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Atto a cui si riferisce:
C.5/00144 si apprende che nell'ufficio postale del comune di Ghedi (BS) si verificano soventemente evidenti ed ormai insostenibili ed inaccettabili disagi subiti dai cittadini; gli utenti sono...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-00144

Si risponde all'interrogazione in esame sulla base degli elementi pervenuti dalla società Poste Italiane.
L'ufficio postale di Ghedi, dotato di 6 sportelli, una sala consulenza ed uno sportello automatico (ATM), osserva un orario articolato su doppio turno, con apertura dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 19.05 ed il sabato dalle ore 8.20 alle ore 12.35. Nell'ufficio in questione, oltre al Direttore ed al suo collaboratore, sono applicate 6 unità e, mediamente, sono attivi tre sportelli per turno.
Poste italiane ha, altresì, evidenziato che dall'analisi dei flussi di traffico non emergono particolari criticità nei tempi di attesa, ad eccezione di qualche rallentamento registrato durante le giornate in cui, per determinate scadenze di pagamento, l'affluenza della clientela risulta sensibilmente superiore alla media.
Da un punto di vista strutturale, l'Azienda ha comunicato che l'ufficio di Ghedi è ubicato in un edificio di proprietà che, nel corso degli anni, è stato sottoposto a vari interventi di ristrutturazione. Recentemente, a gennaio 2013 è stato effettuato un ulteriore intervento che ha interessato l'Area Prodotti Finanziari.
Con riferimento alle condizioni igieniche, la Società ha assicurato che gli interventi di pulizia vengono effettuati nel rispetto delle scadenze contrattuali senza particolari criticità e che, sul punto, non risulta alcuna segnalazione da parte della ASL competente.
Poste italiane ha reso noto che è in corso di valutazione la possibilità di attivare un ulteriore sportello dedicato alla consegna della corrispondenza inesitata.
Per completezza di informazione e per quanto di competenza si rappresenta infine, che il decreto-legge n. 201 del 2011, convertito dalla legge n. 214 del 2011, ha disposto la soppressione dell'Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale – istituita presso il Ministero dello sviluppo economico con il decreto legislativo n. 58 del 2011 e mai divenuta operativa – nonché il trasferimento all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) delle funzioni in materia di regolazione e vigilanza del servizio postale.
A tal riguardo, si fa presente che l'articolo 2, comma 4, lettera f), e l'articolo 21, comma 8, del decreto legislativo n. 261 del 1999, come modificato dal decreto legislativo n. 58 del 2011, consentono all'AGCOM di avvalersi degli organi territoriali del Ministero dello sviluppo economico e, pertanto, è in corso di predisposizione un accordo di collaborazione per lo svolgimento sul territorio delle funzioni di vigilanza di competenza dell'Autorità e per il coordinamento delle attività di interesse comune.
L'AGCOM, interessata della questione, ha, infine, comunicato che provvederà a interloquire con la società Poste Italiane per conoscere le cause che hanno determinato le disfunzioni lamentate e le iniziative o decisioni che sono state, eventualmente, intraprese. All'esito di tali contatti la stessa valuterà le opportune misure da adottare.