Testo MOZIONE
Atto a cui si riferisce:
C.1/00736 premesso che:
la ludopatia è la patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall'Organizzazione mondiale della...
Atto Camera
Mozione 1-00736presentato daRAMPELLI Fabiotesto diMartedì 17 febbraio 2015, seduta n. 376
La Camera,
premesso che:
la ludopatia è la patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS);
la ludopatia si configura come una dipendenza senza sostanza e, per questo motivo, il ludopate non può fare a meno del gioco poiché quest'ultimo è l'elemento che gli procura sollievo momentaneo dagli stati emotivi angosciosi o depressivi;
per ludopatia, o, come definito dal manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, per gioco d'azzardo patologico (GAP), si intende l'incapacità di resistere all'impulso di giocare d'azzardo o fare scommesse, nonostante tale comportamento determini gravi conseguenze lesive della stabilità economica, lavorativa, affettiva e relazionale;
per continuare a dedicarsi al gioco d'azzardo e alle scommesse, infatti, la persona con problemi di ludopatia trascura le attività principali della vita, quali lo studio o il lavoro, e può arrivare a commettere furti o frodi al fine di reperire del denaro;
la ludopatia, mediante l'instabilità emotiva e comportamentale che sono al contempo causa e concausa della patologia, può determinare rovinose crisi economiche, fino a creare veri e propri tracolli finanziari, congiuntamente al deterioramento graduale dei rapporti umani più in generale, ed in particolare dei rapporti familiari e di coppia;
come diretta conseguenza di una situazione esasperata, inoltre, la ludopatia si manifesta mediante l'inattendibilità ed il disinvestimento verso i doveri, fino a condurre la persona alla perdita del lavoro, oppure a determinare l'avvio dell'utilizzo di sostanze stupefacenti o una vera e propria cronicizzazione della dipendenza da alcol e/o droghe, fino a condurre, in casi estremi, al suicidio;
l'aspetto ludico, caratteristico del gioco, diventa secondario rispetto al bisogno di rischiare, di riprovare, di continuare a tentare la fortuna anche a fronte di perdite clamorose o devastanti. Questo atteggiamento si configura come gambling un comportamento compulsivo, la cui dinamica può essere assimilabile, pur in assenza di uso di sostanze, ad altre forme di dipendenza patologica quali la tossicodipendenza e l'alcolismo;
il gioco d'azzardo patologico rappresenta un importante problema di salute pubblica: la dimensione del fenomeno in Italia è difficilmente stimabile in quanto, ad oggi, non esistono studi accreditati, esaustivi e validamente rappresentativi del fenomeno;
la popolazione italiana totale è stimata in circa sessanta milioni di persone, il 54 per cento delle quali, secondo i dati del Ministero della salute relativi all'anno 2012, sarebbero giocatori d'azzardo, mentre la stima dei giocatori d'azzardo problematici varia dall'1,3 per cento al 3,8 per cento della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d'azzardo patologici varia dallo 0,5 per cento al 2,2 per cento;
secondo l'OMS oltre 1,3 milioni di italiani sono a rischio ludopatia, anche in considerazione del fatto che il gioco d'azzardo nel nostro Paese è la patologia da dipendenza a più rapida crescita tra i giovani e gli adulti;
il panorama dei giochi, in Italia, ha subito profonde modificazioni nel corso degli ultimi anni: la nascita di giochi dal grande appeal per il pubblico, soprattutto più giovane, contribuisce all'innalzamento del rischio di patologie connesse al gioco;
l'industria del gioco ha conquistato l'ottanta per cento della popolazione adulta italiana, e il trenta/trentacinque per cento pratica il gioco con regolarità;
il settore dei giochi in otto anni ha registrato un incremento del giro d'affari del 500 per cento, passando da 22 miliardi di euro nel 2004 a circa 95 miliardi nel 2012, ovvero circa il 5 per cento del Prodotto interno lordo nazionale, e nonostante la crisi, il gioco legale nel 2013 ha fruttato 84,7 miliardi di euro;
il mercato dei giochi pubblici vede come motore trainante le slot machine, grazie alle quali si realizzano il 55,6 per cento del totale degli incassi;
al 31 dicembre 2014 risultano autorizzate 379.000 new slot e sessantamila VLT, un particolare tipo di slot machine che, a differenza delle new slot che accettano monete da un euro, si attivano anche con banconote di grosso taglio, così da consentire puntate elevate, un tempo riservate ai soli casinò;
nel 2011 le VLT raccoglievano il 28 per cento del fatturato totale delle slot, mentre nel 2012, la loro quota, ha superato il quaranta per cento del totale; si trovano in sale dedicate, con vetri rigorosamente oscurati, e richiedono una specifica autorizzazione della polizia;
altresì in progressivo aumento è il fenomeno dei giochi online: scommesse sportive, ippiche, poker e gratta e vinci hanno fatto registrare una crescita esponenziale, pari al 16,3 per cento;
dal 18 luglio 2011, infatti, è possibile giocare a poker dal computer di casa, un affare da 1,5 miliardi di euro al mese, con modalità tali da non assicurare un controllo rigoroso sulla vera età dei giocatori ed è talvolta causa della migrazione di parecchi denari italiani verso altri Paesi, senza che questi possano essere intercettati dalle casse erariali;
