contribuenti, la procedura per gli operatori turistici è di difficile attuazione e di fatto rende difficoltosi se non impossibili i pagamenti in contanti;
tali problemi sono stati più volte denunciati dagli operatori di settore e dalle organizzazioni, che hanno lamentato – in particolare nelle regioni di confine – la fuga di turisti italiani e non, nei Paesi confinanti –:
se non si ritenga di assumere iniziative per permettere pagamenti in contanti per cifre superiori ai mille euro ai turisti italiani ed ai cittadini dell'Unione europea, perlomeno nelle regioni che soffrono particolarmente il «turismo transfrontaliero», ovvero Valle D'Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. (4-01087)