• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/01146 la piaga dei rifiuti in Campania è questione ormai nota a tutti da tempo; la pratica criminale di smaltire o riciclare i rifiuti speciali bruciandoli va infatti avanti da molti, troppi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01146presentato daDI VITA Giuliatesto diGiovedì 4 luglio 2013, seduta n. 46

DI VITA, BARONI, DALL'OSSO, GRILLO, LOREFICE, MANTERO, CECCONI, LUIGI DI MAIO, LUIGI GALLO, VACCA, DE ROSA, SIMONE VALENTE, BRESCIA, COLONNESE, CARINELLI, SPESSOTTO, PINNA, TERZONI, VIGNAROLI, FRACCARO, TONINELLI, SIBILIA, TOFALO, MANLIO DI STEFANO, D'INCÀ, MANNINO, DAGA, ZOLEZZI, SEGONI, DA VILLA, DI BENEDETTO, DE LORENZIS e FICO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la piaga dei rifiuti in Campania è questione ormai nota a tutti da tempo;
la pratica criminale di smaltire o riciclare i rifiuti speciali bruciandoli va infatti avanti da molti, troppi anni;
il fenomeno è documentato quotidianamente ed è stato più volte denunciato a ogni istituzione politica e giudiziaria;
sono trascorsi diversi anni senza che nulla sia realmente cambiato;
a partire dal 1994, passando attraverso periodi di maggiore o minore criticità, i rifiuti solidi urbani in Campania non vengono raccolti regolarmente e si accumulano, in assenza di una seria politica di smaltimento;
il risultato è la presenza per le strade della regione, ed in particolare dei comuni delle province di Napoli e Caserta (la cosiddetta «Terra dei fuochi»), tra i quali ad esempio Acerra, Giugliano e Capodrise, di cumuli disordinati e malsani di rifiuti che creano gravi rischi igienico-sanitari per le popolazioni locali, oltre a diversi problemi di ordine pubblico;
quando poi i rifiuti sono dati alle fiamme da cittadini esasperati, ma molto più spesso dalla stessa malavita che in questo modo tenta di far perdere le tracce dei rifiuti tossici in essi celati, si verificano pericolose emissioni di diossina e casi di intossicazione;
nella zona colpita dal fenomeno si registra un aumento del 12 per cento di neoplasie al pancreas, ai polmoni e ai dotti biliari, con una significativa incidenza nelle donne;
le discariche abusive e gli incendi di rifiuti, soprattutto nelle campagne del casertano, hanno creato gravi danni alla salute della popolazione locale e alla salubrità delle produzioni agroalimentari. Per questo motivo, la vendita di prodotti caseari della Campania è diminuita significativamente, non solo in Italia ma anche all'estero, dove si preferisce non importare questi alimenti a causa dell'elevato rischio igienico-sanitario;
gli effetti sulla salute di cui si è appena detto sono già stati verificati da studi epidemiologici compiuti nel recente passato;
fin dal 2004 la protezione civile ha commissionato uno studio scientifico sulle conseguenze sanitarie della mancata gestione dei rifiuti in Campania ad un équipe di specialisti provenienti dall'Organizzazione mondiale della sanità, dal Centro europeo ambiente e salute, dall'Istituto superiore di sanità, dal Consiglio nazionale delle ricerche, dall'Osservatorio epidemiologico della regione Campania e dall'Agenzia regionale per la protezione ambiente;
l'analisi dei dati epidemiologici raccolti tra il 1995 e il 2002 ha consentito ai ricercatori di mettere in diretta correlazione i problemi osservati sulla salute pubblica con la mancata gestione del ciclo dei rifiuti urbani e con la presenza di discariche abusive, gestite dalla criminalità organizzata, dove sono stati versati enormi quantitativi di rifiuti industriali, provenienti prevalentemente dall'Italia settentrionale e talvolta dall'estero;
in particolare, è stato misurato un aumento del 9 per cento della mortalità maschile e del 12 per cento di quella femminile, nonché l'84 per cento in più dei tumori del polmone e dello stomaco, linfomi e sarcomi, e malformazioni congenite;
in merito al problema, pochi giorni fa, è intervenuta anche il Ministro interrogato, rilasciando dichiarazioni discutibili, subito ritrattate, in cui affermava che la causa dei tanti decessi per tumore era da ricercare nell'errato stile di vita dei cittadini campani;
il Ministro interrogato ha provveduto a conferire l'incarico all'istituto superiore di sanità di «effettuare un'ulteriore valutazione epidemiologica nelle zone della regione Campania interessate da smaltimento abusivo di rifiuti per verificare con metodologie scientifiche l'eventuale associazione con patologie acute o croniche»;
il Ministro interrogato ha, altresì, testualmente dichiarato: «Non possiamo più permetterci sospetti e ombre», come se la questione fosse nuova alle istituzioni o si fosse inconsapevoli del fenomeno nella sua interezza, quando per converso interventi concreti avrebbero già da tempo dovuto essere posti in essere;
le suddette dichiarazioni hanno comprensibilmente creato una sollevazione popolare, visto che proprio in questi giorni è morto, per tumore, un bambino di 8 anni di Capodrise, caso vuole proprio nel cuore della terra dei fuochi;
è improbabile che un bambino di soli 8 anni avesse avuto il tempo di assumere un malsano stile di vita, a meno che non si voglia pensare che i genitori del piccolo gli imponessero un regime alimentare del tutto scorretto o che lo obbligassero a fumare e/o a bere alcoolici;
la percentuale elevatissima di tumori e neoplasie nella zona non può essere frutto di una mera coincidenza;
ai sensi dell'articolo 32 della Costituzione è dovere dello Stato garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, inclusi quelli campani;
la speculazione criminale nel campo dello smaltimento dei rifiuti è un dato di fatto indiscutibile e non può essere ignorato;
la Campania, già martoriata da innumerevoli altre emergenze, sta subendo un danno gravissimo alla propria immagine e conseguentemente alla propria economia;
gli studi già compiuti sono autorevoli e fin troppo numerosi; ognuno di essi peraltro richiede una spesa non indifferente –:
se i Ministri interrogati non ritengano opportuno:
a) adottare iniziative urgenti e immediatamente efficaci a tutela della salute dei cittadini campani, passando dalla politica degli studi alle azioni concrete;
b) avviare ulteriori iniziative, di concerto con gli altri Ministri competenti, al fine intervenire con maggiore rigore ed efficacia e contrastare i fenomeni criminali che ruotano attorno al business dei rifiuti;
c) assumere le necessarie iniziative, anche di carattere normativo, al fine di istituire un registro nazionale dei tumori allo scopo di monitorare e contrastare efficacemente il fenomeno suddetto.
(4-01146)