le altre tipologie di gioco si suddividono in lotterie (11,4 per cento), lotto (7,2 per cento); scommesse sportive (4,2 per cento), giochi numerici (2,2 per cento), bingo (2 per cento), tris (1,2 per cento);
tale mercato, nel suo complesso, vale circa 95 miliardi di euro e nel solo 2012 è cresciuto tra il 13 per cento ed il 14 per cento rispetto al 2011;
l'azienda gioco, anche grazie alla costante e sfaccettata pubblicità che giunge a qualunque fascia sociale ed età anagrafica della popolazione, in Italia è ai primi posti per volume d'affari;
l'offerta del gioco si è notevolmente diversificata negli ultimi otto anni a causa del fatto che si è reso possibile giocare pressoché in ogni dove, dal supermercato al web, coinvolgendo una platea sempre più vasta anche di soggetti deboli, ed è riuscita ad estendersi nell'arco dell'intera giornata;
nel novembre 2013 il Gruppo parlamentare Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale ha depositato una proposta di legge recante «Norme per la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo patologico, nonché in materia di pubblicità del gioco d'azzardo, di tutela dei minori e di disciplina dell'apertura di sale da gioco», esaminata congiuntamente ad altre proposte con il medesimo oggetto già a partire dal successivo mese di dicembre;
l'esame di tali proposte di legge, tuttavia, si è arenato già nello scorso mese di ottobre a causa di alcune problematiche connesse ai profili di rilievo finanziario delle stesse;
durante l'esame in sede consultiva presso la Commissione bilancio del provvedimento, in data 18 settembre 2014, il rappresentante del Governo ha evidenziato che dalla nota della Ragioneria generale dello Stato risultava la richiesta di ulteriori approfondimenti istruttori ai dicasteri competenti, con particolare riguardo al Ministero della salute, ai fini della predisposizione della relazione tecnica;
tali approfondimenti non sono ad oggi ancora pervenuti,
impegna il Governo:
ad intervenire con iniziative idonee a contrastare il diffondersi della patologia di cui in premessa mediante azioni coordinate sul territorio nazionale di prevenzione, cura e reinserimento sociale delle persone con ludopatia;
a porre in essere campagne informative ed educative sul gioco d'azzardo patologico, attraverso la creazione di un portale su internet, con particolare riguardo alla prevenzione e all'educazione dei giovani, affinché possa essere adeguatamente ridotto il rischio GAP mediante interventi finalizzati all'acquisizione di consapevolezza nella popolazione tutta;
a fissare le linee guida per lo sviluppo degli interventi di prevenzione, cura e reinserimento delle persone affette da ludopatia;
a fissare le linee guida per lo sviluppo di sistemi di rilevamento e monitoraggio del fenomeno, sul territorio nazionale;
a promuovere e sviluppare interventi di prevenzione mirata nelle scuole primarie e secondarie, a valenza educativa, inerenti i rischi e le forme del gioco d'azzardo patologico;
ad assumere iniziative per istituire un sistema individuale, come la «Tessera del Giocatore», al cui rilascio sarà subordinato l'accesso alle sale da gioco fisiche o virtuali, e che servirà a monitorare i comportamenti di gioco nel pieno rispetto della privacy;
ad assumere iniziative per porre un limite per l'apertura di nuove sale da gioco di almeno seicento metri rispetto alle aree ritenute sensibili come scuole, ospedali, luoghi di culto o di aggregazione giovanile;
ad assumere iniziative per prevedere per gli esercizi pubblici che mettono a disposizione della loro utenza dei computer con accesso ad internet, l'obbligo di dotarsi di appositi filtri in grado di bloccare l'accesso ai siti che offrono servizi di giochi d'azzardo e scommesse on line;
ad assumere iniziative dirette ad istituire un marchio nazionale destinato a caratterizzare gli esercizi pubblici privi di slot machine e video lotterie, con la possibilità, per i comuni, di procedere con sgravi fiscali per gli esercizi commerciali che decidano di rimuovere le stesse;
ad adottare le opportune iniziative regolamentari o normative atte ad impedire che nei contratti stipulati tra società concessionaria del gioco ed i singoli esercenti siano previste clausole che in alcun modo limitino il loro diritto di recesso;
ad assumere iniziative dirette ad introdurre limitazioni sui messaggi pubblicitari concernenti il gioco d'azzardo che tengano conto delle esigenze di tutela dei minori e di rendere noti in maniera comprensibile ed esaustiva sia i pericoli della ludopatia sia le probabilità di vincita nello specifico gioco;
a porre l'obbligo, in capo ai gestori di sale da gioco, di esporre pubblicamente materiale informativo sui rischi del gioco d'azzardo patologico, con particolare riferimento all'accesso ai percorsi di cura e riabilitazione;
ad assumere le necessarie iniziative per la creazione di un Fondo, finanziato attraverso una percentuale sui proventi derivanti dalla tassazione sul gioco e dalle eventuali sanzioni elevate nei confronti di concessionari e gestori, attraverso il quale verranno finanziati gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione specificatamente destinati alle persone affette da gioco d'azzardo patologico;
ad adottare tutte le iniziative necessarie al fine di agevolare un rapido iter delle proposte di legge di cui in premessa.
(1-00736) «Rampelli, Taglialatela, Giorgia Meloni, Cirielli, Corsaro, La Russa, Maietta, Nastri, Totaro».