• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00255 una delibera commissariale della SIAE, datata 15 novembre 2011, in presunta conformità al mandato presidenziale di risanamento economico della società, ha modificato il Fondo di solidarietà,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00255presentato daBATTELLI Sergiotesto diMercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

BATTELLI, SIMONE VALENTE, DI BENEDETTO, LUIGI GALLO, MARZANA, BRESCIA e D'UVA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
una delibera commissariale della SIAE, datata 15 novembre 2011, in presunta conformità al mandato presidenziale di risanamento economico della società, ha modificato il Fondo di solidarietà, interrompendo dall'oggi al domani l'erogazione degli assegni di professionalità dell'importo di 615 euro mensili;
gli autori italiani avevano acquisito il diritto agli assegni di professionalità, accantonando i loro soldi versati negli anni con il 4 per cento dei proventi maturati;
da decenni gli autori considerano i sussidi erogati dal Fondo di solidarietà un diritto acquisito, sul quale contare per compensare in età avanzata la mancanza di regolari entrate da lavoro – comunque precario ad ogni età – o l'assenza di pensione, a volte impossibile da ottenere per la difficoltà di raggiungere i requisiti per l'accesso alle prestazioni previdenziali;
la condizione di insicurezza economica riguarda la stragrande maggioranza dei beneficiari del Fondo di solidarietà e, con la firma della delibera, il loro diritto ad un sostegno economico, per altro piccolo, è stato totalmente cancellato con effetto immediato. Con esso la polizza assicurativa collettiva collegata al Fondo;
si tratta di autori di musica, teatro, radio, cinema, televisione, ma anche di vedove e orfani di professionisti che hanno fatto la storia della cultura e dello spettacolo italiani; ci sono anziani e disabili; alcuni sono personaggi noti ancora sulla cresta dell'onda, tanti sono coloro in prossimità di uscire dal mercato del lavoro;
gli «artisti», si erano organizzati attraverso la Siae, che tratteneva una percentuale dai diritti d'autore costituendo un Fondo di solidarietà, alimentato in maniera più consistente dai più fortunati, per garantire un piccolo assegno mensile per gli anni più difficili, perché il mestiere dell'autore è fatto di alti e bassi; in tal modo sono riusciti ad accantonare ben 87 milioni di euro; considerato che il fondo che si erogava ammontava a circa 10 milioni di euro all'anno, erano disponibili fondi per la copertura di 9 anni, anche sufficienti nella gradualità per eventuali allargamenti della platea dei richiedenti;
inoltre, gli autori criticano duramente che sia la sola gestione commissariale a decidere il nuovo utilizzo dei circa 87 milioni del Fondo di solidarietà, in quanto questi soldi, frutto del versamento di una percentuale dei diritti di ogni autore (il 4 per cento) e di ogni editore (il 2 per cento), a scopo solidaristico, debbano essere per decisione commissariale solo parzialmente usati a tale scopo e per il resto genericamente utilizzati a «favore degli autori»;
sarebbe senz'altro più opportuno che spettasse a chi, per imposizione statutaria, ha versato questi soldi, decidere se chiederne la restituzione o stabilirne un differente e dettagliato utilizzo;
pur comprendendo e condividendo le finalità di «risanamento e rifondazione» della SIAE contenute nel mandato presidenziale e concordando che il regolamento del Fondo vada riformato per non contravvenire alle leggi normative delle casse previdenziali, si contesta l'affermazione della gestione commissariale che l'erogazione dei sussidi, una volta estesa a tutti gli autori professionisti, non sia sostenibile dal Fondo stesso e dunque dannosa per la SIAE;
la questione è stata a lungo vagliata da un comitato di autori ed esperti, in precedenza incaricato della stesura di un nuovo regolamento per il Fondo; regolamento oggi non accettato dagli organi di vigilanza, nonostante i loro rappresentanti seduti nel consiglio di amministrazione, per anni abbiano condiviso le discussioni sull'argomento senza mai sollevare eccezioni di illegittimità;
sarebbe auspicabile che si tenga conto delle indicazioni fornite da questo regolamento, efficace in senso economico e rispettoso della finalità di mutua assistenza, per cui autori più fortunati offrono sostegno a colleghi professionisti, nella comune consapevolezza che si tratta di un lavoro precario e sempre suscettibile di alterne fortune; in attesa, ovviamente, che anche per gli autori arrivi finalmente il tempo di una legge che ne garantisca ammortizzatori sociali e welfare –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza della questione esposta in premessa e di come intendano adoperarsi affinché venga annullata la delibera relativa al Fondo di solidarietà e sia restituita validità al vigente regolamento finché organi sociali democraticamente eletti non provvedano tempestivamente alle modifiche più opportune, anche perché la SIAE ritorni al più presto alla gestione ordinaria, durante la quale le esigenze e i diritti degli autori vengano rispettati. (5-00255)