• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00088 nella XVI legislatura con diversi atti di indirizzo e in particolar modo due ordini del giorno 9/01441-ter-C/072 e 9/01441-ter-A/016, presentati dal primo firmatario del presente atto, si è più...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00088presentato daBOBBA Luigitesto diMartedì 30 aprile 2013, seduta n. 11

BOBBA, REALACCI e BRATTI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
nella XVI legislatura con diversi atti di indirizzo e in particolar modo due ordini del giorno 9/01441-ter-C/072 e 9/01441-ter-A/016, presentati dal primo firmatario del presente atto, si è più volte evidenziata la necessità di individuare prioritariamente un sito unico nazionale di stoccaggio dei rifiuti nucleari ad alta radioattività, tenendo conto a tale scopo della non idoneità del sito di Saluggia, provincia di Vercelli, anche in considerazione della dispendiosità dell'impresa di bonifica che ha carattere temporaneo;
in particolare, in risposta all'interpellanza urgente 2/01655, a firma dello stesso interrogante, in data 20 settembre 2012 il Vice Ministro, Michel Martone, così dichiarava: «Sulla base di questa normativa il Ministero dello sviluppo economico... ha chiesto all'ISPRA di procedere alla definizione dei criteri di idoneità territoriale, in considerazione dell'urgenza di avviare i lavori per la costruzione del deposito nazionale. In riscontro a tale richiesta il predetto istituto ha preannunziato che avrebbe avviato nel mese di settembre i lavori di elaborazione dei suddetti criteri, in modo da completare tale attività entro il 30 dicembre 2012»;
lo stesso interrogante nel mese di gennaio 2013 chiedeva ai funzionari dell'ISPRA delucidazione sul completamento dell'elaborazione dei criteri secondo i termini indicati dal citato sottosegretario Martone, constatando che la tempistica non era stata rispettata e che i criteri non erano stati ancora definiti;
nella relazione del gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea, istituito il 30 marzo 2013 dal Presidente della Repubblica, al paragrafo «4.7 Migliorare l'ambiente, aumentare l'efficienza energetica» si evidenzia la necessità di «implementare un programma di interventi sulle centrali esistenti, completare il trasporto di rifiuti nucleari per essere riprocessati all'estero, definendo con chiarezza il cronoprogramma ed i costi, così da giustificare la relativa quota prevista in bolletta a carico dei cittadini. È altresì da affrontare la sistemazione definitiva e condivisa della generalità dei rifiuti radioattivi sul territorio nazionale»;
l'amministratore delegato di Sogin, secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica in data 17 aprile 2013, ha dichiarato che «Le famiglie italiane pagano 2 euro l'anno in bolletta per le centrali nucleari»;
lo stesso quotidiano evidenzia che «entro agosto va adottata dal ministero dello Sviluppo la normativa europea sulla gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi che nel 2015 deve sfociare nel piano definitivo su tutta la gestione delle scorie» evitando il procedimento di infrazione per il nostro Paese;
ancor più preoccupante è la scadenza del 2020, quando il combustibile radioattivo trattato in Francia dovrebbe rientrare in Italia nel deposito unico del quale però mancano ancora i criteri per la stessa individuazione –:
come mai non siano stati ancora elaborati i criteri di idoneità territoriale, al fine di individuare la localizzazione del deposito unico e dare avvio all’iter di realizzazione. (5-00088)