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Atto a cui si riferisce:
C.5/00253 da fonti del Governo Monti si è appreso che la notizia della chiusura dell'Istituto per il commercio estero attuato dal precedente Governo Berlusconi aveva costituito una sorta di shock per le...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 giugno 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00253

Come indicato dall'onorevole interrogante, la materia della promozione all'estero del sistema economico nazionale – su impulso del Governo e con il pieno concorso del Parlamento – ha fatto l'oggetto di significative innovazioni, a partire dalla fine del 2011.
A seguito della soppressione dell'Istituto per il Commercio Estero è stata infatti istituita la nuova Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, secondo una impostazione intesa a coniugare esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica, con la valorizzazione delle competenze e delle risorse disponibili. Tutto questo naturalmente in un quadro di coordinamento tra Amministrazioni ed altri soggetti preposti all'internazionalizzazione del sistema economico. In questo contesto s'inserisce l'integrazione delle Unità dell'Agenzia ICE e dell'ENIT nelle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero (con il cd. «Decreto Salva Italia»), con una funzione di direzione, coordinamento e vigilanza sulle attività del personale dell'Agenzia attribuita ai Capi Missione (Ambasciatori).
A seguito della nuova disciplina introdotta, la rete dell'Agenzia-ICE all'estero ha quindi subito una «rimodulazione» degli Uffici e Punti di Corrispondenza e oggi conta 79 Unità operative all'estero (65 Uffici e 14 Punti di Corrispondenza), a fronte di una rete precedentemente composta da 92 presidi all'estero (61 Uffici e 31 Punti di corrispondenza). Giova osservare che il numero degli uffici è salito, mentre si è ridotto il numero dei Punti di Corrispondenza. Tale razionalizzazione sarà compiuta entro i primi mesi del 2014, mirando in particolare ad assicurare una efficace distribuzione delle Unità operative nei mercati maggiormente promettenti.
Nel rispetto di tale impostazione, il nuovo assetto ha previsto l'attribuzione al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero degli Affari Esteri dei poteri di indirizzo in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese, mentre le linee guida e di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese, anche per quanto riguarda la programmazione delle risorse, sono state, come noto, attribuite allo strumento operativo della Cabina di Regia.
Co-presieduta dal Ministro degli Affari Esteri e dal Ministro dello Sviluppo Economico, la Cabina di Regia per l'Italia Internazionale vede anche la partecipazione dei principali attori governativi ed economici nazionali e regionali nel settore, quali il Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, il Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, il Presidente della Regione Marche in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, i Presidenti di Confindustria, Unioncamere, ABI, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane.
La Cabina di Regia rappresenta l'impegno concreto di Governo, istituzioni territoriali e mondo delle imprese per coordinare al meglio le politiche e le strategie di internazionalizzazione del Paese, mettendo a sistema iniziative per la promozione, strumenti di analisi e penetrazione sui mercati e concentrando l'uso delle risorse finanziarie verso obbiettivi specifici e condivisi.
In tale contesto sono inoltre previsti degli strumenti di sostegno economico finalizzati all'internazionalizzazione, i quali sono gestiti dal Ministero dello Sviluppo Economico, cui compete anche la definizione delle iniziative di accompagnamento delle imprese nei mercati esteri e di promozione di accordi commerciali con Paesi terzi. Ricordo al riguardo che sono disponibili per le nostre imprese i finanziamenti agevolati per l'apertura di sedi all'estero, per il lancio di nuovi prodotti o servizi e per l'acquisizione di nuovi mercati. Sono inoltre disponibili dei finanziamenti per la realizzazione di studi di fattibilità, per programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti italiani all'estero, nonché il fondo rotativo di Venture Capital e quello per le Start Up, che è stato recentemente avviato.
Nel complesso, la nuova normativa – che riconosce il ruolo primario del Ministero degli Affari Esteri nella gestione condivisa di strategie e strumenti per l'internazionalizzazione e la promozione del sistema produttivo – attua un considerevole sforzo di razionalizzazione, riconducendo nell'ambito delle Rappresentanze diplomatiche e consolari tutte le attività nei Paesi di intervento. Tale impostazione appare cruciale in questa fase in cui la domanda estera costituisce un fattore decisivo per la ripresa e la crescita economica del nostro Paese. Una ripresa ed una crescita cui la Farnesina attribuisce massima priorità, come lo stesso Ministro Bonino ha molto chiaramente indicato nel corso della sua audizione programmatica, quando ha sottolineato come la prima priorità del Governo sia il rilancio del consolidamento economico del nostro Paese.