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Atto a cui si riferisce:
C.1/00733 premesso che: a partire dal 4 febbraio 2015, una forte ondata di maltempo ha colpito alcune regioni dell'Italia centrale e meridionale, e in particolare molti territori della...



Atto Camera

Mozione 1-00733presentato daRICCIATTI Laratesto diMercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

La Camera,
premesso che:
a partire dal 4 febbraio 2015, una forte ondata di maltempo ha colpito alcune regioni dell'Italia centrale e meridionale, e in particolare molti territori della regione Marche;
ancora una volta, in presenza di forti e insistenti piogge, il nostro Paese si trova a dover fare i conti con frane, cedimenti di infrastrutture, argini che non riescono più a trattenere l'impatto con le acque;
i maggiori problemi hanno riguardato il reticolo idrografico del Foglia, del Metauro e del Misa; fenomeni franosi nel Pesarese, nonché fortissimi danneggiamenti alla costa;
a ciò si aggiungano i numerosi allagamenti, come confermato dalla Coldiretti soprattutto nella valle del Foglia e in quella del Misa;
tra Fano ed Ancona, la spiaggia è stata praticamente inghiottita dal mare;
le mareggiate hanno devastato ampi tratti del litorale e impedito il regolare deflusso delle piene dei fiumi, causando ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e private e alle attività produttive localizzate sulla costa;
oltre alla zona di Senigallia, dove era scattato il preallarme alluvione a seguito all'innalzamento del livello del Misa e tutte le scuole sono state chiuse, allagamenti e danni hanno colpito e allagato anche Pesaro, Fano e l'entroterra pesarese, dove è esondato il Foglia;
a Casinine, il Foglia è uscito dagli argini allagando alcune abitazioni: i residenti sono stati tratti in salvo dai mezzi anfibi dei vigili del fuoco. Sono stati soccorsi anche alcuni automobilisti in panne. Ci sono stati allagamenti di scantinati e primi piani anche a Fano;
ad Ancona il mare ha abbattuto un tratto della diga di contenimento della Fincantieri e ha invaso parte dei capannoni;
una regione e territori in parte già interessati, nei primi giorni di maggio 2014, da eccezionali eventi meteorologici che avevano provocato esondazioni di diversi corsi d'acqua, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, frane, interruzioni stradali e ferroviarie e altro;
il 9 febbraio 2015, il presidente della regione Marche, Gian Mario Spacca, ha chiesto al Governo di dichiarare lo stato di emergenza per i territori colpiti dall'eccezionale ondata di maltempo dei giorni precedenti;
la deliberazione di stato d'emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, è necessaria per poter intervenire celermente e avviare le iniziative più utili, anche sotto il profilo fiscale e tributario, per assicurare interventi a favore delle famiglie e delle imprese colpite;
in una situazione come questa, emerge con ancora più forza la necessità improcrastinabile di spostare l'asse degli interventi di messa in sicurezza dei territori da una logica emergenziale ad una logica di lungo periodo,

impegna il Governo:

a deliberare quanto prima lo stato di emergenza per le province marchigiane e i territori colpiti dalla forte ondata di maltempo iniziata il 4 e 5 febbraio 2015, e lo stato di calamità naturale per i danni all'agricoltura, stanziando le prime risorse volte al ristoro dei danni subiti dai privati e dalle attività produttive, per la messa in sicurezza delle aree colpite;
ad implementare in tempi rapidi, con riferimento alle zone colpite di cui in premessa e più in generale per il territorio nazionale, gli investimenti necessari alla messa in sicurezza del territorio e al riassetto idraulico, finanziato con risorse escluse dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno;
ad assumere conseguentemente iniziative normative al fine di consentire l'esclusione dal patto di stabilità interno delle spese sostenute dagli enti territoriali di cui in premessa, a valere su risorse proprie o su donazioni di terzi, a seguito della deliberazione dello stato di emergenza.
(1-00733) «Ricciatti, Luciano Agostini, Lodolini, Marchetti, Pellegrino, Petrini, Vezzali, Zaratti, Marcon, Kronbichler».