• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00222 il progetto del nuovo collegamento ferroviario Arcisate Stabio, in recepimento dell'accordo italo-svizzero per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Mendrisio-Varese attuativo della...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00222presentato daGADDA Maria Chiaratesto diGiovedì 13 giugno 2013, seduta n. 33

GADDA, BRAGA, TULLO, MAURI, SENALDI, CATALANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il progetto del nuovo collegamento ferroviario Arcisate Stabio, in recepimento dell'accordo italo-svizzero per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Mendrisio-Varese attuativo della convenzione bilaterale firmata a Basilea il 2 novembre 1999 ed inserito nel APQ Malpensa, consiste nella realizzazione di un nuovo raccordo a due binari per una lunghezza di circa 3,6 chilometri in territorio italiano, in parte in galleria e in parte in viadotto. Il collegamento permetterà di connettere l'esistente linea Varese-P.to Ceresio all'altezza di Arcisate, con il tronco ferroviario Stabio-Mendrisio in territorio elvetico; prevede inoltre il raddoppio e la riqualificazione della tratta ferroviaria esistente Arcisate-Induno Olona (4,8 chilometri), la realizzazione di una nuova fermata al confine di Stato (località Gaggiolo nel comune di Cantello) e il ripristino del ramo Porto Ceresio Arcisate con la realizzazione di una nuova fermata in comune di Besano. Il costo dell'intervento è pari a circa 223 milioni di euro e il cronoprogramma dei lavori prevede la consegna dell'opera per fine 2013 e l'entrata in esercizio nel 2014;
con la realizzazione del raccordo ferroviario saranno attivabili collegamenti transfrontalieri di tipo locale tra Varese e Lugano e tra Varese e Como (via Mendrisio), e collegamenti a lunga percorrenza tra il Cantone del Ticino e l'aeroporto di Malpensa, con positive e importanti ricadute sul sistema produttivo del territorio, anche in relazione all'importante appuntamento di Expo2015. La nuova linea passeggeri servirà infatti un territorio a cavallo della frontiera italo-svizzera in cui vivono circa 600.000 abitanti e contribuirà a dare risposte alle necessità di spostamento delle migliaia di lavoratori frontalieri delle province di Como e Varese che ogni giorno varcano il confine svizzero, riducendo il flusso eccessivo di autoveicoli in un'area già pesantemente congestionata;
i lavori di realizzazione della linea Arcisate-Stabio, mentre procedono regolarmente secondo il programma stabilito per la parte svizzera, hanno subito sul versante italiano una brusca battuta d'arresto da alcuni mesi, al punto che la ditta esecutrice ICS Salini ha presentato il 30 aprile 2013 di fronte al tribunale di Roma richiesta di rescissione del contratto alla RFI, committente dell'opera. Motivo della drastica decisione è la questione, già emersa nell'autunno 2011 e sollevata fin dall'inizio del cantiere da più parti, dello stoccaggio del materiale di risulta; la presenza di materiale inquinante (arsenico), come certificato da indagine compiute dall'Arpa territorialmente competente, ha infatti reso impossibile il conferimento delle terre di scavo, secondo quanto inizialmente previsto, nella ex-cava Rainer in territorio di Arcisate, determinando una lievitazione dei costi di realizzazione per l'azienda e un blocco del cantiere ormai da alcuni mesi, con evidenti disagi anche per i territori dei comuni interessati dall'opera;
sul punto la procura di Varese ha aperto un'indagine, ipotizzando che l'immissione nella ex-cava Rainer di terra da scavo contenente arsenico, possa configurare il pericolo di grave danno ambientale con rischio di inquinamento della falda acquifera;
l'interruzione dei lavori e la volontà dichiarata dall'azienda di procedere con le procedure di licenziamento dei lavoratori ha determinato un forte allarme sociale anche per le sue ricadute occupazionali, per il rischio di vedere compromessi oltre 200 posti di lavoro tra gli operai direttamente impiegati nella realizzazione dell'opera e quelli attivi nell'indotto;
il blocco dei lavori sul versante italiano ha suscitato grande preoccupazione anche nelle autorità elvetiche; le ferrovie svizzere FFS e l'Ufficio federale dei trasporti hanno chiesto tempestivamente a regione Lombardia conferme precise circa il completamento dell'opera, affinché siano rispettati i termini dell'accordo internazionale sottoscritto dai due Paesi. In attesa del prossimo comitato di coordinamento, anche la Commissione della gestione e delle finanze del Canton Ticino, ha recentemente discusso con preoccupazione i rischi connessi alla situazione di difficoltà emersa sul versante italiano, sollecitando le istituzioni ad un incontro chiarificatore e utile a definire in tempi certi una soluzione adeguata;
a fronte di tali sollecitazioni l'assessore alla mobilità della regione Lombardia, Maurizio Del Tenno, in visita al cantiere della Arcisate-Stabio in data 24 maggio 2013, ha rassicurato sull'immediata riapertura del cantiere (anche se allo stato attuale i lavori non sono ancora ripresi), sulla sospensione delle procedure di licenziamento da parte dell'azienda e sull'attivazione immediata di regione Lombardia per l'individuazione di soluzioni alternative allo smaltimento delle terre da scavo contenenti inquinanti, condizione essenziale per la ripresa dei lavori; a tale riguardo è previsto nei prossimi giorni un incontro tra Rfi, regione e azienda esecutrice per trovare un accordo sullo smaltimento del materiale di risulta del cantiere;
la completa realizzazione della linea Arcisate-Stabio, secondo i tempi stabiliti e nel pieno rispetto delle garanzie di sicurezza ambientale e di salute per i cittadini, rappresenta una priorità per il territorio insubre e per le strategie di collegamento transfrontaliero con la Svizzera ed il centro Europa; sul punto anche il Governo italiano ha una diretta responsabilità, derivante dagli impegni assunti in sede internazionale con l'accordo sottoscritto con la Confederazione elvetica concernente la garanzia della capacità delle principali linee di collegamento tra la rete italiana ad alta capacità (RAC) e le nuove trasversali ferroviarie alpine svizzere (NTFA) –:
quali iniziative di propria competenza intenda assumere per garantire il superamento dei problemi emersi riguardo al completamento della tratta italiana della linea Arcisate-Stabio ed evitare la rescissione del contratto tra Rfi e l'azienda appaltatrice ICS Salini;
se non ritenga opportuno promuovere, di concerto con regione Lombardia e le altre istituzioni interessate, la costituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per monitorare lo stato di avanzamento dell'opera al fine di garantire il rispetto dell'accordo italo-svizzero ed il raggiungimento dell'obiettivo di completamento dell'infrastruttura nei tempi previsti e comunque entro la scadenza di Expo 2015.
(5-00222)