• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01733/019/ ... in sede di esame del disegno di legge di "Conversione in legge del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, recante disposizioni urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1733/19/1013 presentato da VILMA MORONESE
mercoledì 18 febbraio 2015, seduta n. 044

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge di "Conversione in legge del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, recante disposizioni urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell'area di Taranto ",
premesso che:
il provvedimento in esame reca diverse misure, a medio e lungo termine, per la bonifica, l'ambientalizzazione e la riqualificazione dell'area di Taranto, al fine di pervenire ad un adeguato livello di sicurezza per le persone e per l'ambiente;
a 15 chilometri dallo stabilimento Ilva, in località Vocchiaro, non a grande distanza da alcuni edifici residenziali, nel comune di Statte, in provincia di Taranto, è localizzato il deposito temporaneo Cemerad che ha operato nel campo della raccolta dei rifiuti radioattivi da applicazioni medico-industriali. La società di riferimento, la Cemerad Srl, è stata dichiarata fallita nel 2005 e dall'anno 2000 il deposito è sottoposto a provvedimento di sequestro preventivo con affidamento in custodia giudiziaria all'assessore dell'ecologia del comune di Statte;
la "Relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse" della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, approvata dalla medesima Commissione il 18 dicembre 2012, riferisce che "i rifiuti sono detenuti entro fusti metallici il cui numero non può essere facilmente determinato con esattezza, ma è stimato tra 12.000 e 14.000. Secondo quanto comunicato dall'ISPRA, il deposito si trova oggi in uno stato di sostanziale abbandono ed esposto a ogni possibile evento. Sia il capannone, sia i fusti presentano segni di notevole degrado";
nell'informativa del 10 ottobre 2014 la prefettura di Taranto ha comunicato che nel capannone sono conservati 16.724 fusti di cui 3.334 contengono rifiuti radioattivi mentre nei rimanenti 13.380 sono contenuti rifiuti decaduti;
l'emendamento dei Relatori 3.100 destina per la messa in sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi in deposito nell'area ex Cemerad dieci milioni di euro a valere sulle risorse di cui all'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, convertito dalla legge 4 ottobre 2012, n. 171;
le risorse di cui all'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 129 del 2012 sono quelle disponibili nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, destinate a trasferimenti alle regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico,
impegna il Governo:
a ripristinare, appena possibile e nel rispetto delle compatibilità di finanza pubblica, le risorse utilizzate per la messa in sicurezza dell'area ex Cemerad, al fine di garantire per il futuro la medesima disponibilità di fondi da destinare ai trasferimenti alle regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico.
(0/1733/19/1013)
MORONESE, MARTELLI, NUGNES, PETROCELLI, LEZZI, DONNO, BUCCARELLA, CASTALDI, GIROTTO