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Atto a cui si riferisce:
C.5/00107 con decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 13 luglio 2011 è stato emanato il bando di concorso per esami e titoli relativo al reclutamento di dirigenti...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00107

Il tema oggetto della presente interrogazione è stato già illustrato dal Governo in occasione della risposta ad altro atto di sindacato ispettivo presentato dal senatore Fedeli e discusso in Aula Senato il 16 maggio 2013.
In quella sede è stato sottolineato come il competente Ufficio scolastico regionale abbia ritenuto non condivisibili le motivazioni con le quali il TAR ha annullato la procedura concorsuale, sia per quanto riguarda i criteri utilizzati per la correzione delle prove scritte, sia per ciò che riguarda la composizione della commissione esaminatrice.
È stata quindi manifestata l'intenzione di proporre appello avverso le decisioni del TAR Toscana e chiederne la sospensione cautelare in quanto suscettibili di determinare significativi inconvenienti sulla regolare conclusione dell'anno scolastico incorso e sull'avvio del successivo.
Ebbene, la prospettata impugnazione è stata tempestivamente proposta e il Consiglio di Stato (sesta sezione), con una serie di decreti monocratici datati 30 maggio 2013, ha accolto le istanze cautelari del MIUR e dell'ufficio scolastico della Toscana decidendo di sospendere gli effetti delle decisioni assunte dal TAR.
La Camera di Consiglio si riunirà il 2 luglio per la discussione delle suddette misure cautelari e successivamente dovrà decidere sul merito della questione.
I neo dirigenti scolastici continuano nel frattempo a svolgere le funzioni loro assegnate assicurando la regolare conclusione dell'anno scolastico.
Come già segnalato nella risposta alla citata interrogazione del senatore Fedeli, il Ministero, pur auspicando una positiva conclusione del contenzioso giudiziario, sta comunque valutando tutte le eventuali misure da adottare sia nei confronti dei ricorrenti, sia nei confronti dei vincitori del concorso qualora l'indirizzo assunto dal giudice di appello non dovesse essere confermato nella decisione di merito.