• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01150 il Comitato genitori giovani disabili psichici ha promosso il 3 luglio 2013 una manifestazione in piazza Montecitorio per difendere la legge n. 68 del 1999 e il diritto al lavoro delle persone...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01150presentato daDI VITA Giuliatesto diGiovedì 4 luglio 2013, seduta n. 46

DI VITA, BARONI, CECCONI, DALL'OSSO, SILVIA GIORDANO, GRILLO, LOREFICE, MANTERO, BRESCIA, SIMONE VALENTE, VACCA, NESCI, COLONNESE, CARINELLI, SPESSOTTO, VIGNAROLI, MANLIO DI STEFANO, DI BATTISTA, LOMBARDI, DI BENEDETTO, CASTELLI, D'INCÀ, CARIELLO, CASO, MICILLO, CHIMIENTI, BATTELLI, LUIGI GALLO, D'UVA e SORIAL. — Al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
il Comitato genitori giovani disabili psichici ha promosso il 3 luglio 2013 una manifestazione in piazza Montecitorio per difendere la legge n. 68 del 1999 e il diritto al lavoro delle persone disabili che dalla citata legge è sancito;
oggetto della protesta è la possibilità di sospensione degli obblighi di assunzione per le pubbliche amministrazioni previsti dalla legge; la richiesta di sospensione è stata rivolta dall'Inps al dipartimento della funzione pubblica, che il 22 maggio ha risposto con nota n. 23580 nella quale si affermava che l'obbligo di coprire le quote di riserva per le categorie protette, con l'eccezione della disciplina relativa ai centralinisti non vedenti, è sospeso fintanto che le amministrazioni pubbliche non abbiano posti disponibili nella dotazione organica e, a fortiori ratione, laddove presentino posizioni soprannumerari;
secondo la nota del dipartimento della funzione pubblica non solo è possibile sospendere le assunzioni obbligatorie, ma addirittura è vietato effettuarne, qualora si sia in presenza di soprannumerarietà, eventuali assunzioni, anche di categorie protette;
la nota del dipartimento della funzione pubblica, afferma che nuove assunzioni, oltre a violare il principio generale del divieto di assumere, in presenza di posti disponibili nella dotazione organica, andrebbero ad alimentare la soprannumerarietà o le eccedenze, producendo, a fronte dell'occupazione di una categoria protetta, il rischio della perdita del posto di lavoro del personale già di ruolo che si determinerebbe quale possibile conseguenza della dichiarazione di esubero e di messa in disponibilità;
il Comitato genitori giovani disabili psichici ha denunciato la gravità delle conseguenze di quanto previsto nel parere, che prescinde anche dalla copertura delle quote di legge;
la sospensione dell'obbligo di copertura delle quote, stando a quanto affermato dal Comitato dei giovani disabili psichici, prevista dal dipartimento della funzione pubblica non tiene in alcun conto l'attuale contesto segnato da una crisi economica, che già di per sé rappresenta ulteriore elemento di marginalità per cittadini che versano in una condizione di difficoltà;
proprio tenendo conto del contesto economico e sociale ma anche della ricaduta pesante nei confronti di cittadini che in particolare hanno il diritto costituzionale al lavoro del quale la legge n. 68 del 1999 si fa interprete è necessario rivedere la sospensione dell'obbligo che viene avallata dalla nota del dipartimento della funzione pubblica n. 23580 del 22 maggio 2013 –:
se non ritengano necessario ed urgente procedere al ritiro della nota del dipartimento della funzione pubblica n. 23580 del 22 maggio 2013;
quali siano i motivi che hanno portato a redigere la nota del dipartimento della funzione pubblica n. 23580 che con tutta evidenza contrasta con quanto stabilito dalla legge n. 68 del 1999 in materia di assunzione di soggetti appartenenti a categorie protette;
quale sia lo stato di attuazione della legge n. 68 del 1999, quali siano i dati aggiornati relativi alle assunzioni di soggetti appartenenti a categorie protette a livello nazionale suddivisi a livello regionale e comunale, indicando quante assunzioni si riferiscano a pubbliche amministrazioni e quante a datori di lavoro privati;
se non ritengano che, a fronte di un intervento di carattere burocratico con la redazione di una nota riguardante l'assunzione di soggetti appartenenti a categorie protette, non sarebbe stata auspicabile la convocazione delle associazioni di categorie protette al fine di informarle e affrontare la questione in maniera corretta, invece di procedere con atti burocratici che incidono sulla vita di migliaia di persone disabili e sul loro diritto al lavoro. (4-01150)